Pazzi Power Rangers

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Di pazzi, si sapeva, era pieno il mondo. Alice ormai si era praticamente rassegnata alla cosa e si era persino illusa di poterla gestire. Ovviamente non aveva ancora incontrato la categoria peggiore: i pazzi Power Rangers. Ma a questo rimediò Numero 4.

Numero 4, perla tra le perle, rarità fatta persona, Power Ranger in via d'estinzione... un vero stronzo. L'appellativo di Power Ranger gli fu affibiato in onore della sua tenuta da motociclista (il colore della moto, della tuta e del Power Ranger non può essere rivelato per motivi di privacy). Alice non aveva un debole per i Power Rangers, ma Numero 4 con il completo da salvatore del mondo faceva la sua porca figura. Alice adesso si odiava solo per il fatto di averlo incontrato, ma lì per lì si era sentita piuttosto impavida ed aveva fatto quello che di solito evitava di fare: la prima mossa.

Numero 4 Power Ranger rimorchiava come un addannato perché aveva un viso passabile, una parlantina ammaliatrice, lo sguardo da cucciolo abbandonato sul ciglio della strada, e soldi a palate. Per qualche assurda ragione, probabilmente solita cara pazzia, quelle che gli sbavavano dietro non gli rivolgevano nemmeno la parola. Numero 4 era un vero maestro, riusciva ad annientarle tutte con una fumata coatta di sigaretta. Alice, dal momento che non era pazza, non del tutto almeno, riuscì ad uscire dall'anonimato del fan club del Power Ranger. E fu così che Numero 4 divenne pazzo di/per lei.

Sì, Numero 4 apprezzò l'audacia, ed essendo un Power Ranger, uno di quelli che hanno a cuore la sorte del mondo intero, volle essere gentile con la sua nuova conquista: decise di essere sincero. Alice fu sconvolta dalla cosa al punto tale che l'intera impalcatura della sua ricerca scientifica traballò sotto le dichiarazioni di Numero 4. Carte in tavola e mani avanti: non avrebbero avuto una relazione seria (perfetto); non si sarebbero accollati l'uno all'altra (perfetto); non si sarebbero mai mentiti (perfetto); non si sarebbero usati (perfetto, che animo sensibile); si sarebbero amati follemente (perfetto). 

Numero 4 aveva le idee chiare ed erano idee straordinariamente simili a quelle di Alice. La ricerca (scientifica e non) avrebbe potuto dichiararsi conclusa se non fosse sopravvenuto un piccolo rilevantissimo dettaglio: il Power Ranger era completamente pazzo. 

Sorvolando sull'analisi dell'infanzia e dell'adolescenza del soggetto in questione, basti sapere in via del tutto sintetica che Numero 4 era un insicuro cronico, un bugiardo accademico, uno tutto fumo e niente arrosto, un maschilista d'anteguerra, un unico neurone abbandonato dal resto della comitiva, una pessima imitazione di un brapido e un cantastorie di terza categoria (neanche di seconda). E (va aggiunto?) voleva solo una cosa (cosa lo scopriremo quando saremo più grandi).

Il punto non era quanto fosse diventato stronzo dopo che il mondo era stato mille volte più stronzo con lui (o forse sì?); il punto era che dopo qualche uscita e una settimana di assidue conversazioni su dispositivi social e company, con tanto di frasine ammiccanti e proposte assurde (da bravo pazzo, Numero 4 aveva già proposto viaggi insieme e nomi dei bambini), tutt'a un tratto, PUFF! Numero 4 venne risucchiato dalla galassia, rapito dagli alieni, da mostri intergalattici, richiamato per un emergenza dagli altri Power Rangers (e concediamogli anche l'ipotesi del buco nero e della curva spaziotemporale).

Se Numero 4 si fosse limitato a questo, ad essere una meteora come tante in universo di pazzi, Alice se ne sarebbe fatta una ragione. Avrebbe pianto come una disperata, ma alla fine si sarebbe rassegnata. E invece no, Numero 4 era un tipo unico nel suo genere, fece qualcosa di più subdolo: stilò una lista di promesse che non avrebbe mantenuto. E ovviamente le sbandierò tutte come fattibili. 

Promessa A, abbastanza tipica, un invito a cena. Alice provò ad avere indizi sul giorno prestabilito per il suddetto appuntamento (se qualcuno se lo stesse chiedendo, Alice sta ancora aspettando notizie); promessa B, una romantica missione spaziale da Power Ranger sul veivolo spaziale (e se anche qui la curiosità vi uccide, Alice sta aspettando ancora anche questo); promessa C, viaggio dall'altra parte dell'Europa (e che ve lo dico a fare...); promessa D, giro turistico per la città natale di entrambi (ricordo, era pazzo); promessa E... Insomma, la lista sarebbe continuata, ma solo a ricordarsela Alice sentiva il nervoso salirle dallo stomaco e prendere possesso delle sue vie respiratorie. Somigliava a vomito. Vomito intergalattico.

Quello che Alice pensava era in fondo riassumibile in modo abbastanza semplice più o meno così: <<MA CHI TI HA MAI CHIESTO NIENTE?!>>

Ma la morale dell'impantanamento con Numero 4 era proprio questa: i pazzi erano generosi. Tu non gli chiedevi niente, e loro concedevano tutto (soprattutto promesse spicciole sulle esplorazioni galattiche). Alice, per dimenticare le disavventure, fece una cosa molto intelligente. Comprò un biglietto aereo e se la diede a gambe levate. Tornò alla base madre un paio di settimane dopo, e ad attenderla trovò un messaggio consegnato da un cyber piccione proveniente da Saturno. Il messaggio, testualmente, recitava così: <<Insomma, l'hai presa male, eh?>>

Alice sbatté le palpebre e rilesse il codice più e più volte. Alla fine, non ci furono più dubbi, era proprio di fronte ad una nuova scoperta: il pazzo Power Ranger, un nuovo batterio, un virus letale. Ed era questo approdo scientifico che Alice voleva a tutti i costi lasciare ai posteri di sesso femminile. 

Tenete gli occhi aperti, ragazze. Anche se i Power Rangers sono cinque e noi siamo miliardi, i loro poteri sono ancora sconosciuti ai nostri radar ormonali. Se ne incontrate uno, cambiate rotta galattica. Non è ancora provato scientificamente ma... donna avvisata mezza salvata.

Tutti pazzi per AliceWhere stories live. Discover now