Capitolo 4

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MEGAN'S POV
Era passata ormai una settimana da quando io e Newt avevamo litigato. Non ci parlavamo e cercavamo di stare il più possibile lontani. Spesso ripensavo a quel bacio che mi aveva dato quando Winston mi stava disinfettando la ferita, e vorrei che fosse durato qualche secondo in più.
<Ragazzi, è tardi. Perché non sono ancora tornati?> Chiese Gally riferendosi ai Velocisti.
<Torneranno> Gli rispose Newt freddo. Se vuole fare lo stronzo a me sta bene, ma non quando dei suoi amici sono in pericolo di vita. Lo presi per un braccio e lo strattonai lontano da tutti gli altri. Rimasi a fissarlo per qualche secondo.
<Cosa?> Mi chiese lui confuso, allargando le braccia.
<Dove sono Thomas e Minho?!> Gli chiesi arrabbiata. Lui fece comparire sul suo volto un sorriso beffardo.
<Vorrei farti notare che sono qui con te, so quello che sai tu, quindi come credi che possa sapere dov'è il tuo ragazzo?!> Mi rispose lui furioso. Il mio ragazzo? Fece per andarsene ma io lo fermai, bloccandolo per il braccio.
<Il mio che?!> Gli chiesi confusa.
<Thomas> Mi rispose lui portando le mani sui suoi fianchi.
<Ti sembra il momento adatto per fare scenate di gelosia?> Gli chiesi arrabbiata. Lui mi ignorò e iniziò a camminare.
<NEWT!> Urlai furiosa.
<COSA VUOI?!> Mi rispose lui girandosi verso di me. Sentì gli occhi iniziare a bruciarmi.
<Hey amico, calmati> Si intromise Winston portando un braccio attorno alle mie spalle. Lo guardai negli occhi, aveva il fuoco. Non l'avevo mai visto così tanto arrabbiato. Sentì una lacrima rigarmi il viso, ma poi tornai alla realtà e mi ricordai di Thomas e Minho. Mi fiondai avanti all'entrata del Labirinto.
<Eccoli!> Urlò Chuck indicando Thomas e Minho all'entrata della Radura. Prestai più attenzione alla scena e notai che Minho stava quasi trascinando Thomas, che zoppicava. Ero molto preoccupata. Negli ultimi giorno ho continuato a sognare questo bambino con me, e più cresce e più somiglia a Thomas. Probabilmente è solo una mia impressione, ma credo che io e lui già ci conoscessimo.
<Devo andare ad aiutarlo> Dissi impanicata.
<No, ferma> Mi rispose Alby bloccandomi con un braccio. Non posso vederli morire così.
<Alby ti prego, lascia che li aiuti> Lo implorai iniziando a piangere.
<A che scopo? Vuoi restare anche tu li fuori?> Mi chiese Alby.
<Vado io> Disse Newt prendendo tutte le armi che riuscì a trovare in giro.
<Cosa?!> Gli chiesi sconvolta.
<Alby, ti lascio il pieno controllo della Radura.> Disse poi guardando Alby. "E' impazzito?" Pensai in quel momento.
<Gally, non uccidere nessuno> Continuò guardando Gally. Iniziai a piangere sempre di più. Nessuno ha mai superato la notte nel Labirinto. Non potevo perdere le persone a cui tenevo di più nello stesso momento. Sapevo tuttavia che non sarei riuscita a fermarlo.
<Megan..> Iniziò poi guardando me. Le lacrime continuavano a scendere.
<Newt, ti prego non andare> Lo implorai.
<Tornerò, te lo prometto> Mi disse lui toccandomi la mano. Intrecciai le mie dita con le sue.
<Ti prego> Gli dissi tra le lacrime. Lui non disse nulla, si avvicinò a me e mi baciò. Posò una mano sul mio fianco, poi introdusse la lingua nel bacio. Non ce l'avrei fatta senza di lui.
Non appena si allontanò dalle mie labbra, iniziò a correre verso Thomas e Minho, non lasciandomi il tempo di dire nulla. Le mura ormai si erano quasi chiuse, sapevo perfettamente che non sarebbero riusciti a tornare in tempo, ma vedere le mura chiudersi con loro dalla parte opposta, fece comunque un male incredibile. Mi piegai sedendomi a terra. Piegai le ginocchia e con la testa tra le mani continuai a piangere. Non dovevo lasciarlo andare, almeno avrei avuto qualcuno quando la mattina successiva Thomas e Minho non sarebbero tornati. Tutti si girarono verso di me, ma fortunatamente Alby, Gally e Winston gli dissero di tornare a lavoro.
<Hey, torneranno> Mi disse Winston mettendo una mano sulla mia.
<Come fai a esserne così sicuro?> Gli chiesi tra le lacrime.
<Sono forti, Meg, ce la faranno> Mi rispose Winston.

