27. Piangere, urlare, arrabbiarsi ✔

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27. Piangere, urlare, arrabbiarsi

"Amavo Astoria, sul serio" mormora Draco, stiamo camminando piano, verso la tomba della moglie, verso Scorpius "Mi ha aiutato a tirarmi su dopo Voldemort, mi ha dato mio figlio, mi ha dato l'amore, lo so che sembro sdolcinato, ma è vero, ero felice con lei, dimenticavo mio padre, dimenticavo Voldemort, dimenticavo quel marchio sul mio braccio" dice "Ci siamo sposati e lei è rimasta incinta di Scorpius"

Guarda di fronte a se, lo fa anche Scorpius, quando non vuole tradirsi e mostrare i suoi sentimenti, scommetto che dietro quelle iridi grige che non mi stanno guardando sono intrappolate emozioni che cercano di uscire, che lottano per mostrarsi, ma vengono sottomesse, soffocate, sotto grossi strati di ghiaccio.

"Mh" mormoro, per farmi sentire, per fargli capire che lo sto ascoltando.

"Scorpius aveva... nove anni? Forse dieci, e lei si è ammalata" esclama "Credevo fosse una cosa curabile, sembrava solo una semplice polmonite, nulla di che" Malfoy fa un sorriso triste e alza le spalle "Astoria stava sempre piu male, vomitava sangue, non era polmonite" scuote la testa e si ferma un attimo, guarda il cielo, poi torna a camminare "Qualche settimana dopo mi arrivò una lettera, era scritta bene, aveva un elegante corsivo" sospira e si passa una mano sulla guancia, lo osservo, il viso stanco, triste "La morte del Signore Oscuro verrà vendicata, i traditori periranno, diceva, poi continuava: tua moglie non morirà, ma soffrirà per il resto della sua vita"

"Oh" sussurro, mi salgono le lacrime, arriccio le labbra e mi mordicchio l'interno della guancia sinistra.

"Astoria soffrì per anni, tre precisamente, non ce la facevo piu a vederla così, lei mi chiedeva di ucciderla, non potevo farlo, era l'amore della mia vita. Non ce la facevo piu a vederla così, mi supplicava di ucciderla, non ce la faceva più pure lei. Si è suicidata" esclama, freddo, però sento una nota diversa, nel suo tono di voce, quasi trema "Lui dice che l'ho uccisa, è vero, è colpa mia, è colpa del mangiamorte, non l'ho protetta abbastanza, è colpa mia" lo guardo, il suo labbro inferiore trema, guarda dritto di fronte a se, poi chiude gli occhi per un secondo, una lacrima scivola per la sua guancia, poi cade per terra.

"Non lo è" sussurro, ci fermiamo.

Vedo Scorpius, è seduto per terra, ci da le spalle e non ci ha visti.

"Mi odia per questo, non mi parla, ma io gli voglio bene, non riesco a dimostrarlo, ma è così" dice "Tu gli fai bene sai? Sei una Weasley, però gli fai bene, parlagli, ti prego, lui ti ascolta, fallo, se non per me, fallo per lui"

Faccio un cenno con la testa "Lo farò" mormoro "Dovresti farlo tu però"

"Non oggi" esclama poi si smaterializza.

La testa di Scorpius si alza di scatto, a sentire il pop della smaterializzazione, mi guarda, lo vedo passarsi le mani sul viso.

Mi avvicino e mi siedo di fianco a lui "Hey" mormoro.

"Ciao" esclama, lo guardo con la coda dell'occhio, si asciuga gli occhi, stava piangendo? Wow, incredibile.

Bhe. Non è tanto incredibile.
Siamo sulla tomba della madre...

"Come va?" Chiedo, me ne pento immediatamente, Scorpius alza le sopracciglia guardandomi "Che domanda stupida"

"Eh gia" esclama "Ti ha portato mio padre?" Chiede, si toglie una ciocca che gli finisce sul viso e guarda la lapide.

Astoria Greengrass-Malfoy
10/10/1982
26/12/2019
Riposa in pace

"Si" esclamo, non posso e non riesco a mentirgli "Mi ha raccontato di tua madre"

Unbreakable Love-ScoroseWhere stories live. Discover now