two

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Felix pov

Entrai nell'edificio della scuola, camminando forse più storto di prima, ma non mi interessava. Non avevo neanche la reputazione del ragazzo più popolare della scuola da mantere, perciò l'importante per me era non sentire dolore. Ogni volta che entravo a scuola, entravo in uno stato peggiore del giorno precedente. Gli altri studenti, fuori dai miei amici, continuavano a bisbigliare guardandomi. Pensando di non essere sentiti.

Girl1: Ma hai visto come cammina oggi Felix?
Girl2: Sì, mi sembra storto

Le sentii ridacchiare, non mi importava nulla della mia reputazione, se mi prendevano in giro non mi interessava assolutamente nulla. Andai verso il mio armadietto, poggiandomi con una spalla agli altri armadietti, in modo da non gravare ancora di più sulla ferita. Chiusi gli occhi, godendomi il momento in cui potevo essere rilassato, visto che non me ne sarebbe stato concesso un altro per un lungo lasso di tempo.

???: Hey, Felix

Sobbalzai a sentire la velata voce di Sunbi, nonché ragazza più popolare e solare della scuola, nonché unica ragazza che riescisse a farmi sorridere veramente. Feci una smorfia di dolore, ma sorrisi immediatamente per non farla allarmare. Risposi con la mia solita voce profonda.

Felix: Ciao, Sunbi

La vidi sobbalzare un minimo, ma comunque sorridere immediatamente. Mi allarmai, pensando che fosse spaventata da me.

Felix: Che succede?
Sunbi: Oh, niente, devo solo ancora abituarmi alla tua voce

Ridacchiò, il suono della sua risatina mi fece sorridere, allontanai la spalla dagli armadietti, per girarmi verso il mio. Allungai il braccio ed aprii l'armadietto, non feci caso alla manica che si alzò di un minimo, facendo intravedere un livido. Sentii dei passi veloci avvicinarsi a noi, riconoscei immediatamente la voce di Bangchan, che mise un braccio sulle spalle di Sunbi.

Bangchan: Hey, ragazzi. Allora voi vi conoscete? Non credevo foste...

Indicò con gli occhi il mio braccio, feci una faccia perplessa e guardai il braccio, abbassando immediatamente la manica. Sperando che Sunbi non l'avesse visto.

Bangchan: ... amici

Sunbi sorrise, facendomi accennare un sorriso. Sunbi guardò l'ora dal suo cellulare, per poi continuare a parlare.

Sunbi: Ehm... ragazzi, io credo di dover andare. Ho lezione adesso, ciao

Sorrise di nuovo, mentre scuoteva la mano in aria. Continuai a guardarla mentre si allontanava, sorridendo. Quando sparì dietro un muro, il mio sorriso piano piano svanì e mi girai di nuovo verso Bangchan. Bangchan aveva una faccia come a dire: te l'avevo detto.

Felix: Cosa c'è?
Bangchan: Sunbi
Felix: Cosa c'entra Sunbi?
Bangchan: Ti piace

Alzai le spalle, facendo di nuovo una smorfia di dolore. Bangchan si avvicinò al mio armadietto, prendendo i miei libri e mettendo il mio braccio sinistro sulla sua spalla, facendo gravare tutto il mio peso su di lui.

Bangchan: Cosa è successo stavolta?
Felix: Hai il medikit anche oggi?
Bangchan: Ce l'ho sempre

Annuii, indicai il bagno dei maschi, entrammo ed alzai la felpa con la maglia, quanto bastava per far vedere il bendaggio fatto male. Mi poggiai sui lavandini, mentre Bangchan tirava fuori dal suo zaino il solito medikit. Sapendo della mia situazione, le ferite che mi procurava mio padre, me le disinfettava lui, mentre io le disinfettavo a mia madre. Tolse la benda, piano, in modo da farmi male il meno possibile. Tolto il primo strato della benda, si intravide una macchia rossa sul primo strato di benda.

Bangchan: Ci e andato giù pesante stamattina
Felix: Già

Cominciò a medicarmi la ferita, mettendo del disinfettante su un pezzo di cotone, che passò sulla ferita. Il bruciore mi fece fare un mugolio, con la voce più profonda che io sia mai riuscito a fare, senza neanche accorgermene. Mise una benda pulita sul punto, girandola intorno al mio busto e mettendo una graffetta per non farla togliere.

Bangchan: Non è andato a fondo nella carne, del disinfettante basta, solo che devo cambiarti la benda ogni tanto. Abbiamo le stesse lezioni oggi, ti accompagno io

Annuii, rimise il kit nel suo zaino e, in più, ci mise anche i miei libri. Rimise il mio braccio sinistro sulle sue spalle e ci incamminammo verso la classe di filosofia.

Please, save me ~ Felix (Stray kids) Where stories live. Discover now