Capitolo VI

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Chuuya si era svegliato presto. Guardava la casa di Dazai. Era molto carina, ben curata, ma con piccoli segni che aveva lasciato nei vari tentativi di suicidio.
«Che palle.. vado a svegliarlo.» si avviò in camera, avvicinandosi a Dazai e buttandolo giú dal letto. Il moro si svegliò di colpo, guardandosi intorno.
«Buongiorno principessa.» disse con tono un po' scocciato il rosso.
Sospirò. «Buongiorno a te Chuuya» si alzò in piedi, stiracchiandosi e sbadigliando, stropicciandosi successivamente gli occhi.
«Hai già fatto colazione?»
«No. Non so cos'hai in casa. Probabilmente roba scaduta da quanto sei dimagrito.»
«Avanti Chuuya non essere crudele...!»
Lo portò in cucina, dandogli la colazione, iniziando a mangiare e successivamente prepararsi.

Uscirono di casa, ed il moro posò lo sguardo su di lui, pronto ad aprire bocca.
«Se mi stai per chiedere dove voglio andare, sappi che la mia risposta sarà sempre non lo so.» affermò Chuuya.
Dazai abbassò un po' il capo, ragionando su dove poter andare.
«Conosco un posto»
«Non sarà uno di quei posti in cui hai provato a suicidarti, vero?»
«Mh.. no, non ancora» lo prese per il polso, iniziando a correre verso il piccolo bosco.
«Come "non ancora"? Avevi intenzione di provarci anche lì?! Tsk, idiota.»
«Non perdo mai le speranze»
Dopo poco arrivarono lì: era un posto tranquillo, silenzioso e pieno natura. C'erano un sacco di alberi di ciliegio, un campo completamente verde e pieno di fiori. Si poteva benissimo vedere tutta Yokohama.
«Wow...» Chuuya rimase a bocca aperta, guardando tutto il panorama. «Bel posto vero?» Osamu accennò ad un piccolo ghigno, soddisfatto. Andò sotto ad un albero, sedendosi e guardando il panorama. Il rosso fece la stessa cosa. Passavano i secondi, i minuti, addirittura le ore. I due si parlavano, come se non si fossero mai separati da tempo.
«Dazai...»
«Dimmi Chuuya»
«Questi quattro anni di allontanamento mi hanno fatto pensare.. soprattutto in questi giorni che ci stiamo vedendo... insomma, ora dovremmo essere semplici rivali, ma invece sembriamo miglio amici.. come se non fosse successo nulla»
«Chuuya.. io credo che non bisogna essere per forza dalla stessa parte per essere amici.. penso che quando un'amicizia o un amore nasce, non importa poi l'origine... e con te ne ho avuto la conferma... ho.. ho capito che mancava qualcosa in questa mia nuova vita.. ma non lo capivo.. sono caduto in depressione fino a qualche giorno fa, prima di incontrarti ancora... grazie a te ho ripreso a fare le cose con più voglia, e..e.. non so.. insomma.. l'unica cosa che potrei dirti è grazie...» il rosso rimase in silenzio, non sapendo cosa dire. Veramente aveva rallegrato Dazai alla sua semplice vista? Non se lo sarebbe mai aspettato. Probabilmente in Agenzia non aveva trovato un'altra persona che potesse dargli quelle stesse emozioni ed avventure passate con lui.

I loro corpi erano abbracciati tra loro, mentre i volti lentamente si avvicinarono, fino a baciarsi. Era stato un bacio veloce, quasi di sfiorata e un po' timido. Sembravano adolescenti alla scoperta del primo bacio.
«Resterai con me fino alla fine?»
«Sí, starò sempre al tuo fianco. Promesso»
Dopo poco ripresero a baciarsi, stringendosi tra loro.

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