Capitolo 22

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<Ragazzi, la fase cinque sarà uno spasso> Disse entusiasta Minho. Io nel frattempo continuavo a provocare Newt.
<Hey, Tommy mi deve un favore> Mi disse Newt sorridendo.
<E quindi?> Gli chiesi io confusa.
<Tommy, ci lasciate casa libera?> Chiese Newt, sorridendo.
<E dove dovremmo andare?> Domandò Thomas.
<Che ne so, fate una passeggiata> Rispose Newt ridendo.
<Va bene> Sbuffò Thomas alzandosi in piedi.
<Torniamo tra qualche ora> Aggiunse poi lui.
<Buona fortuna> Sussurrò Brenda al mio orecchio. Io risi e le risposi con un occhiolino. Tutti uscirono dalla casa, Jorge compreso.
<Allora? Lasciamo perdere la sfida e ci divertiamo?> Mi chiese Newt alzandosi in piedi e poggiando le mani sui miei fianchi.
<Ci sto> Risposi io sorridendo. Lui poggiò le mani sulle mie spalle, e delicatamente mi fece sbattere la schiena contro il muro, iniziò a baciarmi, prima sulle labbra poi scese lentamente sul collo. Ci trasferimmo nella camera in cui dormivamo, ci spogliammo a vicenda e lo facemmo, circa tre volte.
<Wow> Disse lui quando finì.
<Già> Risposi con il fiatone.
<Non sappiamo come andrà domani, quindi voglio trascorrere ogni instante con te> Mi disse lui, abbracciandomi.
<Mi piace questo Newt dolce> Gli dissi sorridendo, lui ricambiò il sorriso. Era bellissimo, non avevo mai visto un sorriso così bello.
<Ti amo, piccola> Mi disse lui, incastrando le dita nei miei capelli ricci.
<Ti amo> Gli risposi prima di fiondami sulle sue labbra.
<Okay, dimmi tre cose che sogni per il futuro> Mi disse Newt, mentre mi sistemavo nell'incavo del suo collo.
<Che torni tutto normale, una famiglia con te e che tutti i nostri amici stiano bene> Gli risposi sorridendo.
<Ora tu> Dissi poi.
<Mh, vorrei un figlio e ovviamente che tutto torni normale e che i nostri amici stiano tutti bene, come hai detto tu> Mi rispose lui.
<Figlio maschio o femmina?> Gli chiesi curiosa.
<Maschio. Sono un padre troppo geloso per avere una figlia femmina> Mi rispose lui ridendo. Io risi insieme a lui.
<Stiamo entrando!> Sentimmo la voce di Thomas. Velocemente ci alzammo in piedi e ci rivestimmo.
<E' imbarazzante> Sussurrai a Newt.
<Già> Mi rispose lui ridendo. Thomas restò fermo a fissarci per qualche secondo.
<Che schifo> Sussurrò poi lui. Io risi e immediatamente mi fiondai da Brenda, e le raccontai tutto, anche della chiacchierata after-sex.
<Domani è il grande giorno> Disse Frypan felice.
<Già> Risposi io.
<Poi cosa faremo?> Chiese Aris.
<Torneremo dal Braccio Destro> Risposi io. Finalmente stava per finire tutto, avremmo finalmente potuto vivere in pace.
<Quindi abbiamo scelto chi andrà al finto appuntamento con Ava e Jason?> Chiesi io.
<Si, e tu puoi scordartelo. Andremmo io Minho e Thomas> Mi rispose Newt.
<Vi odio> Dissi scherzando. Trascorremmo il resto della giornata a ridere e scherzare insieme.
<Notte ragazzi> Ci salutò Thomas.
<Notte> Rispondemmo tutti. Prima di andare nella camera dove dormivamo io e Newt, notai che Thomas invece di entrare nella sua camera andò in quella di Brenda. Accennai un sorriso malizioso, poi andai da Newt.
<Ultima notte qui> Gli dissi felice.
<Già> Mi rispose lui accennando un sorriso.
<Sembra passato un secolo da quando eravamo nella Radura> Mi disse lui intrecciando le nostre dita.
<Ne abbiamo passate tante> Risposi sospirando.
<Dai, vieni qui> Mi disse lui facendomi stendere su di lui.
<Domani dobbiamo essere carichi> Disse poi prima di iniziare ad accarezzarmi i capelli. In un batter d'occhio ci addormentammo entrambi, nella serenità e la spensieratezza di chi non ha la più pallida idea di ciò che accadrà il giorno dopo.
Stranamente la mattina dopo mi svegliai prima di tutti, preparai lo zaino ai tre che dovevano andare all'incontro con Ava e Jason, poi li svegliai.
<Sei pronto?> Chiesi a Newt.
<Prontissimo> Mi rispose lui.
<Ragazzi, prendete questi> Disse Jorge ai tre, cedendo loro tre fucili.
<Nel caso le pistole non dovessero bastare> Aggiunse lui.
<Fase cinque, l'ultima> Sospirò Brenda.
<Tu stai zitta, che hai saltato le prime tre> La presi in giro ridendo, lei su unì alla mia risata.
<Noi andiamo, ci vediamo dopo?> Disse Thomas.
<Si, a dopo> Dissi io salutando con un bacio sulla guancia i due mori, poi mi avvicinai al biondo.
<Fa attenzione, e se è necessario spara a vista, okay?> Gli chiesi preoccupata.
<Sta tranquilla, andrà tutto bene> Mi rassicurò lui, mentre una lacrima mi rigava il viso.
<Hey, ricordi?> Mi chiese lui portando due dita sotto il mio mento.
<Le guerriere non piangono> Mi ricordò lui. Io annuii prima di asciugarmi la lacrima col dorso della mano.
<Ti amo, Newt> Gli dissi con il cuore che batteva all'impazzata.
<Ti amo, Meg> Rispose lui, mentre usciva dalla casa con mio fratello e Minho.
<Andrà bene> Mi disse Brenda prima di abbracciarmi.
