Capitolo 19 - Area Video Sorvegliata

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Dopo aver raccolto i pensieri per qualche minuto, Jasmine si alzò per andare nello studio di suo padre. Il tavolinetto con il vecchio portatile collegato al sistema di sorveglianza era ancora lì al suo posto. I suoi non avevano deciso se lasciare quello che già c'era, ma trovare una collocazione migliore al pc, o magari sostituire l'intero impianto con uno più nuovo. Si sedette alla sedia pieghevole davanti al laptop e lo accese, prese il cellulare e chiamò Stuart.

"Pronto? Jasmine?"

"Ehy, Stu. Sono a casa, sei libero per quella cosa?"

"Sì, ci sono. Adesso mi spieghi che stai combinando? Non ti sarai messa in guai seri, voglio sperare."

"Non lo so a dire il vero. Vi racconto i dettagli quando ci siete tutti, promesso, per adesso ti basti sapere che Jason è stato parecchio vicino stanotte, probabilmente dopo il massacro che ha fatto, e forse le telecamere potrebbero aver ripreso qualcosa."

"Jasmine...lo sai che se ci fosse qualcuno che gira attorno casa tua, magari qualcuno di armato, dovresti dirlo alla polizia e far vedere i filmati a loro, giusto?"

"Sì, sì, lo so, ma dato che sono stata io ad armare parzialmente il suddetto qualcuno, che poi è tornato a fare una visita di cortesia, i guai con la polizia e soprattutto con i miei li passerei io. E tu sai com'è mia madre."

"Già...però non lo so, Jas. Questa cosa non mi convince."

"Neanche a me, Stu. Per il momento vediamo se è stato ripreso qualcosa, poi decideremo il da farsi."

"Va bene allora...uhm...intanto dimmi che sistema di sicurezza è e che programma usi dal pc."

E così i due ragazzi si misero a lavoro. Le telecamere erano collegate con dei cavi ad un hard-drive, anch'esso sul tavolino e collegato a sua volta al laptop. Dopo aver aperto il programma e aver dato a Stuart tutte le informazioni che gli servivano, Jasmine si rese conto da subito che qualcosa non andava.

"Oh-oh."

"Come sarebbe a dire "oh-oh"? Jasmine che succede?" Anche solo dalla voce, si sentiva che il ragazzo era preoccupato, e anche parecchio, per la sua amica.

"Alcune telecamere non funzionano... Anzi sono proprio sparite!"

"Jas le telecamere di sicurezza non spariscono da sole, che stai dicendo esattamente?"

"Stuart, te lo giuro, qui dovrebbero esserci almeno otto videocamere, invece ce ne sono solo quattro." Anche nella voce di Jasmine si sentiva della tensione crescente.

"Sei assolutamente sicura che dovrebbero essere otto?"

"Sì, ne abbiamo due interne che danno sulle porte anteriore e posteriore, e funzionano, due sul portico anteriore, e qui ne vedo solo una, una sul portico posteriore, ed è sparita, una sul lato destro e una sul lato sinistro, e non ci sono, e quella sul garage, che invece c'è."

"E funzionavano prima?"

"Assolutamente. I proprietari precedenti, quando avevano fatto mettere le telecamere, avevano i cavi che passavano per tutto il primo piano, ma abbiamo dovuto rifare quasi tutto l'impianto elettrico, quindi papà li ha fatti mettere dentro i muri insieme a tutto il resto. Quando gli elettricisti hanno finito, e lui è venuto a controllare, hanno acceso le telecamere e ha mandato la foto dello schermo a me e alla mamma. C'erano otto telecamere e tutte funzionanti, e ci aveva anche detto che le avrebbero lasciate accese."

"Allora se erano tutte accese dovrebbero aver ripreso qualcosa. Anche se poi sono state messe fuori uso, magari i video sono rimasti."

"Dovrebbero, almeno credo. Non so per quanto restano salvati, dove li devo cercare?"

Welcome to Crystal Lake (ITA)Where stories live. Discover now