NEWT'S POV
<Dobbiamo riuscire a sopravvivere> Dissi ansioso. Naturalmente come tutti gli altri volevo superare la notte, ma non per me, per lei.
<Ce la faremo, Newt> Mi rispose Thomas.
<No, tu non capisci. Noi dobbiamo farcela> Gli dissi evidenziando la parola "dobbiamo".
<Newt, calmati.> Mi disse Minho.
<Devo tornare li dentro, lei ha bisogno di me.> Dissi ai due preoccupato. In una settimana avevo imparato a conoscerla bene, conoscevo il suo carattere a memoria, e avrei scommesso qualunque cosa che stava male, molto male.
<Ha perso la testa per Megan> Spiegò Thomas a Minho.
<Non posso lasciarla sola, devo tornare da lei> Iniziai ad urlare.
<Newt, non possiamo restare qui, dobbiamo andare a nasconderci> Mi disse Thomas.
<Devo parlare con lei> Continuai ansioso.
<Newt, ascoltami, se resteremo qui diventeremo la cena di qualche Dolente, e Megan non potrebbe sopportarlo, quindi, ora ci andiamo a nascondere prima che qualche Dolente ci trovi, okay?> Mi disse Minho. Pensai a lei, all'immagine di lei mentre piange, e decisi di fare la cosa più logica.
<Andiamo a nasconderci> Dissi ai due che accennarono un sorriso. Tutti e tre iniziammo a correre, trovammo dell'edera dietro a delle rocce, li i Dolenti non ci avrebbero mai visti.
<Andiamo!> Ci incitò Thomas. Tutti e tre ci nascondemmo tra l'edera, dietro le rocce, e così passammo la notte. Spesso faceva la dura, ma sapevo perfettamente che moriva solo all'idea di perdermi, e io lo stesso. Dovevo riuscirci, per lei.

MEGAN'S POV
Dopo aver "cenato", e lo dico tra virgolette perché non toccai nulla, presi la maglia di Newt, e la stesi per terra, esattamente avanti all'accesso del Labirinto. Li avrei aspettati lì, tutta la notte.
<Andiamo, Meg! Va' nella tua capanna> Mi incitò Winston.
<Non ci penso neanche, li aspetto qui> Gli risposi facendo della maglia di Newt un cuscino.
Winston se ne andò, e finalmente rimasi sola con i miei pensieri. Quella notte feci di tutto: piansi, risi dalla disperazione, iniziai persino a parlare da sola, ma mi confortavo ricordandomi che erano forti, e che ce l'avrebbero fatta.

