Capitolo 14.

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Raggiungiamo l'ingresso del locale ed entriamo. Nonostante sia passata da poco la mezzanotte, il posto è già pieno. Lasciamo la nostra roba nel guardaroba ritirando il numeretto. 

<Dallo a me il tuo numero. Metto entrambi in tasca> mi dice il ragazzo che mi accompagnato vedendomi in difficoltà poiché non saprei dove metterlo.

Ci inoltriamo nella folla.

<Aspettami Sofia, non sappiamo dove sono gli altri> dice Dom alle mie spalle cercando di fermarmi.

Mi guardo intorno e dopo poco scorgo la figura di Giorgia che cerca di attirare la mia attenzione con un braccio alzato.

<Li ho trovati. Seguimi> gli dico e insieme li raggiungiamo.

<Ce ne avete messo di tempo eh. Che è successo? Vi siete svestiti e rivestiti in nostra assenza?> chiede malizioso Andrea.

Proprio mentre Dom sta per rispondere, io lo precedo.

<Credo che il tuo amico lo abbia sperato più di una volta oggi ma è andato in bianco tutto il giorno> rispondo sollevando le spalle e guardando nella direzione del ragazzo alle mie spalle.

<Credo che anche a te sia passato per la mente un pensierino> ribatte lui.

<Francamente si, ma hai una sfida da vincere e nonostante lo abbia pensato, non te la darò vinta facilmente. Devi impegnarti di più Ercole> rispondo io facendogli l'occhiolino.

Giorgia scoppia a ridere <A meno che tu non rimorchi qualcuna qua, mi sa che resterai a bocca asciutta per parecchio tempo Dom> dice lei.

<Tranquilla Gio, il mio amico trova sempre un modo> risponde Andrea.

<Può provare tutte le tattiche che vuole ma dovrà impegnarsi veramente se vuole Sofia> ribatte la mia amica prendendomi a braccetto.

<Ne sono più che consapevole> dice Dom tranquillo.

<Beh divertiamoci dai. La notte è lunga e la serata è appena iniziata> affermo io per cambiare discorso.

Io e Giorgia attiriamo l'attenzione del cameriere e subito ordiniamo due cicchetti di tequila per iniziare. I ragazzi chiedono due birre. I nostri ordini arrivano e subito io e la mia amica buttiamo giù i cicchetti chiedendone altri due.

<Oggi voglio perdere completamente i sensi> urla lei al mio orecchio per farsi sentire considerando il fatto che il volume della musica è aumentato notevolmente.

Scuoto la testa divertita e con la coda dell'occhio vedo Dom intento a salutare una ragazza. Una mora con le gambe lunghe due chilometri e con delle forme voluminose ma non volgari. Ha un vestito rosso sobrio ma allo stesso tempo molto corto. Stanno ridendo insieme e lui le poggia una mano sulle spalle. Lei si gira velocemente e allaccia le sue braccia dietro al suo collo. Volta lo sguardo incrociandolo con il mio e poi sussurra qualcosa all'orecchio di Dom facendolo voltare nella mia direzione. Mi sorride compiaciuto e torna a guardare la mora. Mi da le spalle e si posiziona la ragazza in modo tale che io non possa vedere le loro labbra per leggere il labiale. 

Nel frattempo i nostri cicchetti arrivano e Giorgia beve in suo tutto d'un fiato mentre io aspetto.

<Gio, vieni a ballare in pista con me> le propone Andrea e subito lei accetta lasciandomi al bancone da sola.

Il mio sguardo ricade nuovamente sulla figura di Dom che è ancora con quella lì. Lei mi guarda velocemente ed in un niente i loro volti si avvicinano. Si stanno baciando? Non riesco a vedere niente da qui! E menomale che aveva detto di essere cambiato e che voleva trovare il modo per convincermi di quello che aveva detto.

Non dovrebbe importarmi, è solo uno come tutti gli altri. 

Distolgo lo sguardo e butto giù il bicchierino che ho in mano. Mi sento girare leggermente la testa. Non reggo quasi per niente l'alcool ma sento il bisogno di bere. I miei freni inibitori mi hanno abbandonato stanotte.

<Senti scusa> cerco di chiamare il barman invano <Scusami!> urlo più forte.

Lui finalmente si gira.

<Wow che bella ragazza. Sono Ruggiero, cosa posso darti?> 

<Grazie ma le frasi fatte con me non attaccano. Fammi il cocktail più forte che puoi. Sono Sofia ma tutti mi chiamano Sofi> rispondo velocemente.

<Sei sicura di essere in grado di reggerlo?> mi chiede.

<Io ti pago per farmi bere. Dammi quello che ho chiesto> ribatto.

<Okay tigre> risponde divertito.

Dopo quelli che sembrano cinque minuti, il mio ordine arriva.

<Ecco a te. Comunque, non è questo il modo per affrontare i problemi.>

<Non sei mio padre o mia madre. Grazie ed arrivederci> dico prendendo il bicchiere dirigendomi in pista dalla mia amica.

<Sofia vuoi sentirti male oggi? Quel coso non lo reggerai mai> mi dice guardando il bicchiere stracolmo.

<Per una volta voglio fare l'irresponsabile> dico iniziando a bere ed arrivando quasi a metà <Tanto credo che Andrea e quell'altro non si faranno problemi a portarci entrambe a casa.

Andrea dice qualcosa all'orecchio della mia amica ma non so cosa. Scrollo le spalle e bevo ciò che resta del cocktail. 

<Vado a fumare, torno tra un po'> dice poi rivolto verso di me.

<Vuoi fare baldoria? Ci sto. Quando mai mi ricapiterà di vedere te ubriaca?> dice la mia amica ridendo.

Iniziamo a ballare come delle pazze tra la folla. Si avvicinano a noi due ragazzi molto interessanti.

<Vi state divertendo ragazze?> chiede uno alto biondo con gli occhi verdi. L'altro invece è sempre alto ma è bruno con gli occhi sempre verdi.

<Abbastanza> risponde Giorgia.

<Ci divertiremmo di più se voi due ballaste con noi> rispondo io senza riflettere. 

<Coraggiosa la ragazza> risponde il bruno.

<Attenzione morde anche> dice la mia amica <Comunque la cosa vale per lei, io sono venuta accompagnata. Se siete in grado di far divertire, accomodatevi pure> continua ridendo.

<Teo, Luca da quanto tempo!> dice una voce alle nostre spalle e non appena vedo un braccio circondare le spalle della mia amica capisco che è Andrea.

<Non marcare il territorio chicco, non è la tua ragazza Gio> dico.

<L'alcool sta già facendo effetto vedo> risponde.

<Oh si ed è una sensazione fantastica. Voi siete gemelli?>

<Si, il moro è Luca ed il biondo è Teo> afferma Andrea al posto dei due.

<Non ho chiesto a te> dico facendo la linguaccia <Visto che la mia amica è impegnata con questo qui e voi due non potete provarci allo stesso tempo con me, scelgo io> termino la frase prendendo Luca per il braccio ed iniziando a ballare con lui.

Tutti scoppiano a ridere per il mio comportamento e si allontanano. Il ragazzo che è con me, è alle mie spalle e mi poggia le mani sui fianchi. Ha le mani calde. Inizio a muovermi lentamente su di lui. Non sento più niente, non ho freni. Mi sento libera e onnipotente.

Only MeWhere stories live. Discover now