•22•✴️Il naufragio ✴️

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Avevo le mani sudate , non sapevo cosa bisognava fare in queste occasioni, le aveva sempre viste le onde, qui a New York capitavano spesso , la spiaggia Queens era la più piena, forse il vento che c'era le faceva alzare di continuo, ad ogni modo non mi ero  mai trovata nell'occasione che un mio amico si trovasse all'interno, era vivo? Era riuscito a sopravvivere?
L'onda con la sua cresta stava raggiungendo la riva, era spaventosa, non l'avevo mai vista così grande.
Il muro d'acqua avanzava verso di noi, nelle sue infinite sfumature di blu e grigio. Nel ruggito del mare mi ritornò alla mente l'ultima estate con la mamma, mi era capitata una situazione come questa , io , alla riva a giocare e un onda pronta a travolgermi, mi parve di udire l'ultima parola che disse la mamma.

'No!'

All'improvviso mi sentì pervadere dalla determinazione. I piedi mi formicolavano. Non avrei perso anche il mio migliore amico. <<Danny>> corsi in acqua. <<DANIELL!>> gridai con tutte le mie forze. L'acqua mi arrivava al ginocchio. Il suolo tremò e l'acqua iniziava a ritirarsi , mi sentì nel risucchio, non riuscivo più a tornare a riva, la paura si impossessò di me. L'onda mi stava trascinando al largo con tutta la spiaggia. Lo scenario sembrava quello di uno di quei film che si guardava spesso con Ally, ma Perché non sono stata con lei. Maledizione. Cercai di nuotare a riva con tutte le mie forze, mi aggrappai alla sabbia della riva e presi fiato, avevo ingoiato tanta acqua, e l'acqua salata mi stava pizzicando la gola.
Nel giro di pochi secondi il mare si era ritirato, Danny era sparito. La spiaggia Queens era prosciugata, i ragazzi che prima stavano pescando avevano abbandonato le loro lenze, ormai finite sott'acqua. I genitori afferravano i loro figli, così mi avvicinai anch'io ai gemelli che fino a poco tempo fa erano rimasti sotto l'ombrellone impauriti. Corsi verso i piccoli e li sollevai portandoli via dalla spiaggia.
Clary piagnucolava: la mia stretta di faceva più forte intorno a lei , troppo spaventata.  Tutto il mondo si era fermato a guardare l'onda che precipitava in avanti. Si schiantò sugli scogli con un rumore fortissimo, gli ombrelloni vennero trascinati via dall'onda. Vidi la nostra borsa da picnic gallegiare sul mare. La gente urlava ancora di più all'interno del parcheggio. Quando vidi che l'acqua raggiunse l'asfalto indietreggia ancora di più.
Poi, all'improvviso l'onda si ritiró dall'asfalto e posai i gemelli per terra.
La spiaggia era un disastro. La mia spiaggia.
La spiaggia era disseminata di indumenti, spazzatura ma al centro...
<<Daniel!>> Mi precipitai verso di lui , aveva la faccia appoggiata sulla sabbia. Nella foga di raggiungerlo inciampai in un ombrellone spezzato, come al mio solito.
Subito mi affrettai ad alzarmi, era freddo e aveva le labbra viola. Mio Dio. Daniel si riprese sputando una quantità di acqua con gli occhi ancora chiusi e sorrise.
<<Gli serve una rianimazione?>> Mi chiese un signore sulla trentina, probabilmente era un medico.
Daniel tossí e rifiutò l'offerta del signore.
Mi guardò e io gli gettai le braccia al collo e seppellì il volto nella sua spalla. <<Dio mi hai fatto preoccupare.>>
Lui mi diede una piccola pacca sulla spalla . <<Stai bene?>>
<<Scherzi?>> Mi accarezzò una guancia un po' timidamente.
<<Mi hai visto surfare su quella onda mostrusa?>>

<<Danny non sei divertente, ho avuto paura.>> Aveva del sangue su tutto il torace e sul fianco sinistro. <<Ma...sei ferito?>>

<<Mi sono graffiato tutto qui.>> Ride. Ma la sua risata era diversa.
Danny batté il cinque con i gemelli che avevano l'aria scossa. <<Quell'onda era mitica>>

<<Sei una forza fratellone.>>

Gli diedi uno spintone. <<Non era mitica per niente>> dico io sbuffando.

Danny si voltò e mi fece l'occhiolino. <<Sto bene , dai , andiamocene a casa.>>

Pochi minuti dopo accompagnammo i piccoli a casa sua, e sua madre gli fece la ramanzina sul fatto che non doveva nuotare al largo, gli medicò la ferita, dopodiché uscimmo nuovamente di casa, volevo stare un po' con lui e parlargli di quello che fosse successo, a casa sua c'era sua madre e il padre che guardavano la tv quindi.

'Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te' ☂️💗 [T.U.A🤍] 1° LibroWhere stories live. Discover now