NEWT'S POV
A dirla tutta immaginavo che fosse più complicato trovare un posto sicuro dai Dolenti nel Labirinto, nonostante fossimo riusciti ad ucciderne uno. Quando finalmente la luce del sole iniziò ad illuminare il Labirinto, io e gli altri due ragazzi uscimmo dal nascondiglio e ci incamminammo verso la Radura.
Non appena le mura si divaricarono, la vidi. Era all'entrata della Radura, dormiva a terra, usava come cuscino una maglia, la mia maglia. Senza pensarci iniziai a correre verso di lei. Mi scaraventai a terra, prendendo la sua testa tra le mani e portandola sulle mie gambe.
<NEWT!> Urlò lei aprendo gli occhi e abbracciandomi. La guardai negli occhi e il mio cuore perse un battito. Aveva gli occhi rossi e gonfi, aveva pianto, e tanto.
<Ti avevo promesso che sarei tornato> Le dissi accarezzandole i capelli.
<Ora va' a riposarti, hai dormito tutto il tempo per terra, sarai distrutta> Le dissi poi continuando ad accarezzarle i capelli.
<Vieni anche tu?> Mi chiese lei. In un momento qualsiasi probabilmente le avrei risposto di no, ma quando mi guardò con gli occhi rossi, ancora pieni di lacrime, non riuscì a dirle di no.
<Si> Le risposi prendendole la mano ed aiutandola ad alzarsi. La accompagnai nella mia capanna, la mia amaca era molto più spaziosa della sua. La feci stendere e poi la raggiunsi, la abbracciai da dietro e intrecciai le nostre dita, mi era mancata. Era da più di una settimana che non ci parlavamo, lei era troppo arrabbiata per perdonare il mio essere stronzo, e io troppo orgoglioso per ammettere che lei avesse, come sempre, ragione.

MEGAN'S POV
I nostri corpi erano completamente attaccati, non passava un soffio tra di essi. Le sue mani erano intrecciate con le mie, e sentivo il suo respiro sulla nuca. Mi era mancato in questa settimana. Ad un tratto tornai alla realtà e mi ricordai di Minho e soprattutto di Thomas che si era ferito alla gamba. Immediatamente mi misi seduta, stavo per alzarmi ed uscire dalla capanna quando Newt mi prese un polso e mi bloccò.
<Dove vai?> Mi chiese con voce roca.
<A vedere come stanno Thomas e Minho> Gli risposi girandomi a guardarlo. Lui roteò gli occhi al cielo, poi lasciò la presa sul mio polso.
<Non essere geloso> Gli dissi sorridendogli, prima di alzarmi ed uscire dalla capanna.
Vidi Thomas che zoppicava verso una capanna.
<Hey, Thomas> Lo salutai.
<Hey, Meg> Mi salutò lui.
<Come ti sei ferito alla gamba?> Gli chiesi io osservando la sua ferita.
<Sono inciampato e sono caduto su un pezzo di Dolente> Mi disse lui.
<Un pezzo di D- AVETE UCCISO UN DOLENTE?!> Urlai scioccata.
<Non urlare, non l'abbiamo detto a nessuno. Stamane ci siamo avviati per la Radura troppo presto, abbiamo incontrato un Dolente e siamo riusciti ad ucciderlo> Mi rispose lui.
<Dai vieni con me, meglio disinfettarla. Aspettami lì> Gli dissi indicando una capanna vuota avanti a noi. Poi andai nella capanna dei Medicali e presi una bottiglia di disinfettante con un pezzo di cotone, poi andai nella capanna dove avevo detto a Thomas di andare.
<E' sicuro quel coso?> Mi chiese lui indicando la bottiglia di disinfettante.
<Con me ha funzionato> Gli risposi.
<Ho dimenticato le garze, torno subito> Gli dissi uscendo dalla capanna, e dirigendomi, dinuovo, verso la capanna dei Medicali.
<Hey, Meg> Mi salutò Gally.
<Hey, Gally> Lo salutai a mia volta.
<Hai visto? Sono tornati> Mi disse lui fiero. Come risposta io annuì.
<Posso farti una domanda?> Mi chiese lui corrugando la fronte. Io annuì nuovamente.
<Ti piace Newt, vero?> Mi chiese lui.
<Cosa? No!> Gli risposi confusa. Cosa importava a lui?
<Allora immagino che non ti dispiaccia se faccio questo> Mi disse lui, ero confusa. Ad un tratto mi fece indietreggiare fino alle mura, mi immobilizzò e mi baciò.

Love in War //Maze RunnerWhere stories live. Discover now