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Quando Lowe ebbe spiegato in breve in cosa consisteva, la pancia dell'aereo prese a brontolare.
«Ma non esistono tedeschi negri!» strillò Nat, battendo i piedi.
A Stone brillavano gli occhi. «"Una sera" ci fa Coffey. "Per una sera soltanto, farete tutti come dico io". E con tutti, intendeva anche noi tre. Io, Lowe e l'ufficiale americano, si chiamava Brown, era del Texas.»
«La prima cosa da fare» disse Lowe, «era riferire alle sorelle che i due erano stati richiamati in anticipo. Non fu un problema, le carte false le ha procurate Brown, le ha consegnate personalmente. Ci rimasero molto male, poverette. Poi, la sera stessa, Coffey ha chiesto loro un favore molto particolare. Gli aveva detto che era top secret, che non dovevano parlarne con nessuno.»
«Due tedeschi negri» scosse la testa Nat.
«Non due qualunque» disse Lowe. «Due pezzi grossi, catturati di fresco da un capitano della R.A.F.»
«Ma negri.»
«Ti ho già detto di chiudere il becco, Nat?» disse Stone.
«Sì, signore» disse Nat. Incrociò le braccia e guardò da un'altra parte.
«Coffey aveva pensato a tutto» riprese Lowe. «Le avremmo fatte ubriacare, c'era buon vino da quelle parti. Complice l'alcol e il travestimento, era sicuro che i due della Buffalo avrebbero potuto interpretare i crucchi.»
«Chiedo scusa, signore» disse Hugh.
Lowe lo guardò.
«Signore, perché mai quelle due avrebbero dovuto ospitare dei tedeschi?»
«Al contrario di chi so io, tu fai buone domande, Hugh» disse Stone.
«Gli avevamo fatto credere» spiegò Lowe, «che se i due fossero usciti indenni, ci avrebbero riempiti di soldi. Conoscevano i nascondigli dei tesori confiscati, li avrebbero divisi con noi. In più, se si fossero dimostrate accondiscendenti...»
«In che senso» disse Nat.
«Visto? Cosa dicevo» disse Stone.
Nat arrossì.

Così fan tutteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora