Capitolo 2

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Il mattino seguente mi alzai presto come al solito, ma fortunatamente era per ragioni diverse.
Prima lo facevo per andare a scuola, adesso finalmente per andare in palestra ad allenarmi e magari trovare anche qualcuna con cui flirtare seriamente.

Mi ero promesso che una volta finita la scuola, avrei messo la testa a posto. Niente arroganza, niente sentirsi superiori a tutti, niente bullismo sui più piccoli e/o deboli. Niente di niente. Avrei messo tutto me stesso e avrei fatto di tutto per essere migliore e questo significava che dovevo farlo immediatamente, perché non sarebbe stato facile nemmeno con la buona volontà.

Per me era una routine.
Mi alzavo, facevo colazione, correvo a scuola e il primo ragazzino che provava solo a guardarmi, si ritrovava con la testa contro il muro e molti insulti sussurrati all'orecchio. Poi, i miei amici facevano il resto.
A ripensarci, un po' di rimorso c'è l'ho, ma è stato ugualmente divertente.
Ero il più popolare e temuto della scuola, tant'è che nemmeno i professori mi sfidavano.
Ma sia chiaro, almeno non toccavo le ragazze. So che moltissimi dei miei compari, invece, non si facevano scrupoli a fare le stesse cose alle donzelle.

Come se non aver mai fatto del male ad una ragazza, potesse risolvere quello che facevo agli altri ragazzi. Ovviamente non risolveva nulla. Ero sempre una merda.

Ma ritornando alla palestra, per colpa di cause scolastiche ci andavo sempre di sera e solo adesso posso, finalmente, spostarla di mattina e avere più tempo per i miei impegni. Non che siano tanti, dato che per ora non ho intenzione di cercare lavoro. Vorrei prima godermi l'estate, almeno fino a settembre e penso che questa cosa è condivisa da tutti i neo diplomati.
Perciò, il mio unico impegno era quello di divertirmi il più possibile.

Feci colazione con un semplicemente cappuccino e 3 biscotti al cioccolato. Questa era la colazione che mi aveva consigliato il nutrizionista. Diceva che muovendomi tanto durante il giorno e per la palestra abbondante, per la colazione potevo esagerare, mettendomi davanti delle opzioni squisite. Questa, nonostante sia estremamente semplice e soprattutto quella meno esagerata, era quella che preferivo e per cui impazzivo di più.

Mettimi davanti anche solo i biscotti al cioccolato e potrei, letteralmente, sposarti all'istante.

A malincuore, finì abbastanza in fretta di mangiare, perciò andai in camera e mi preparai tutto il necessario per fare una corsetta durante il tragitto da casa alla palestra.

Ero estremamente gasato all'idea di testare la mia nuova routine mattutina, anche se sarebbe stato per pochi mesi.

Una volta finito, mi misi a correre più veloce del dovuto essendo in ritardo, ma andava bene comunque. Più veloce ero e meglio mi allenavo nella resistenza e soprattutto col fiato. Anche se non ne ero molto sicuro, perché questa cosa me l'aveva detta il mio vecchio professore di scienze motorie e io non mi sono mai fidato dei miei docenti.

Avevano tutti la puzza sotto al naso

In ogni caso, queste sono due mie caratteristiche. La prima è che sono sempre in ritardo, per qualsiasi cosa, anche se è solo per pochi minuti. Non riesco mai a essere in anticipo o preciso, per quanto io mi impegni ad esserlo.
La seconda è che non mi fido facilmente delle persone, ma probabilmente è perché ho preso me stesso come esempio. Ma volevo seriamente cambiare e diventare una persona migliore.

Arrivato a destinazione, entrai subito andando prima in quella che io definisco "segreteria", ma che in realtà dovrebbe essere una specie di reception. Qui è tutto strano, ma mi piace.
È una palestra grandissima con numerosissimi attrezzi per qualsiasi persona. Hanno diverse zone per chiunque. C'è la zona per professionisti, per chi è alle prime armi, per chi ha problemi di peso, per chi è secco, per chi vuole allenarsi per i mondiali dei bodybuilder e tanto tanto altro e a dire il vero, non mi sono mai reso conto delle metrature gigantesche di questo posto.

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