•17•✴️Non sei come mi aspettavo✴️

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Quando le prime luci del giorno fecero capolineo nella mia stanza, mi girai su un fianco, ancora mezza addormentata. E mi sfuggì un lamento.
Dovevo uscire con lui Cinque. E avevo passato tutta la notte a rigirarmi nel letto, in preda a un incubo che aveva a che fare con il ragazzo color occhi verdi e un bikini che si ostinava a cadere. Cinque sarebbe arrivato per le  10 avevo ancora tempo presi un libro dal comodino e iniziai a leggere i primi capitoli.
Quando il sole era già alto segno che si era fatto tardi posai il libro e andai a farmi una doccia.
Qualche minuto dopo ero davanti all'armadio, cercando di trovare un costume da indossare, avvolta in un asciugamano. Cinque aveva ragione, la sola idea di farmi vedere nuda da lui mi faceva venir voglia di buttarmi dalla finestra. Non lo sopportavo , anzi probabilmente era la prima persona che avessi mai odiato, ma, cavolo, era bello come un dio. Chissà con quante ragazze sarà stato, e se le piaceva vederle in costume... sicuramente, pensai.
Dovevo ammettere che una parte di me sperava che le piacessi solo un po' quanto piaceva a me. Era la prima volta che volevo essere carina per qualcuno , con Danny era diverso ,non dovevo cercare o sperare di essere bella, per lui lo ero. Ma con lui, Dio mi sento strana... imprevedibile come se tutto fosse possibile, è normale provare queste cose ?
Cercai qualche costume decente per l'occasione, avevo quel costume che mettevo sempre a pois , regalatomi da mia madre, uno intero bianco , lui aveva insinuato che usassi solo costumi interi ,come si permetteva.
Basta ho deciso metterò il più sexy che ho , presi un costume nero che faceva risaltare tutte le mie curve, ero sempre stata una ragazza magra per quanto mangiassi non dovevo vergognarmi di mettere un bikini a due pezzi quindi. Così impara quel cretino a insinuare certe cose.
Quel colore nero era troppo provocante per i miei gusti ma Cinque mi aveva sfidato perciò...
Ero troppo riservata e semplice, per questo mia madre si fidava ciecamente di me , perché sapeva che non avrei mai nulla di stupido.
Pensava che mi presenterò con un costume intero e farò fatica a toglirmi la maglietta , ti sbagli di grosso mio caro.
Cos'è che aveva detto la prima volta che mi aveva vista? Che dimostravo 13 anni e che fossi una bambina. Mi bruciava ancora.
Al diavolo Cinque ora vedrai.
Volevo per una volta essere audace e sfacciata, volevo scioccarlo , dimostrargli che aveva torto. Avevo preso la mia decisione , mi allaccia il costume e infilai un paio di pantaloncini di jeans e un top con dei fiorellini sul bordo ricamati.
Le 9:46 cavolo.
Feci un profondo respiro ma , andando ad aprire la mia porta di casa inciampai sui miei stessi piedi . Mi ritrovai le braccia di Cinque che mi tennero fermamente.

<<Devi smettere di farti salvare da me e ricambiarmi il favore>> io mi scrollai da lui e non risposi.
<<Sono un po' in anticipo>>
<<Lo vedo>> dissi con voce inespressiva. <<Cambiato idea per caso?>>
<<Assolutamente no >>

<<Bene, si parte allora>>
Lo fissai un'istante , l'emozione cominciò a prendere il sopravvento mentre chiudevo a chiave la porta e lo seguivo giù per le scale.
<<Allora dove mi porti?>>
<<Se te lo dico che gusto c'è?>>domandò. <<No sarebbe più una sorpresa>>
<<Non prendiamo la macchina?>>
Lui mi guardò come per dire quale macchina? . Giusto sono una scema.

<<Da quant'è che camminano?>> Chiesi esausta.

<<Circa venti minuti..mia sorella pensa che tu sei speciale>>

<<Ancora con quella storia?>> Lui non rispose .
Alzai lo sguardo e vidi che eravamo nella spiaggia Queens , non ci potevo credere mi aveva portato lì, ma era impossibile che sapesse..ad ogni modo mi sembrava un gesto gentile da parte sua. A quest'ora non c'era quasi nessuno in questa spiaggia , trovavono l'acqua fredda ma a me piaceva comunque da buon nuotatrice qual ero.

<<Bella questa spiaggia>> lui mi guardò come se sapesse che c'ero già andata.

