Capitolo 1

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La mia sveglia suona, ciò vuol dire che sono le sette del mattino. Mi correggo, sono le sette del mattino di lunedì. Ciò significa che ieri sera, come consuetudine, io e le ragazze siamo andate a bere e ballare allo Start Night un locale nel bel centro di Roma. Il risultato? Un gran mal di testa, nonostante io sia quella che abbia bevuto di meno sia perché non reggo bene l'alcool sia perché dovevo guidare, Alessia che dorme sul divano e Giorgia che dorme nella sua camera con un tizio sconosciuto portato a casa nostra dopo essersi ubriacata completamente. All'inizio pensavo che sarebbe stato bello condividere l'appartamento con quelle due pazze delle mie amiche, ma, in queste occasioni, rimpiango non vivere da sola. Il lato positivo è che ognuna ha un proprio bagno privato perché l'appartamento era stato ideato come uno studio, ma grazie all'intervento di Alessia si è trasformato in casa nostra. 

Mi alzo dal letto, raccolgo la roba della scorsa sera, ne prendo di pulita e la posiziono sul letto sfatto. Rimarrà tale oggi perché sono in ritardo e non ho il tempo di rifarlo. Entro in bagno, mi faccio una doccia e mi vesto. Tutto in 40 minuti. Record! 

<Mi conviene andare a svegliarle...> dico tra me e me.

Apro la porta e mi dirigo in soggiorno. Con mia grande sorpresa vedo che Alessia è già sveglia e ha preparato la colazione per tutti. 

<Buongiorno> dice con voce assonnata.

<'giorno.> dico io.

<Giorgia è ancora di là con Luca?> chiede

<Si e si chiama Andrea, non Luca. Dovremmo svegliarla altrimenti Alessandro si lamenterà ancora una volta del suo ritardo al lavoro>

<Ci pensi tu? Io non voglio andare in quella camera. L'ultima volta c'cerano vestiti sparsi a terra, lampada rotta e lui senza lenzuolo con il suo bel vedere esposto. Non ce mi sia dispiaciuto ma Daniel si infurierebbe se lo sapesse>

Ah si, ho dimenticato di dirvi che Alessia è fidanzata con Daniele, mio fratello, da un anno.Lui ha 25 anni, lei 24 e quando il mio migliore amico le chiese di andare a convivere, la risposta della mia amica è stata che devono necessariamente passare due anni prima che lei possa convivere con un ragazzo e fargli conoscere ogni sua minima abitudine. Drastica la ragazza ma a lui la cosa va bene purché la veda felice. Che bravo amico che ho. Bleah. Cosa si fa per quello stupido sentimento chiamato "amore".

<Si, vado io. Non ti preoccupare. Basta che quando torno trovo il mio piatto ricolmo di pancakes alla nutella!> urlo percorrendo il corridoio. 

<Ci puoi scommettere!> mi urla di rimando. Sorrido. 

Giungo alla porta gialla, dipinta da Giorgia in persona di questo colore, quando comprammo l'appartamento, perchè "rispecchia la mia personalità" disse mentre ci pennellava sopra.

Busso due volte ma nessuna risposta. Proprio quando sto per aprire la porta, questa stessa si apre e davanti a me si pone la figura di Giorgia completamente vestita.

<Ho sentito! Non c'è bisogno di irrompere in camera mia. Andrea, credo che si chiami, sta ancora dormendo. Non voglio che si svegli e mi trovi ancora qua. Ho sentito la tua sveglia e mi sono alzata.> dice mentre chiude la porta dietro di se e inizia a camminare per il corridoio scalza e con borsa e tacchi in mano < Alessandro mi uccide se arrivo anche oggi in ritardo, perderei il mio amato tirocinio nello studio legale più prestigioso della città.> continua.

<Buongiorno! Alla buon'ora! Sei già vestita? E la tua conquista dove l'hai lasciata?> urla Alessia.

<Non urlare per l'amor del cielo! Sta ancora dormendo e me ne voglio andare prima che si svegli e inizi a fare domande. Ale, per favore, versami del caffè in quel termos. Me ne devo scappare di qua> dice mettendosi le scarpe ai piedi.

Only MeWhere stories live. Discover now