𝑻𝒓𝒂 𝒍𝒊𝒍𝒍𝒂 𝒆 𝒂𝒛𝒛𝒖𝒓𝒓𝒐 (𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒔𝒕) 🪞

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Una piccola bambina ritornò a casa piangendo, aprendo la porta, lasciata socchiusa per far entrare dell'aria in quella sera d'estate, e correndo dalla madre, che stava cucendo una piccola gonna per la figlia. Al suono della porta, dei passetti veloci e i lamenti, però, alzò lo sguardo per vedere Lucia, a quattro anni, che correva verso di lei, le lacrime agli occhi e zoppicando leggermente. Aveva un ginocchio sbucciato e stava uscendo un poco di sangue dalla ferita.

La genitrice, preoccupata, poggiò la stoffa turchese sul tavolo e si alzò dalla sedia, raggiungendo la figlia. Quest'ultima cadde dolcemente a terra continuando a piangere aspettando la madre, che non si fece attendere. <Cosa è successo tesoro?> le chiese dolcemente la madre, di nome Angelica, mentre prendeva del disinfettante e del cotone per disinfettare la ferita.

La castana tirò su col naso cercando un fazzoletto nelle vicinanze. <Stavo giocando nel parco quando un bambino mi si è avvicinato e mi ha spinto facendomi sbattere il ginocchio su un sasso> disse tra i singhiozzi con la sua voce da bambina. I capelli erano leggermente scompigliati, per quanto il parco potesse essere vicino, dovette fare una corsa per raggiungere in fretta la madre e con gli occhi pieni di lacrime cadde due o tre volte, sbattendo di nuovo il ginocchio contro la strada e creando un piccolo taglio.

La madre la guardò dolcemente e si sedette davanti a Lucia bagnando il cotone con il disinfettante <Tesoro, conoscevi quel bambino o è comparso senza preavviso?> chiese, accarezzando la testa di sua figlia e prendendo un fazzoletto dalla cucina in modo che potesse soffiarsi il naso e parlare meglio. <Non lo conoscevo, è arrivato all'improvviso facendomi alzare dall'altalena> rispose la piccola prendendo il fazzoletto che le porgeva la madre e soffiandosi il naso.

Angelica la guardò paziente. <Voleva salire sull'altalena?> continuò cominciando a tamponare leggermente il cotone sulla ferita, facendo gemere di dolore Lucia che cercava di allontanare la sua mano. <Si, ma c'ero già io! Era appena arrivato!> la bambina gonfiò leggermente le guance, con le lacrime agli occhi per il leggero dolore del disinfettante sul ginocchio sinistro.

La madre sorrise dolcemente <C'eri da molto tempo?> domandò poi continuando a disinfettare. <No... Ero andata via dallo scivolo dopo che Anna e Martina sono scese dall'altalena, per andarci> affermò in risposta stringendo le mani in un pugno. Sapeva che la madre doveva disinfettare, ma faceva comunque male.

<oh amore, mi dispiace ma dobbiamo disinfettare, lo sai> disse paziente Angelica sorridendole e finendo di disinfettare. <Aspetta un attimo qui, prendo un cerotto> sorrise poi alzandosi e andando a prendere quei cerotti con le faccine disegnate sopra su sfondo lilla, che alla piccola piacevano tanto.

La bambina, infatti, sorrise alla vista di quei magnifici cerotti e si disse che aveva fatto proprio una bella scelta. <Ecco fatto> disse infine la sarda, posizionando io cerotto sopra la ferita. Lucia guardò la madre in modo dolce. Angelica sapeva cosa voleva la bambina e si disse che almeno i capelli sarebbero stati più in ordine di quello che erano in quel momento. Così prese la spazzola azzurrina dal bagno e si mise a pettinare i capelli della sua piccola, cercando di non farle troppo male.

La castana aspettava paziente che la madre finisse di farle l'acconciatura desiderata, ovvero una treccia, che le faceva di solito per andare a dormire o quando dovevano andare al mare e i capelli della bambina erano troppo lunghi. La sarda finì la treccia in un lampo, abituata oramai, e usò l'elastico lilla, quello che Lucia voleva usasse quando erano a casa.

Messo l'elastico la donna esclamò <Finito!> sorridendo dolcemente alla vista di sua figlia che guardava la lunga treccia sorridendo e, dopo essersi alzata, fare delle giravolte nel suo abito giallo <Mamma mamma, guardiamo un film?> chiese Lucia tirando leggermente il braccio della madre e cercando di portarla sul divano. Angelica sorrise e si lasciò trascinare sedendosi vicino alla bambina che era tutta concentrata a scegliere un DVD.

La donna prese il telefono e compose un numero, per poi parlare per pochi minuti e riattaccare, poggiando il cellulare sul tavolino davanti al divano e guardando Lucia mettendo un DVD nel apposito posto. <Chi stavi chiamando ma'?> chiese la bambina innocentemente con la lingua di fuori impegnata ad accendere tutto ciò utile alla visione del film scelto. <La pizzeria. Due belle pizze stanno arrivando> sorrise dolcemente, continuando a guardare la figlia, non era il massimo in quel tipo di situazioni, quindi non la aiutava, non che la castana ne avesse bisogno, sapeva esattamente cosa fare. <Ma mamma oggi non è sabato> affermò la piccola, convinta che la madre si fosse sbagliata sul giorno della settimana. Infatti era un mercoledì di fine luglio.

Angelica, però, sorrise paziente. <Lo so tesoro, ma mi sono detta perché no? Dai vieni a sederti> disse semplicemente la donna, battendo una mano sul posto di fianco a lei. La bambina in risposta alzò le spalle e si lanciò sul divano abbracciando la madre.

Sapete come finì la serata? Lucia, poco dopo aver mangiato la sua pizza, si sdraiò sul divano e si addormentò. La madre la coprì con una coperta nelle vicinanze e le diede un bacio sulla fronte. <Buonanotte piccola mia> sussurrò infine andando a letto e spegnendo la luce del soggiorno. Lucia stava sorridendo.

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883 parole

Per il contest di: Sam_write_stories

Wow, mi è piaciuto scriverla e ne sono soddisfatta, spero piaccia anche a voi!^^

Ora me ne vo' :>

A'♡

𝗔𝗥𝗧𝗘𝗠𝗜𝗦 || 𝑂𝑛𝑒 𝑆𝒉ꪮ𝑡 𝑎 𝐶𝑎𝑠ꪮ Where stories live. Discover now