t w e n t y - s i x

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Le tre ragazze rimasero in silenzio per molto tempo.
Viola guardava il test con le lacrime agli occhi.
Angelina e Elisa cercavano di confortarla in tutti i modi.
"Devi parlare con Matteo"Elisa ruppe il silenzio.
La sua migliore amica la fulminò con lo sguardo.
"Dovete decidere se tenere o no questo bambino,Vio non si scappano dai problemi"
"Io non voglio perdere Matteo,lui è l'unica persona che mi fa stare bene"

"Sì però in grembo hai anche suo figlio,ha il diritto di sapere che sei incinta!"esclamò la castana.
"Tu non capisci  lui non vuole figli e se glielo dicessi, scapperebbe da me...da questa città"
"Ragazze..."Angelina cercò di tranquillizzarle,a lei non piaceva per niente litigare.
"Senti io domani vado all'ospedale e prenoto la visita"si alzò di scatto dal letto.
"Odio quando fai così"anche Elisa si alzò.
"Cosa sto facendo?"le chiese,confusa.
"Stai scappando dai tuoi cazzo di problemi!"urlò.

"Ragazze vi prego,risolviamola con più calma"le pregò la più grande.
"Io?Scappando dai miei problemi?Li sto risolvendo da sola,cara"
"Secondo me non sarebbe meglio dirlo al tuo ragazzo?Io mi ricordavo che te e Matteo eravate una coppia"disse in modo ironico.
"Sei una cazzo di codarda!"aggiunse Elisa urlandole addosso.
"Andiamo Ange"
Angelina guardò Viola con dispiacere mentre seguiva Elisa.
"E non chiedermi aiuto con l'aborto"uscirono dalla camera, sbattendo la porta.

"Bhe anche Matteo è un codardo!"urlò Viola, sperando che Elisa lo senta.
Ormai le due erano uscite di casa.
"Vaffanculo!"urlò Viola e tirò addosso alla porta la scatola del test di gravidanza.
Scoppiò a piangere per l'ennesima volta,aveva perso il conto di quanto avesse pianto quel giorno.
Si buttò sul letto e si coprì il viso con il cuscino,per far smettere in qualche modo i suoi singhiozzi.
"Sta andando tutto di merda... perché è successo a me?"si domandò mentre singhiozzava.

Ormai sera,Viola stava cercando informazioni riguardo all'aborto.
Poteva essere farmacologico oppure con un'operazione chirurgica.
Probabilmente la scelta dei farmaci era la migliore, pensò Viola.
"Scusami tanto piccoletto,io in fondo...volevo tenerti"accarezzò la pancia dolcemente.
Anche se era solamente una cellula,era pur sempre suo figlio/a.
"Se tu avessi avuto il destino di nascere,avevo già pensato al tuo nome.
Se eri maschio ti chiamavo Davide e se eri femmina Isabel,ti piacciono piccoletto?"qualche lacrima rigò la sua guancia.

"Potevi essere un bellissimo bambino con i capelli rossi e le lentiggini,un piccolo Waxiello.
Oppure come la mamma,una piccola Viola"
"Purtroppo non vedrò mai come sarai"la sua voce era un sussurro.
"Non lo vedrò mai"ripeté.
Quella frase le fece così male,le ruppe il cuore in mille pezzettini.
I suoi pensieri vennero interrotti dal bussare.
"Viola sono io ti ho portato la cena"disse la donna.
"Non ho fame"disse,mentre si asciugava gli occhi.

Sentì i passi di sua madre allontanarsi dalla porta.
La castana si alzò e andò aprire la porta.
"Mamma"la chiamò,con voce flebile.
"Si Vio?"
"Possiamo stare un po' insieme?"le domandò
"Certo piccolina"con il vassoio in mano entrò in camera.
La ragazza si sedette sul letto e sua mamma la imitò però poggiando il vassoio sul comodino.
"Viola hai gli occhi stanchi, secondo è meglio che domani resti a casa"le accarezzò la guancia.
"Nono devo andare,non voglio perdere troppo giorni di scuola"disse per poi fare un sonoro sbadiglio.

"Sicura?"le domandò
"Al 100%,sto benissimo...devo chiedere a te come stai"
"Senza di lui stiamo molto meglio, finalmente l'ho capito che era... solamente uno stronzo traditore"
Viola sorrise, finalmente Lisa Denni aveva aperto gli occhi.
"Ti voglio un mondo di bene"si abbracciarono.
"Anch'io te ne voglio Viola"
Si staccarono.
"Comunque oltre ai tuoi occhi stanchi,sembra che il tuo viso sia cambiato"
"In che senso cambiato?"le chiese la riccia ridendo leggermente.

