Capitolo 8

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<Andiamo, Meg. Ammettilo!> Mi disse Teresa piangendo
<Cosa dovrei ammettere? Sentiamo> Le risposi confusa.
<Sei stata tu, siete stati tu e Thomas!> Mi disse lei furiosa
Mi svegliai di colpo. Ero confusa. Ormai era chiaro che quelli non erano sogni, ma ricordi. Misi i piedi per terra e uscì dalla capanna.
<Giorno, Minho> Lo salutai sorridendogli.
<Buongiorno Meg> Mi salutò lui abbracciandomi.
<Va tutto bene?> Mi chiese lui notando la mia faccia.
<Si, tutto bene> Gli risposi. Minho era il mio migliore amico, e mi fidavo ciecamente di lui, ma queste erano cose di cui preferivo parlare con mio fratello. Mi allontanai e feci un giro della Radura, cercando Thomas. Non lo trovai, ma al suo posto trovai qualcun altro.
<Meg, tutto okay?> Mi chiese Newt.
<Si, devo parlare urgentemente con Thomas. Sai dirmi dove posso trovarlo?> Gli chiesi guardandomi intorno. Lui bloccò il mio viso con entrambe le mani e mi guardò negli occhi.
<Perché sei così fredda?> Mi chiese lui.
<Non sono fredda, sono come sempre. Sai dirmi dove posso trovare trovare Thomas?> Dissi riponendo la domanda.
<E' in quella capanna, con Teresa> Mi rispose Newt. "Grandioso" pensai ironica. Mi avvicinai alla capanna, e coprendomi gli occhi, per evitare di vedere qualche scena disgustosa, entrai.
<Thomas?> Chiesi allungando una mano in avanti, per non scontrarmi contro qualcosa.
<Non stiamo facendo nulla, Meg> Mi disse Thomas ridendo. Sollevata tolsi la mano dagli occhi.
<Devo parlarti Tommy> Gli dissi guardandolo seriamente.
<Si, ci vediamo avanti all'orto tra dieci minuti, okay?> Mi chiese lui indicando la mia maglia. Indossavo ancora la maglia di Newt, ormai la utilizzavo come pigiama. Entrai nella mia capanna e indossai una maglia e un pantalone, dopo aver mangiato una mela, mi diressi verso l'orto.
<Meg, posso parlarti?> Mi chiese Newt mentre io gli passai accanto.
<Sono occupata, mi dispiace> Gli risposi continuando a camminare verso l'orto.
<Hey, buongiorno> Mi salutò Thomas.
<Buongiorno> Lo salutai a mia volta, stampandogli un bacio sulla guancia.
<Cosa volevi dirmi?> Mi chiese lui sedendosi su un tronco.
<Oggi ho fatto un sogno strano, più del solito> Gli dissi preoccupata, sedendomi anch'io sul tronco. Gli raccontai il sogno, nei minimi dettagli.
<Quindi pensi che non dovremmo fidarci?> Mi chiese Thomas guardandomi confuso.
<Non ho detto questo, ma non ho neanche detto di fidarci. Per ora restiamo neutrali> Gli dissi portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<Va bene> Mi rispose lui, fissando il terreno.
<Che facevate tu e Teresa lì dentro?> Chiesi poi a Thomas indicando la capanna dove prima era con Teresa.
<Parlavamo> Mi rispose lui freddo.
<Okay> Gli risposi io alzandomi e andando verso Winston.
<Buongiorno, Meg. Come va?> Mi chiese lui avvicinandosi a me.
<Diciamo bene, tu?> Gli chiesi.
<Bene. Che succede?> Mi chiese lui curioso mentre spostava dei sacchi di fertilizzante.
<Nulla, ho aperto gli occhi. Io e Newt non stiamo insieme. Devo farmi passare questa specie di cotta che ho> Gli dissi persa nei miei pensieri. Mi mancavano i baci di Newt, le sue carezze, le sue parole, tutto. La cosa che faceva più male non era stargli lontana, ma vedere che lui non mi cercava.
<Ora vado, devo-> Io non riuscì a concludere la frase perchè qualcuno mi interruppe.
<Hey, dolcezza> Mi salutò Gally. Alle sue parole rabbrividì.
<Gally, va' via> Gli disse Winston, ma lui non mosse un muscolo. Cominciò ad avvicinarsi a me, più volte Winston aveva provato a fermarlo, ma Gally aveva circa il triplo della sua forza. Poggiò le mani sui miei glutei, ed iniziò a baciarmi. Era la sensazione più brutta al mondo, sentirsi impotenti sul proprio corpo.
<Credevo di essere stato chiaro> Disse la voce che riconoscerei tra mille.
<Non devi guardarla neanche da lontano> Disse Newt a Gally, spingendolo a terra. Gli diede un pugno, poi un altro e ancora un altro. C'era sangue ovunque, misto tra il volto di Gally e la mano di Newt. Improvvisamente Gally prese il controllo della situazione, e si invertirono: Newt era per terra mentre Gally era sopra di lui mentre continuava a dargli pugni. Mi misi tra i due, urlando ripetutamente di smetterla, poi finalmente Gally si fermò.
