𝑼𝒏 𝒗𝒊𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂𝒓𝒆 (𝒑𝒋) [𝒔𝒉𝒊𝒑] 🥀

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Richiesta da: Z0E-1S-L1F3 ;

Genere: a caso/fluff ;

Personaggi: Will Solace, Nico Di Angelo ;

Ship: Solangelo. . .

~Let's go to the story~

✧༺♥༻✧

Come ha fatto a convincere Nico ad andare in Italia?
Che cosa è successo per fargli cambiare idea?
Qualche divinità è andata in soccorso di Will?

Ok, probabilmente non gli darà mai una spiegazione, anche se glielo chiederà mai.

Erano partiti per Venezia, dopo essere riusciti a convincere il corvino. (Con un piccolo aiuto dalla migliore amica del biondo, Annabeth).

Gia, Venezia.

La città di Nico.

Quella che non vede da ottant'anni e passa.

Il figlio di Ade, al momento, è addormentato sulla sua spalla.
Lo trovò carino, quasi adorabile.
Sembrava così innocente, come se tutto non fosse successo.

Ma se non fosse successo tutto ciò che hanno passato, probabilmente non sarebbero lì.
Insieme.

Magari non si sarebbero mai incontrati.
No, Will, non pensare alle cose tristi in quel momento, goditelo finché puoi.

Il 'piccolino' (se così si può definire un ragazzo che in realtà dovrebbe avere più di ottant'anni) si mosse leggermente accanto al figlio di Apollo, solleticandogli la guancia e l'orecchio con i neri capelli sempre in disordine.

William sorrise dolcemente, dandogli un bacio sulla testa, non pensando che si sarebbe svegliato.
Insomma, quando Nico riusciva a dormire, puntualizziamolo eh, niente poteva svegliarlo.

Ma a quanto pare, la situazione in quel momento era diversa, infatti il figlio di Ade sbadigliò piano, aprendo gli occhi con calma.

"Che sfiga, santo Apollo" pensò il biondo, mentre Nico si alzava lentamente, stroppicciandosi gli occhi per riuscire a svegliarsi del tutto.

«Will?» chiese il minore, svegliandosi del tutto e guardando il suo ragazzo che pensò il corvino fosse ancora più bello.

«Will?» chiese di nuovo Nico cercando di far svegliare stavolta il figlio di Apollo da quello stato di trance. Alla fine, si svegliò.

«Eh? Oh, dimmi» sorrise, facendogli l'occhiolino leggermente. Il figlio di Ade si sbatté la mano destra sulla fronte. "Come ho fatto a fidanzarmi con questo qui" si chiese poi, anzi lo disse, perché subito dopo il maggiore gli rispose: «Perché mi ami in fondo».

L'italiano alzò gli occhi al cielo, sempre se si può dire così visto che erano ancora sull'aereo. Se ne rese conto in quel momento, vedendo il soffitto bianco panna con gli occhi.

Si spinse leggermente a destra per vedere fuori dal finestrino e sorrise. Un evento raro, infatti si stupì perfino Will.

Nico Di Angelo, un figlio di Ade che ne aveva passate veramente tante, sorrise come un bambino vedendo la sua città.

La sua città. Venezia.

Da quanto non la vedeva? Ottant'anni, forse, se non di più. Ed era cambiata tanto.

Ma era comunque bellissima.

Nico si rimise bene sul sedile blu dell'aereo.

La voce di un uomo si sentì per tutto l'aereo.

«Eccoci arrivati a Venezia, signori si prega di non slacciare le cinture di sicurezza e prepararsi all'atterraggio» disse il capitano, la sua voce contornata da un tono sorridente.

Si sentì il rumore di un suono e pian piano scendevano sulla Terra ferma.

Will si mise in bocca una cingomma, sapendo che masticare qualcosa avrebbe abbassato il fastidio alle orecchie per via della perdita di quota.

Nico, invece, si tappò le orecchie con le mani, fregandosene altamente del consiglio del suo ragazzo.

L'aereo atterrò nell'aereoporto italiano.

Il figlio di Apollo e il figlio di Ade scesero prendendo gli zaini, che avevano con sé oltre alle valigie in stiva.

Scesero dopo alcuni passeggeri, essendo nella fila a metà, e respirarono l'aria.

Erano finalmente arrivati.
E stava per cominciare una nuova avventura.
Si sperava in meglio eh.

Sorrisero, entrambi.
Nico si sentiva a casa, anche tra le braccia di Will.

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609 parole.

Ecco qua la tua richiesta!^^

In caso mi ricordi male, scusa :")

Comunque è carina dai, non una delle migliori che ho scritto, lo ammetto, ma si, ci sta lol

Spero che vi piaccia! :D

A'♡

𝗔𝗥𝗧𝗘𝗠𝗜𝗦 || 𝑂𝑛𝑒 𝑆𝒉ꪮ𝑡 𝑎 𝐶𝑎𝑠ꪮ Where stories live. Discover now