𝑺𝒑𝒊𝒂𝒈𝒈𝒊𝒂, 𝒍𝒊𝒃𝒓𝒊 𝒆 𝒄𝒐𝒄𝒄𝒐𝒍𝒆 [𝒑𝒋] {𝒔𝒉𝒊𝒑} 🥀

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Richiesta da: Melone_Solangeloso ;

Genere: fluff ;

Personaggi: Will Solace, Nico di Angelo (e chissà perché) ;

Ship: Solangelo (rigorosamente) [de Cecco- ok la smetto-]. . .

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~let's go to the story~

I ragazzi si trovavano in spiaggia, poco lontana dal Campo. Tutti stavano facebdo qualcosa (di produttivo o meno). Percy stava in mare come suo solito e cercava di convincere Annabeth, impegnata a leggere un libro complesso, a farsi un bagno. Piper e Jason stavano su un asciugamano a prendere il sole insieme, sembravano addormentati e si erano scottati perché avevano dimenticato di mettersi la crema solare. Quindi erano tipo delle aragoste, ecco. Hazel e Frank erano sotto l'ombrellone, non avevano intenzione di seguire Jason e Piper, nè Annabeth e Percy. Stavano lì all'ombra, mentre Hazel spalmava la crema protettiva sulla schiena del suo ragazzo. Quest'ultimo era rosso in volto e leggermente imbarazzato, ma non fatene parola con cui.

I protagonisti della nostra storia invece erano divisi. Il nostro caro Nico Di Angelo era nella sua cabina, sul letto, senza la minima intenzione di uscire e seguire gli altri. Il figlio di Apollo, invece, si divertiva con i suoi fratelli. Non si era accorto che il minore non c'era.

Questa dimenticanza durò poco infatti dopo qualche minuto passato a giocare a racchette con sua sorella, Eli. Fermò la partita e mandò la ragazza a giocare con Kayla, che stava guardando la sua fidanzata nuotare. Ma questa è un'altra storia.

Il biondo si mise delle infradito blu cielo con il sole disegnato sopra e, ancora in costume, si avviò verso la cabina di Ade, dove era certo che ci sarebbe stato il suo ragazzo.

Il figlio di Apollo dedusse bene visto che sul letto nero, in disordine, c'era il suo futuro marit- ehm ehm il suo ragazzo, si ragazzo, con un libro in mano a leggere. Il maggiore si avvicinò di soppiatto al ragazzo più piccolo, ma quest'ultimo se ne accorse e disse <William, lo so che sei dietro di me> con fare ovvio, senza staccare gli occhi dal libro che stava leggendo.

<Uff, Nico! Quando mai riuscirò a spaventarti?> chiese il biondo sedendosi davanti al figlio di Ade sul letto. <Non vorresti saperlo> ridacchiò il moro in risposta, senza degnare di uno sguardo il ragazzo davanti a lui.

<Che leggi? Credevo che noi semidei avessimo difficoltà a leggere libri...> affermò piano Will. <Si Solace, tutti i semidei sono dislessici, ma questo libro è scritto in italiano. E poi ci sono parole in greco> il minore alzò le spalle, continuando a leggere, poggiando le gambe su quelle del biondo e sistemando le coperte.

<Come si chiama?> chiese il figlio di Apollo dopo qualche minuto di silenzio. <La canzone di Achille> rispose il ragazzo preso dalla lettura. Il biondo si zittì, non sapeva cosa dire o fare, il suo Nico sembrava quasi più lontano...

Una decina di minuti dopo una figlia di Poseidone di nome Veronica li chiamò per la cena. Era lei la fidanzata di Kayla, e quest'ultima le aveva chiesto di andare a vedere dove si era cacciato suo fratello. La castana, diligente e dolce come sempre, seguì le direttive della figlia di Apollo, sapendo che Will era insieme al suo fidanzato, nonché suo cugino, Nico.

<Ragazzi, venite a cenare dai> sorrise la ragazza, con il suo accento italiano, aprendo poco la porta per far vedere solo la testa. <Vero' non ho fame> le rispose Nico, ancora immerso nella lettura. <Il libro che ti abbiamo consigliato io ed Eli ti sta piacendo eh?> ridacchiò Veronica. <Si ora vai> il moro non si girò. <Nico dai non dire così, andiamo a mangiare> gli disse Will, abbassando il libro con la mano destra, abbronzata, senza dire la sua frase caratteristica.

𝗔𝗥𝗧𝗘𝗠𝗜𝗦 || 𝑂𝑛𝑒 𝑆𝒉ꪮ𝑡 𝑎 𝐶𝑎𝑠ꪮ Where stories live. Discover now