<Newt, quando smetterai di fare l'eroe e ti renderai conto che ti sei scopato una puttana?!> Urlò Gally. A quelle parole il mio cuore perse un battito, iniziai a sentire gli occhi riempirsi di lacrime, il cuore accelerare e la testa girare. Iniziai a correre, andai nel bosco, e come la sera prima mi sedetti a terra, appoggiata ad un albero, ma con il viso pieno di lacrime.
Sentì lo scricchiolio delle foglie, e immediatamente mi asciugai le lacrime.
<Hey, stai bene?> Mi chiese Newt avvicinandosi a me.
<Si, tranquillo> Gli risposi io tirando su col naso.
<Vieni qui> Disse lui prima di farmi alzare in piedi, e farmi avvicinare a lui.
<Non ascoltarlo, probabilmente non conosce neanche il significato di quella parola. Tu sei perfetta, credimi> Mi disse prendendomi per mano. Non ascoltai le sue parole, ero troppo impegnata ad osservare le ferite sul suo volto.
<Vieni con me. Queste devono essere disinfettate> Dissi a Newt, prendendo il suo braccio e trascinandolo alla capanna dei Medicali. Lo feci sedere, poi presi del cotone e lo bagnai col disinfettante. Lo poggiai lentamente sui tagli che aveva sul volto. Ogni volta che lo sentivo ansimare, allontanavo immediatamente il pezzo di cotone dal suo volto.
Avevo ormai medicato tutte le sue ferite, tranne una, un taglio che aveva sul labbro.
<Brucerà> Gli dissi inzuppando un altro pezzo di cotone nel disinfettante.
<Come gli altri> Sbuffò lui.
<Fidati, questo farà più male> Replicai.
<Mai quanto vederti allontanarti da me> Mi rispose lui. A quelle parole rimasi immobile.
<Che intendi?> Gli chiesi confusa.
<Intendo che ti comporti come se tra di noi non ci fosse nulla> Mi disse lui guardandomi negli occhi. "Ora è colpa mia?" pensai tra me e me.
<Newt, noi non stavamo insieme, ci stavamo solo divertendo un po'. Ma non possiamo continuare a farlo, ti rendi conto che questa è una guerra?!> Gli chiesi sicura, avevo messo i piedi per terra.
<Una guerra contro chi?> Mi chiese lui confuso.
<Contro i Creatori, Newt. Hanno dichiarato guerra nel momento stesso in cui ci hanno messi qui dentro> Gli dissi sconvolta.
<Hai ragione, basta fare i ragazzini. Dobbiamo combattere> Disse lui uscendo dalla capanna. Confusa lo seguì, e lo vidi salire in piedi su un pezzo di tronco, per richiamare l'attenzione di tutti.
<Ragazzi> Iniziò a parlare lui.
<Voglio che entro domani sera siate tutti pronti per quando usciremo da qui, dopodomani. O almeno, quelli che hanno intenzione di venire con noi> Concluse poi lui. Accennai un sorriso, era bello quando prendeva il controllo della situazione. Scese dal tronco e si avvicinò a me.
<Medicami questa ferita, ti prego fai in fretta> Mi disse asciugandosi con la manica della maglia una gocciolina di sangue che gli usciva dal labbro.
<Non sono la tua schiava, usa il tono giusto> Gli dissi accennando un sorriso falso.
<Per favore, Meg, potresti, se la cosa non ti reca disturbo, medicarmi la ferita?> Mi chiese lui ironico.
<Non ti sopporto> Gli dissi prima di farlo nuovamente sedere. Presi il cotone già bagnato dal disinfettante e lo portai sul suo labbro.
<Ahia!> Quasi urlò lui, allontanandosi dal pezzo di cotone.
<Ti avevo avvisato> Gli risposi io fiera. Dopo avergli medicato anche quell'ultima ferita, ognuno andò nella rispettiva capanna. Entrai nella mia, indossai la maglia di Newt, e mi stesi sull'amaca.
<Megan, devo parlarti> Mi disse Thomas entrando nella capanna.
<Starei cercando di dormire> Gli risposi senza aprire gli occhi.
<Riguarda Teresa> Mi disse lui avvicinandosi a me. Avevo gli occhi chiusi ma sentivo la sua presenza.
<Okay, dimmi> Gli risposi mettendomi seduta.
<Ricordo tutto, di lei e di noi> Mi disse tenendosi la testa con le mani. Feci un cenno col capo, per incitarlo a parlare.
