'Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te' ☂️💗 [T.U.A🤍] 1° Libro

•38•✴️Perdono✴️

<<Dobbiamo tornare a casa Luther ha scoperto qualcosa riguardo all'Apocalisse.>> Cinque si avvicinò a me superandomi per andare alla macchina, io comincia a camminare, cosa avrà scoperto di così stravolgente. E perché d'un tratto ha cambiato espressione?
<<Cinque cosa ti ha detto?>> Lui non mi ascoltò e accese il motore dell'auto senza neanche mettere la cintura, era davvero infuriato mi faceva quasi paura con quello sguardo.
Decisi di starmi in silenzio, parlare ora con lui non sarebbe servito a nulla sarebbe stato solo altra carne sul fuoco.
Quando arrivammo scese dalla macchina sbattendo lo sportello e s'incamminò a passo svelto verso di me, mi aprì lo sportello e mi fece scendere, senza neanche darmi il tempo di mettere piede fuori dall'auto mi ritrovai in casa.

<<Ma che cavolo Cinque!>> Sbottai infuriata, odio quando fa così.
Lui fissava un punto preciso della stanza e i suoi meravigliosi occhi verdi erano furenti, quasi iniettati di sangue.
Mi voltai per capirci anch'io qualcosa.
Difronte a me mi ritrovai Daniel seduto sul divano insieme al resto della famiglia.
Non capisco cosa sta succedendo.
Il suo sguardo era vacuo quasi triste e malinconico, capisco che si è comportato male nei miei confronti e molto anche, ma venire fin qua mi sembra eccessivo.

<<Qualcuno vuole spiegarmi cosa diavolo sta succedendo?!?>> Ero incavolata nessuno osava parlare e questo mi fa irritare parecchio.
All'improvviso Daniel cominciò a parlare e mi voltai per guardarlo.

<<Volevo iniziare chiedendoti scusa per tutte le cose brutte che ti ho detto.
Ma ripeto non è stata colpa mia...>>disse mettendosi una mano nei suoi capelli ricci e folti.

<<STRONZATE!>> Ribatté Cinque.

<<Aspetta tu sai cosa sta dicendo?>> Chiesi confusa. Lui mi trascinò per un braccio e si avvicinò al mio orecchio.

<<Non dargli retta Gin, vuole solo confonderti.>> Io lo guardai imbambolata, in questo momento mi sentivo proprio una bambola sbattuta di qua e di là senza sapere cosa stesse succedendo. Sono stufa di farmi trattare così come se stessi per rompermi, mi scostai da lui e tornai nel salone e lo incitai a continuare, mi guardò per un secondo poi riprese.

<<Il giorno che siamo stati insieme a mare...ricordi?>> Come potrei dimenticarlo è stato il giorno in cui lo stavo quasi per perdere, e a fine serata l'ho perso per davvero.

Annuì e lui continuò. <<Ero andata alla barriera come previsto ma stava arrivando un onda, cercai di nuotare il prima possibile ma il tempo non era a mia disposizione o forse no.
Una donna si presentò e in una frazione di secondi mi ritrovai sulla spiaggia, il tempo si era fermato, l'onda le persone...tutto quanto. C'eravamo solo io e quella strana donna. Disse di chiamarsi Handler e che voleva aiutarmi, che se l'avessi aiutata io avrei avuto una possibilità con te. Che saremmo stati felici...ma le cose non andarono proprio come speravo.>> Riprese fiato e io nel frattempo boccheggiavo nel tentativo di prendere aria nei polmoni.
Per tutto questo tempo è stata lei a manovrarlo, era una sua pedina e io ci sono cascata.

<<Gin davvero perdonami io credevo che se l'avessi aiutata e avresti scatenato questa... apocalisse>> disse ancora sconvolto per quella notizia.
Normale. Anch'io sono ancora sconvolta che sono la causa della fine del mondo. <<Se soltanto fossi stata lontana da lui>>indicò Cinque arrabbiato. <<Tu ti saresti innamorata di me ne sono convinto. >>
Ero ancora scombussolata per dire qualcosa perciò corsi da lui e lo abbracciai, molto probabilmente mi stavano guardando tutti arrabbiati o peggio tristi per quello che stava succedendo ma non m'importava.
Io gli vorrò sempre bene a Daniel c'è sempre stato per me e io farò lo stesso, stava solo attraversando un momento difficile e di confusione della sua vita e si lasciato convincere tutto qua.
L'unica cosa che voleva e che io gli stessi affianco ma non l'ho fatto perciò ora devo rimediare.
Allentai la presa e lo guardai negli occhi azzurri come l'oceano.