<<Perché fai giardinaggio?>> Buttò quella domanda mentre fissava l'acqua.
<<Eh?>>
<<Perché fai giardinaggio? Allison dice che lo fai per non pensare, a cosa non vuoi pensare?>> Quella domanda mi prese alla sprovvista cos'era l'angolo delle confidenze? ripensai a quel giorno con Allison mi ero divertita molto con lei , sfogarmi con lei ma....poi mi trattò in quel modo e non capisco il motivo, forse sono io che me la prendo per ogni cosa.
<<Non sono affari tuoi.>> Cinque scrollò le spalle. <<Allora tuffiamoci.>>
Entrare in acqua era l'ultima cosa che volevo fare in quel momento.
Cinque cominciò a sfilarsi i pantaloncini e la maglietta, o Dio santissimo. Stavo cominciando ad avere caldo, ne avevo visti di ragazzi senza maglietta ma lui era... caspita se era stupendo.
Aveva un fisico statuario, più forte di uno della sua età. Le guance mi andavano a fuoco. Improvvisamente decise di tuffarsi schizzandomi , Cinque riemerse poco metri più in là.
Goccioline d'acqua gli ricadevano dai capelli sulla sua fronte, spostò il ciuffo all'indietro e il verde dei suoi occhi gli risaltava ancora di più.
<<Vieni?>>
Mi tornò in mente il costumino nero seducente che indossavo e mi venne voglia di darmela a gambe levate. Tutta la sicurezza di prima era evaporata in una nuvola di fumo. Mi tolsi le scarpe con movimenti lenti, fingendo di godermi il panorama quando invece stavo per morire d'infarto. Lui mi rivolse uno sguardo interrogativo. <<Ti vergogni eh Ginny?>>
Stronzo maledetto.
<<Mi dici perché mi chiami cosi>> chiesi irritata.
<<Perché ti fa drizzare i peli come un gattino>> si prendeva gioco di me.
Continuava a indietreggiare mentre le onde del mare gli accarezzavano il petto.
<<Allora? Vieni o no?>> Maledizione non aveva proprio intenzione di girarsi eh? Mi sfidava come se si aspettasse da un momento all'altro che mi sarei tirata indietro,forse era proprio ciò che voleva dimostrare , sapeva benissimo che effetto faceva alle ragazze. La Ginevra di un tempo sarebbe entrata in acqua vestita ma ho chiuso con lei basta essere così, per questo avevo indossato il costume nero volevo che capisse che non era facile intimidirmi. Cinque mi guardava annoiato. <<Ti do un minuto>> per un momento soffocai la tentazione di mostrargli il dito medio e presi un respiro profondo. <<sennò>>
  Si avvicinò alla riva , o mamma. <<Sennò vengo a prenderti io>>
<<Si provaci.>>  << Quaranta secondi>> disse accorciando ancora di più le distanze. <<Odioso>> borbottai levandomi la maglietta e i pantaloncini. Avanzai verso la riva e misi una mano sul mio fianco. <<Contento ora?>> Lui mi guardò a bocca aperta e si morse un labbro il sorriso gli Morì sulle Labbra, c'è l'avevo fatta era rimasto di sasso 1-0 per me mio caro.
<<Non sono mai contento quando ci sei.>> Eh? Perché ora fa così...
<<Che hai detto?>>
<<Niente, entra prima che diventi rossa fino ai piedi>> per un momento un pensiero mi balenò la mente, affogarlo e andarmene, ma era solo un momento.
Entrai in acqua , era fresca a contatto con la mia pelle. Cercai qualcosa da dire. <<È bellissimo qui>> eccome se era bello ci veniamo sempre io e mia madre, lui mi guardò per qualche minuto poi si immerse, grazie al cielo. Riapparve col volto grondante d'acqua. Andai sott'acqua anch'io per bagnare i miei lunghi capelli e ne uscii rinvigorita, più lucida, amavo il mare penso che non ci sia cosa più bella.
Mi scostai i capelli dal viso

Cinque mi osserva con attenzione ogni centimetro del mio corpo e non so se ero contenta perché almeno ero riuscito a stupirlo o arrabbiata per il modo in cui mi ignorava

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Cinque mi osserva con attenzione ogni centimetro del mio corpo e non so se ero contenta perché almeno ero riuscito a stupirlo o arrabbiata per il modo in cui mi ignorava. Qualcosa nei suoi occhi mi attirava .
<<Che c'è?>> Gli chiesi dopo un lungo silenzio.
<<Perché non vieni qui?>> Per nessuna ragione mi sarei avvicinata a quel ragazzo, non mi fido. Mi voltai e vidi degli scogli, mi immersi e li raggiunsi in un minuto, come ho già detto sono un ottima nuotatrice.
Mi arrampicai e mi sedetti sopra e mi strizzai i capelli, lui era ancora in acqua. <<Sembri deluso>> dissi.
Lui non rispose , aveva un'espressione strana quasi confusa.
<<Sei strano sai.>>
<<Non sei come mi aspettavo.>>
<<Che significa?>> Chiesi io confusa.
<<Non sei come le altre>> stava veramente provando a vedere se ero come quelle con cui ero uscita. Basta questo appuntamento era ridicolo , perché dovevo fargli un favore per le sue stupida auto , lui cosa aveva fatto per me, oltre a trattarmi male come se non valessi niente.. NIENTE! Mi sono scocciata di essere la sua stupida ragazzina con cui divertirsi.
Mi buttai in acqua e nuotai fino a riva lui mi guardò confuso non capendo cosa fosse successo. Arrivai in spiaggia rimettendomi la maglietta.

<<Ginevra aspetta>>

<<Come cavolo hai fatto?>> Chiesi sioccata.






























Angolo autrice:❤️
Hola!!🍹
Come stanno andando le vacanze?
Scusatemi ancora se non ho pubblicato ieri , spero che vi sia piaciuto questo capitolo 🥰 l'unica cosa che spero e che wattapad non mi cancelli la foto della ragazza che ho messo sopra... wattapad è davvero scemo🙃🙄🙄.
Detto questo , ci vediamo al prossimo capitolo.
Baci.
Baci.💋

'Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te' ☂️💗 [T.U.A🤍] 1° LibroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora