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Milano.
18:20

Ormai l'estate era terminata,niente più mare e sole per ben otto mesi.
Tra poco l'autunno sarebbe entrato per poi lasciare spazio alla stagione che da molti erano amata,ma dagli altri era odiata:l'inverno.
Viola Paoletti stava osservando il suo armadio da ben quindici minuti,alla ricerca di un outfit perfetto per il ultimo primo giorno di scuola.
Ebbene sì,l'anno prossimo avrebbe iniziato l'università.
Già sapeva in che facoltà sarebbe entrata,aveva fatto il test d'ammissione a luglio ed era passata a pieni voti.
Le faceva paura quel mondo,non era come il liceo.

Viola voleva scappare da quella realtà così perfetta ma opprimente.
Suo padre, Giulio Paoletti,era un noto giudice di Milano.
Sua madre,Lisa Denni,era il vicesindaco.
Insomma,aveva avuto tutto dalla vita.
Aveva buoni voti.
Una bella casa.
E un fidanzato perfetto.
Lei e Simone erano fidanzati da ben tre anni.
Non avevano mai fatto nulla di spinto.
Lui aspettava il matrimonio per vederla nuda e fare l'amore con lei.

Sì,Viola rispettava la sua scelta però voleva fare qualcosa nella sua adolescenza che ormai stava terminando.
Aveva quasi diciannove anni.
Sapeva che il matrimonio sarebbe arrivato al più presto, probabilmente dopo l'inizio dell'università.
E poi...sarebbe rimasta incinta e la sua vita da madre e moglie sarebbe iniziata.
La castana rabbrividì al pensiero di quella vita così opprimente e perfetta.
Tirò un gran sospiro e prese dall'armadio una maglietta verde a maniche corte e dei leggins,outfit fin troppo semplice.

Chiuse le ante dell'armadio e si distese sul letto.
Prese il telefono e lo sbloccò,rimase a guardare il suo home screen:era una foto con Simone,i due si stavano baciando.
Lo spense e poggiò il telefono sul petto.
Dopo nemmeno un secondo il cellulare vibrò e la ragazza lo accese annoiata,quel fastidioso rumore aveva interrotto il suo flusso di coscienza.
Lo accese, c'era un messaggio di Simone.

Simo🖤

Amore ti va di uscire?

Sbuffò e decise di ignorare il messaggio.
Voleva rimanere da sola, precisamente con i suoi pensieri.
Doveva rendersi conto che quello sarebbe stato il suo ultimo anno al liceo e che presto sarebbe diventata una moglie con una vita noiosa.
Ovviamente i coniugi Paoletti adoravano Simone e anche il futuro che aveva costruito insieme a Viola.

Si alzò dal letto e uscì da camera sua,scese velocemente le scale per arrivare in salotto.
Ovviamente in casa non c'erano i suoi genitori.
"Classico"disse tra se e se la castana facendo spallucce.
Uscì di casa e chiuse la porta.
Iniziò a camminare per le vie di Milano.
Da ogni parte c'erano un sacco di negozi,con roba che Viola poteva permettersi facilmente.
Le strade erano piene di persone, l'estate ancora non era finita del tutto.
La gente aveva in mano buste con dentro capi firmati.
Viola passò davanti ai bar,i quali pullulavano di gente che faceva l'aperitivo.
Quell'estate ne aveva fatti tanti con le sue amiche.

Ma adesso ritorneranno i bar e le caffettiere,in cui passeranno gli interi pomeriggi a studiare soprattutto per l'esame di maturità.
Bhe sì Milano le piaceva, però era fin troppo rumorosa e soprattutto pericolosa.
Riguardo al pericolo,Viola stava ben lontana dai quartieri di quel genere:Via Padova,San Siro,Quarto Oggiaro...
Lì ci viveva gente per niente tranquilla e buona.
Ogni tanto qualcuno di quei quartieri si faceva un giro per i cosiddetti 'quartieri alti' dove la castana viveva.
E provava a rapinare qualche povero malcapitato.
Per fortuna a Viola non avevano mai rubato nulla.

Proprio in quel momento un rombo fastidioso arrivò alle sue orecchie.
Fece una smorfia di dolore e si tappò le orecchie per non sentirlo.
In tutta la loro velocità alcuni motorini passarono,molti stavano impennando.
Erano i ragazzi di Via Padova,un classico.
Il cellulare vibrò di nuovo,Simone aveva mandato un nuovo messaggio.

Simo🖤

O

k forse sei stanca,in fondo domani dobbiamo ritornare a scuola.
Allora ci vediamo domani,ti vengo a prendere alle 7:30💚

Lasciò di nuovo il visualizzato e infilò il cellulare nella tasca dei pantaloncini.
Altri motorini passarono,Viola li guardò annoiata.
Le sue povere orecchie le stavano chiedendo pietà.
Ad un tratto un ragazzo la intrigò.
Aveva i capelli ricci e corti,erano rossi.
La scena iniziò a rallentare come se fosse in un film romantico,quando una ragazza incontra la propria anima gemella.

Gli occhi del rosso si incastonarono in quelli di Viola.
La ragazza non sapeva perché lo stava guardando,per di più nel profondo negli occhi.
Sulle braccia aveva diversi tatuaggi.
La bocca della castana si curvò in un leggero sorriso.
Quel momento ben presto finì,la scena ritornò ad essere normale.
Il ragazzo fece una nuova impennata e si allontanò insieme alle altre moto.
Viola strabuzzò gli occhi.
Cosa le era successo?
"Sarà la stanchezza,meglio ritornare a casa"disse tra se e se.

Ecco,ogni volta che succedeva qualcosa di strano si dava sempre la colpa alla stanchezza.
La castana si girò e percorse la strada per ritornare a casa.





Benvenuti al primo capitolo di questa nuova storia sul caro Waxiello.
Cosa ne pensate del loro primo incontro?
Comunque spero che il primo capitolo vi sia piaciuto!
E spero anche che amerete Wax e Viola💓

Giulia✨

|𝐂𝐑𝐔𝐃𝐄𝐋𝐈𝐀|𝑊𝑎𝑥Where stories live. Discover now