"Sembra più solare, più...materno"le spostò di una ciocca di capelli dal viso.
"Mamma credi veramente che io sia incinta?No,non lo sono"si spaventò,sembrava che sua madre avesse dei super poteri.
"No tesoro è solo una mia impressione,poi tu rimarresti incinta di Simone quando andrete all'università"osservò con un tono sorriso.
"Mamma...io e Simone non stiamo più insieme"finalmente glielo aveva detto,doveva ancora capacitarsi per quanto tempo avesse nascosto quel segreto.
Adesso,in un certo senso,si sentiva libera.
"Quando vi siete lasciati?Io che pensavo fosse il ragazzo perfetto"
"Ci siamo lasciati ad ottobre e mi sono fidanzata con un altro ragazzo"disse con un mezzo sorriso.

"Si chiama Matteo e ha venti anni,vive a Quarto Oggiaro"
Sua madre fece per aprire bocca ma sua figlia la fermò.
"Mamma non è un criminale, è un ragazzo così dolce.
Mi tratta come se fossi un gioiello prezioso"
"Anche i componenti della sua famiglia sono delle bravissime persone,li ho conosciuti a dicembre"
"Mi dispiace se ti ho mentito per tutto questo tempo ma avevo paura che tu lo giudicassi"finì di parlare.

"Viola non sono arrabbiata con te,sono contenta che tu sia felice con Matteo.
Non mi importa della sua provenienza,basta che ti faccia stare bene"disse la donna con un gran sorriso.
"Ed è per questo motivo che non sono venuta a Cortina con voi"ridacchiò leggermente.
"Per amore si fa tutto, tesoro"le iniziò ad accarezzare i capelli.

"Qualche sera potrei organizzare una cena, così posso conoscerlo"
"Dici sul serio?"Viola spalancò gli occhi incredula
"Sì Viola"
"Oddio grazie, grazie, grazie"la abbracciò.
"Domani controllo un po' i miei impegni e ti dico quando possiamo farla"
"Va bene!"

[...]
Quella mattina Viola aveva chiamato l'ospedale,alle tre del pomeriggio avrebbe fatto la visita per vedere se era nelle condizioni per abortire.
In quel momento la castana stava uscendo da scuola, stranamente senza Elisa.
Ancora non avevano fatto pace.
La riccia andò ad abbracciare il suo ragazzo che la stava aspettando davanti scuola,insieme a Tommy(che stava aspettando Elisa).

"Matte ce l'ho fatta!"esclamò la riccia.
"Cosa hai fatto oggi? Perché sei contenta?"le chiese il rosso leggermente sorpreso.
"Ieri ho parlato di te a mia madre,vuole conoscerti!
Qualche sera ceneremo insieme...insomma ha ti ha accettato"
"Non vedo l'ora di conoscerla"disse Wax con un gran sorriso.

"Comunque Elisa ti sta guardando malissimo"con lo sguardo indicò la migliore amica di Viola.
Appena la castana si girò la ragazza fece finta di parlare con Tommaso.
"Abbiamo litigato,cose stupide tra ragazze"lo tranquillizzò.
Magari fosse uno stupido motivo
Viola prese il telefono per controllare l'orario,erano quasi le tre.
"Teo mi potresti accompagnare all'ospedale?Devo fare delle analisi"
"Tranquillo sono delle semplici analisi del sangue"aggiunse.
"Sì certo,allora andiamo"
Il rosso salutò Tommy ed Elisa e i due si diressero verso l'auto

"Te e Viola avete litigato?"le chiese il suo ragazzo.
"Sì, perché è una cazzo di codarda"rispose a denti stretti.
"Cosa è successo?"
La ragazza si guardò attorno.
"Viola è incinta"sussurrò
"Cosa?!E il padre è..."Tommy era sbalordito.
"Sì amore,il padre è Matteo... sicuramente è andata all'ospedale per visitarsi.
Non glielo ha detto che è incinta,quindi sta scappando dai suoi problemi"i due si incamminarono verso l'auto del ragazzo.
"Lo devo informare io?"le domandò.
"No,deve capire che sta sbagliando"

|𝐂𝐑𝐔𝐃𝐄𝐋𝐈𝐀|𝑊𝑎𝑥Where stories live. Discover now