<Tu, Teresa ed io facevamo parte della W.C.K.D., quando io e te ci rendemmo conto che la W.C.K.D. stava portando la morte di moltissime persone, abbiamo deciso di schierarci dalla parte del Braccio Destro, e dare loro tutte le informazioni che avevamo e le coordinate di tutte le sedi della W.C.K.D., Teresa però continuava a ripeterci che era l'unico modo per trovare la cura. A quel punto tra te e Teresa è stata guerra fredda, io restavo neutrale per cercare di far calmare le acque, ma era impossibile> Mentre sentivo quelle parole, lentamente tutti quei ricordi mi tornarono in mente, tutti i litigi con Teresa, le battaglie perse per cercare di farle comprendere ciò che la W.C.K.D. stava facendo, ma era troppo tardi, le avevano già fatto il lavaggio del cervello.
<Ricordo tutto> Sussurrai a Thomas.
<Ne ho parlato con lei e-> Guardai Thomas sconvolta prima di interromperlo.
<TU COSA?!> Gli chiesi quasi urlando.
<Meg, ho dovuto. Dovevo avere la certezza che lei non fosse stata mandata qui solo per controllarci meglio> Mi disse lui mettendo una mano sulla mia.
<Anche lei ricorda tutto?> Gli chiesi.
<Si, dopo che le ho raccontato tutto le sono tornati quei ricordi, come a te> Mi disse. Sospirai e poi mi stesi sull'amaca.
<Per oggi è abbastanza, meglio andare a dormire> Gli dissi abbastanza confusa.
<Hey! Mi stai cacciando?> Mi chiese lui ridendo.
<Può darsi> Gli risposi ridendo, prima di chiudere gli occhi e sentire i passi di Thomas allontanarsi sempre di più.
<Hey, buongiorno> Sentì una voce svegliarmi.
<Che ci fai qui, Newt?> Gli chiesi sbadigliando.
<Beh, questa situazione mi ha stancato> Mi disse lui togliendosi la maglia.
<Frena, frena. Di che stai parlando?> Gli chiesi confusa.
<Prima mi eviti, poi quello strano discorso sul non fare i ragazzini. Meg, io ti voglio, e so che la cosa è reciproca> Mi disse lui. Ero decisamente sconvolta. Lui si avvicinò a me, intento a baciarmi.
<No, Newt, ti sbagli. La cosa non è reciproca> Gli dissi allontanandomi. Naturalmente stavo mentendo, ma in quel momento dovevo dimostrargli che non poteva avermi così facilmente.
<Andiamo, Meg! Sai anche tu che è così> Mi disse lui allargando le braccia.
<Vestiti> Gli dissi lanciandogli la maglietta addosso.
<E no, non è reciproca> Gli dissi sicura. Lui si infilò la maglia, poi si avvicinò al mio orecchio.
<Sarai mia> Sussurrò prima di uscire dalla capanna. Sospirai e mi sedetti sull'amaca. Mi diedi qualche minuto per metabolizzare, e dopo essermi cambiata, uscii dalla capanna e mi diressi verso la capanna dei Medicali.
<Buongiorno ragazzi> Li salutai.
<Buongiorno Meg> Mi risposero loro in coro.
<Meg?> Chiese Minho entrando nella capanna.
<Hey Minho, dimmi> Gli dissi io avvicinandomi a lui.
<Stasera ci sarà una super festa, in onore di tutti quelli che domani, come noi, proveranno ad uscire dal Labirinto> Mi disse lui.
<Okay, ci sarò> Gli risposi io semplicemente.
<Già, ma non è ancora arrivata la parte migliore.> Mi disse Minho. Fece una piccola pausa e poi riprese a parlare.
<Pare che Gally sia riuscito a creare una sorta di miscela alcolica. L'ha testata su Winston quindi se lo trovi in giro ubriaco è per questo> Mi disse lui ridendo. Alcool, finalmente. Ero stanca di tutta quella serietà.
Trascorsi la giornata ad aiutare i Medicali, poi feci i miei soliti appelli per controllare che tutti mangiassero e che fossero in piena salute.
<Pronta per la festa?> Mi chiese Thomas avvicinandosi insieme a Minho e Newt.
<Prontissima> Risposi ai tre.
<Non ti ubriacare, ti raccomando> Mi disse Minho.
<Tranquillo, sono sicura di reggere perfettamente l'Alcool.> Dissi a Minho. Dopo circa un'ora, la festa era già cominciata, sempre la stessa storia: il falò, Gally che si batte con i ragazzini e tutti gli altri in cerchio. Circa un'ora dopo l'inizio della festa ero già brilla.
<Che ne dite di giocare al gioco della bottiglia?> Chiese Jeff.
<Si, però in modo diverso. La persona su cui si ferma la bottiglia deve bere due sorsi di quella roba> Aggiunse Minho. Tutti accettammo e iniziammo il gioco. La bottiglia si fermò prima su Minho, poi su di me, poi su Thomas, su Teresa e per finire di nuovo su di me. La differenza era però che Minho, Thomas e molti altri, erano ancora completamente sobri, mentre io ero ubriaca fradicia.
<Obbligo o Verità?> Chiese Gally. Tutti rispondemmo di si.

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