Capitolo III

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Nessuna riusciva a ben capire che fine avesse fatto Dazai. Si erano solo immaginati che fosse già andato a casa. Invece non era così. Arrivato in quella zona, il moro entrò nel primo locale che aveva riconosciuto, in cui lo frequentava un tempo.
“Magari.. lo vedo...” pensò Osamu iniziando a guardarsi intorno. Non vide nessuno simile a lui, nemmeno un cappello o un ragazzo dai capelli rossi non molto alto. Uscì dal locale, cercando il loro vecchio locale preferito.
Vi entrò, nella speranza di poterlo vedere. Dopo aver cercato con lo sguardo il corpicino del rosso, vide una folta chioma quasi arancio, con un cappello in testa. Era lui o una persona che gli somigliava? Be', tanto valeva provarci. Il moro si avvicinò al bancone, sedendosi e ordinando uno scotch come suo solito.
Il rosso inizialmente non lo guardò subito in volto. Fissava le mani. Intravide delle bende, sentì la sua voce e vide arrivare lo scotch. Scattò in piedi, guardandolo.
«E tu che ci fai bastardo?!» urlò come suo solito aggressivamente.
«Sono qui solo per farmi un sorso...» rispose Dazai con tono piatto, senza emozioni. Anche Chuuya notò la pessima cera che aveva il più giovane. Ma non aprí bocca a riguardo.  Tornò a sedersi, prendendo il suo bicchiere di vino e bevendolo tranquillamente.
Dopo poco, decise di aprire bocca.
«Perché..?» chiese con tono piuttosto basso ma udibile.
«Cosa?»
«Perché hai deciso di abbandonarmi? Sono passati quattro fottuti anni.. e non ti sei fatto sentire...»
Il moro odiava tirare fuori quell'argomento, ma con Chuuya non aveva altro con cui parlare.
«Istinto...» quella voce piatta faceva innervosire parecchio Nakahara. Così il più basso si avvicinò a lui, prendendolo per il colletto della camicia.
«Stai scherzando?!» gli urlò contro.
«Rilassati... ho solo seguito un grande consiglio di un uomo...»
«Già, ma se non sbaglio è morto, no? -il moro non aprí bocca. Si limitò ad abbassare il capo- da quando si ascoltano i morti, eh Dazai?»
Non aprí bocca. Non voleva litigare con lui. Almeno, non oggi.

Dopo aver pagato uscí dal locale.
Sembrava più vivace. Era riuscito a risolvere la questione con Chuuya, e si sarebbero dati appuntamento anche la sera successiva. Il moro arrivato a casa, si cambiò, finendo a letto e addormentandosi subito.

La tua felicità ||SoukokuWhere stories live. Discover now