Capitolo 1

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Caldo, esami, ansia, panico, paura, sudore e tanto, tantissimo mal di testa.
Queste sono le cose di cui vorrei liberarmi e per fortuna domani mattina me ne libererò. Tranne per il caldo. Quello non andrà via essendo estate e mi accompagnerà per i prossimi tre mesi.

Non so voi, ma io odio profondamente il caldo. Tutto quel sudore e quella puzza è davvero nauseante. Prendere un pullman è come cercare il suicidio e credo che sia quello più brutto. Ci credo che molta gente perda l'appetito durante questa stagione, e non dovrei stupirmi dal momento che io faccio parte di quella categoria. Arrivato l'autunno, di solito, ho il fisico più bello e tonico di tutti, perchè non faccio fatica a mantenermi col cibo ed andare costantemente in palestra, per non parlare delle corsette mattutine che sono piacevoli da fare a differenza dell'inverno che appena metti un piede fuori, ti trasformi automaticamente in un orso polare per quanto faccia freddo.

Ma almeno, le persone si lavano e non puzzano. In estate, la gente sembra non sapere cosa sia l'acqua e il sapone o anche solo un deodorante o il profumo. Non concepisco questa cosa di dire e pensare "Tanto è estate, la doccia me la faccio solo di sera perché è come non farla". Per me non esiste questa cosa. Soprattutto in questo periodo va fatta più spesso per non puzzare troppo. La doccia al mattino cambia molto più di quello che si possa pensare.

Alla fin fine si parla sempre di igiene, perciò non dovrebbe cambiare nulla, no?

E invece si, perchè non tutti sono delle clean girl e dei clean boy. Non tutti sono come noi ossessionati per il profumo.

A riportarmi con i piedi per terra, fu mia madre che iniziò a picchiettare lo stipite della porta. In viso aveva stampato un gran sorriso ed era visibilmente ansiosa. «Sei ancora sveglio? Stai ripassando per domani?» si avvicinò sedendosi sulla scrivania su cui avevo la testa appoggiata fino a qualche secondo prima «Si, sono ancora sveglio. Non sto ripassando perchè sono stufo di farlo. Come va, va. Alla fine è solo uno stupido voto che concluderà la mia carriera scolastica al momento. Poi andrò all'università.» le sorrisi.

Sinceramente, ero davvero sfinito di tutto quello studiare, studiare e studiare ancora in maniera ossessiva, rischiando di dimenticare tutto poco dopo e andare in crisi proprio per questo. Non andrò all'università, perchè non fa per me. Ma volevo rendere fieri sia mia madre che mio padre e sapevo che fargli credere ciò era un buon modo. Alla fine troverò un lavoro e mi impegnerò al massimo, in modo che un giorno possa aprirmi qualche negozio in cui loro possano darmi una mano ed essere ugualmente fieri. Poi, chi lo sa, magari mi verrà voglia di tornare a studiare e ci andrò lo stesso all'università.

Avevo già guardato qualcosa e dato che domani concluderò gli esami al liceo delle scienze umane, pensavo di studiare psicologia o qualcosa di simile.

Già sapevo di voler lavorare per chi produce materassi e divani, anche se molti pensano che sia un lavoro del cavolo. Volevo fare il tester di essi, nonostante dovessi fare una bella relazione di tutte le pecche e di tutti i pregi che hanno. Almeno, però, non dovevo spaccarmi la schiena. Non volevo ritrovarmi all'età dei miei e pregare ogni giorno che la pensione arrivi presto, proprio perché troppo stanchi dal lavoro che tanto amano. A volte penso che siano fortunati a fare qualcosa che gli piaccia. Credo che così se ne risentano un po' di meno

«Cerca di dare il massimo tesoro, perché ti servirà il voto più alto che tu possa prendere per andare all'università che desideri con più facilità» mi accarezzò una guancia. Io annuì e continuai a sorriderle. Non dovevo e non volevo deluderla, anche se a me non fregava assolutamente nulla di quel stramaledettissimo voto.

Però a loro interessava tantissimo.

Appena uscì dalla mia stanza decisi di andare a letto e cercare di dormire il più a lungo possibile. La mattina seguente dovevo essere fresco al cento per cento. Non potevo permettermi di dormire durante il colloquio, anche se sembra impossibile che succeda.

RibelleWhere stories live. Discover now