Capitolo 5- Il sogno

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Sento bussare alla porta della mia stanza.

«08! 08! È il momento di parlare con il sindaco!»

Oddio mi sono addormentato...

«08! Cosa diamine stai facendo? Il sindaco ti aspetta per raccontarti la verità! Vuoi o no diventare il suo collaboratore?»

«Si arrivo! Arrivo!»

Alla svelta esco dalla stanza.

Come ho fatto ad addormentarmi? Speriamo solo che non mi stessero chiamando da molto.

«Eccoti finalmente, sono 15 minuti che bussiamo alla porta»

«Scusatemi mi ero sdraiato a letto e mi sono addormentato senza accorgermene e poi ho fatto un sogno stranissimo, mi sembrava così reale però. Il sindaco mi raccontava di come ha creato Opico e alla fine accettava di farmi diventare il suo collaboratore... Ma la cosa più bella è che io avevo trovato la mia metà, si chiamava 06!»

«Non mi interessa del tuo sogno! Se il sindaco si sarà innervosito te la vedrai con me!»

«Ok, ok... calmo pec60»

Camminiamo, camminiamo e alla fine ci ritroviamo in piazza. È il momento!

«Buonasera sindaco! Eccomi qua, sono pronto a sentire la verità»

«08, bentrovato! Vedo che sei impaziente... bene iniziamo»

«Opico, Opico...tutto è iniziato 25 anni fa. Prima come avrai intuito avevo una bella casa a Los Angeles, vivevo lì, ma poi sai mi sono reso conto che in quel posto c'è tanta sofferenza. Cammini per le strade e vedi molta gente povera, senza un pico in tasca. Così ho deciso di creare un posto in cui tutti potessero mirare a vivere una vita dignitosa. Per questo alla nascita tutti ricevono una somma di denaro»

Non corrisponde proprio al mio strano sogno...

Ascolto ma in realtà sto aspettando che si arrivi al tema "08 collaboratore"

«Quindi beh 08 io ci ho salvati da quella sofferenza! Però questo deve rimanere un segreto perché, vedi 08, sapere che c'è un altro mondo farebbe dubitare i cittadini di Opico della mia sincerità nei loro confronti mentre il mio intento è solo quello di proteggervi»

«La ringrazio sindaco, capisco perfettamente»

«Arriviamo al punto, che dici 08?»

«Si signor sindaco, mi piacerebbe»

«Bene, so che ci tieni a diventare mio collaboratore e io voglio darti un'opportunità perché mi ispiri fiducia»

«Sii! Grazie signor sindaco! Non se ne pentirà»

«Però sei in prova! Ti terremo d'occhio per un primo momento, mi fido di te, te l'ho già detto ma questa è la prassi per i collaboratori. Ti basterà comportarti come sempre e tenere questo segreto»

«Certo signor sindaco. Va benissimo»

«Se al termine di questo periodo di prova ti sarai comportato adeguatamente potrai usare un'ipecno e andare su e giù per i mondi qualche volta! Inoltre ho saputo che sei interessato alle case, fai il tuo dovere e potresti anche ottenerne una»

Credo di avere il potere di predire il futuro, mi fa paura...

«Ma sindaco io non ho la somma necessaria, guadagno bene si ma non così tanto»

«Tu impegnati intanto! Il tuo sindaco potrebbe anche pensare di ricompensarti per la tua buona condotta!»

«Ohh grazie sindaco! Lei è una persona fantastica»

«Siamo d'accordo allora. Ci risentiamo quanto ne avrò bisogno. Puoi andare»

«A presto sindaco!»

È andata meglio di quanto pensassi! Forse riuscirò ad ottenere anche la casa che volevo.

Otterrò anche la possibilità di andare nell'altro mondo come avevo sognato.

Adesso l'unica cosa che manca è trovare la mia metà, come nel mio sogno!

Ma per quella forse dovrò aspettare, intanto vado in sala comune, è ora di cena.

Come al solito si siede vicino a me 03, speriamo non inizi a raccontarmi tutta la sua giornata, non riuscirei a reggerla.

«08 eccoti! Non immagini cosa ho fatto oggi...»

No.No. Pensa alla casa, pensa a Los Angeles.

Finita la cena torno nella mia stanza, sono così felice, finalmente la mia vita non sarà più noiosa.

Buonanotte Opico, a domani!




Un mese dopo...

È passato un mese da quando ho avuto quel bel discorsetto con il sindaco. Da allora ho tenuto il segreto con tutti. Ogni tanto il sindaco mi chiamava per fare piccole commissioni per lui. Ancora però non ho avuto il permesso di andare nell'altro mondo, e non potrò finchè sarò in prova. Ma la bella notizia è che oggi forse finirà e sarò a tutti gli effetti un suo colloratore. Mi ha chiesto di incontrarlo alle 10:00, sono ancora le 9:00 quindi prima andrò in sala comune a fare colazione.

Scendo le scale blu, oggi sembrano più belle o forse sono io.

Mi siedo nell'unico tavolo "libero", c'è una ragazza ma è da sola così appoggio la mia colazione nell'altro angolo del tavolo.

Sembra riservata, così la saluto con un semplice "ciao".

«Ciao...»

«Non ti ho mai vista in giro, sei nuova?»

«Già, sono arrivata ieri, sono 06, piacere!»

Cosa? 06? 06 del mio sogno? Non posso crederci...

E se fosse proprio lei la mia anima gemella, se il mio sogno volesse avvertirmi che presto l'avrei incontrata?

«Io sono 08, piacere mio!»

«Beh come ti trovi qui? Hai già fatto un giro?»

«In realtà no, ieri pec32 mi ha spiegato quali sono i miei doveri, mostrato la stanza comune, la piazza e la mia stanza»

«Si pec32 non è proprio la migliore guida che tu possa trovare qui... Adesso devo proprio andare, devo andare a parlare con il nostro sindaco ma se ti va dopo ti mostro i posti più belli di Opico!»

«Magari, grazie 08! Allora ci rivediamo qui»

«Si! Sala comune alle 11!»

Corro dal sindaco, mancano meno di 5 minuti alle 10.

«Eccomi signor sindaco!»

«Ciao 08! Ebbene, è passato un mese e tu hai mostrato di essere un cittadino affidabile. Sono felice di dirti che da oggi sei ufficialmente un mio collaboratore!»

Imagination of an Opic adventureWhere stories live. Discover now