<Okay, niente sentimenti. Mancano tre ore e dodici minuti> Dissi io prendendo il computer e aprendo la schermata delle videocamere.
<Tutto vuoto> Confermai a Jorge, che stava sistemando tutti i pulsanti delle bombe.
<Allontanatevi> Disse poi Jorge, riferendosi ai pulsanti. Tutti facemmo un paio di passi indietro. Trascorremmo le seguenti due ore ad assicurarci che non ci fosse nessuno nell'edificio, quindici minuti dopo, vedemmo Newt, Thomas e Minho arrivare al punto d'incontro con Ava e Jason, sì, avevamo messo delle telecamere anche lì. Sembrava tutto perfetto, tutto andava come avevamo programmato.
<Mancano dieci minuti> Mi informò Brenda. Controllai le telecamere, e notai che anche Ava e Jason erano arrivati al punto d'incontro, ora stava ai tre ragazzi intrattenerli.
<Meg, sposta la visuale. Non possiamo perdere tempo, dobbiamo controllare se c'è qualcuno nell'edificio, loro se la caveranno> Mi rassicurò Brenda. Tirai un sospiro di sollievo, mi sentivo più sicura. Spostai la visuale e controllai ogni singolo centimetro dell'edificio.
<Manca un minuto> Disse Jorge.
<Siete tutti pronti?> Chiese Frypan, avvicinandosi ai pulsanti delle bombe.
<Si> Rispondemmo tutti in coro. Diedi un'ultima occhiata alla telecamera su Thomas, Newt e Minho. La discussione tra loro e Ava e Jason si animava sempre di più, sentivo che stavano per arrivare alle armi.
<Dieci secondi> Disse Jorge ansioso. Fece il conto alla rovescia.
<Nove> Disse sempre più ansioso.
<Otto> Continuò.
<Sette, sei, cinque> Mentre Jorge contava, spostai un secondo lo sguardo su Newt, Thomas e Minho. Erano arrivati alle armi. I tre ragazzi puntavano le pistole su Ava e Jason. Mentre Jason puntava la sua su Newt.
<Newt..> Sussurrai preoccupata.
<Megan, non distrarti. Mancano tre secondi> Mi rimproverò Jorge. Cercai di mettere da parte la mia ansia e concentrarmi sui pulsanti.
<Ora!> Urlò Jorge, e tutti prememmo ogni pulsante, facendo scoppiare ogni rispettiva bomba. Spostai velocemente la mia attenzione sulla schermata del computer, ma non c'era più nessuno, ne Ava e Jason ne i tre ragazzi.
<Staranno tornando> Mi rassicurò Brenda. Io annuii, cercando di preoccuparmi il meno possibile. Trascorsi le seguenti due ore a camminare avanti e dietro per la casa, elencando le possibilità che avevano di scappare.
<Sono arrivati> Mi avvisò Brenda. Thomas e Minho si piazzarono avanti a me, entrambi con le mani sporche di sangue.
<Dov'è Newt?!> Chiesi ai due che non risposero. Rimasero fermi a fissarmi.
<Dove cazzo è Newt?!> Chiesi di nuovo, usando un tono di voce più alto.
<E' in auto. Jason l'ha colpito> Sussurrò Thomas tra le lacrime. Il mondo mi cadde addosso, il respiro diventò sempre più pesante e le gambe tremavano. Il cuore batteva all'impazzata, incredula mi accasciai per terra, piegandomi sulle ginocchia. Presi la testa tra le mani, non potevo crederci, non poteva essere vero. Immediatamente mi alzai e uscii dalla casa, entrai nella macchina e lo vidi.
<Newt ti prego svegliati> Urlavo, mentre con una mano cercavo di tappare il buco che aveva in petto, causato dal proiettile. Lui era immobile, non dava segni di vita, ma improvvisamente lo sentì tossire e sputare sangue. Lui lentamente aprì gli occhi.
<Newt!> Urlai tra le lacrime.
<Ascoltami bene> Sussurrò lui con voce strozzata.
<Voglio che tu vada avanti, si felice, ricordati che sarò sempre con te> Continuava a sussurrare, aprendo leggermente gli occhi.
<Mi avevi promesso che non mi avresti abbandonata> Continuavo ad urlare, con la voce impastata dalle lacrime.
<Scusami piccola. Ti amo> Mi disse lui prima di chiudere gli occhi.
<NO! NEWT TI PREGO> Urlai mentre mi accasciavo sul suo petto, che ormai aveva cessato di muoversi. L'avevo perso, avevo perso l'amore della mia vita. Vedevo tutto appannato, non riuscivo a reggermi in piedi. Thomas mi tirò fuori dall'auto, la testa mi girava sempre di più. Mi avevano fatta stendere, ed erano tutti intorno a me, tutti tranne lui, lui che era l'unico che avrei voluto al mio fianco in quel momento. Oltre alla testa improvvisamente mi iniziò a girare anche lo stomaco. Mi girai di lato e vomitai, poi tornai stesa. Non avevo più niente per cui lottare, il mio sogno era avere una famiglia con Newt, e questo sogno rimarrà per sempre tale, perché tutte le gioie del mondo, tutta la felicità e la serenità del mondo non mi riporteranno lui. I suoi baci, i suoi abbracci, le sue carezza e i suoi semplici tocchi, erano ormai inesistenti.

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi, volevo ringraziarvi per essere arrivati a questo punto della storia. Ormai non mancano molti capitoli alla fine. Vi invito a votare la storia, visto che ci ho impiegato molto impegno e tempo per cercare di renderla migliore possibile.

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