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Dopo essersi vestita e truccata,Viola Paoletti scese le scale ed entrò in cucina.
Sua madre,era appoggiata al bancone della cucina e stava sorseggiando il suo solito caffè.
Senza di quello non si svegliava del tutto.
"Buongiorno mamma"salutò la donna con un gran sorriso.
Le diede un bacio sulla guancia e aprì un mobiletto, dopodiché prese un paio di biscotti.
"Buongiorno tesoro,come ti senti?"le domandò la donna con un leggero sorriso.
"Tutto bene"rispose, addentando un biscotto.

"Papà dov'è?"le chiese sua figlia.
"È già uscito"rispose la donna bevendo l'ultimo sorso di caffè.
"Ma oggi andava a lavorare più tardi"osservò la castana,dando un morso a un altro biscotto.
"Non lo so tesoro"fece spallucce e lavò la tazzina che poi ripose nella credenza.
Molte volte Viola pensava che suo padre stesse tradendo sua madre,erano sposati da quasi trenta anni.
La ragazza non li vedeva mai che si baciavano oppure che si davano un abbraccio.
Ormai in poche coppie l'amore dura tanto e questo a Viola dispiaceva.
Da piccola aveva paura che suo padre lasciasse la madre da un momento all'altro,per un'altra donna.
Voleva che i suoi genitori si amassero.
Ad un tratto la castana sentì un clacson provenire da fuori.

"Oh è Simone"prese qualche altro biscotto dalla busta.
"Ciao mamma"la salutò velocemente e uscì fuori.
"Ciao tesoro"ricambiò il saluto.
Aprì la porta e la chiuse.
L'auto di Simone era parcheggiata proprio davanti a casa sua,le andò incontro.
Aprì la portiera.
"Ciao amore"gli diede un bacio sulla guancia.
"Ciao"ricambiò il bacio come se fosse obbligato.
Il suo tono era triste e sembrava anche essere molto nervoso.
Viola poggiò lo zaino tra le sue gambe e chiuse la portiera.

Senza dire nulla il ragazzo partì.
La castana iniziò a pensare a quello che aveva fatto ieri,a qualcosa che poteva averlo fatto arrabbiare.
"Sei arrabbiato perché ieri non siamo usciti?"la ragazza trovò il coraggio di parlare.
Fece di no con la testa.
Con le mani stringeva il volante,lo si poteva notare dalle vene che erano evidenti.
"Allora che è successo?Non mi saluti e baciarmi ti fa schifo"
Il ragazzo sbuffò.
"Ieri notte hanno scassinato l' auto"
Viola alzò gli occhi al cielo.
"Saranno stati i ragazzi di Quarto Oggiaro o di Via Padova"scosse il capo e svoltò a destra.
"Può anche essere stato uno di noi"
Non l'avesse mai detto Viola,non doveva pronunciare quelle parole.

"Quindi secondo te è stato uno di noi?Viola ma ti sei per caso ubriacata?"iniziò ad alterarsi.
Simone trattava la sua cara BMW come se fosse un figlio oppure una ragazza,certe volte trattava meglio l'auto che la castana.
Non rispose,rimase in silenzio.
"Oggi mio padre andrà in questura a fare una denuncia,Giulio farà un ottimo lavoro"disse con un sorriso compiaciuto.
"Secondo me è inutile farla, probabilmente i colpevoli saranno dei ragazzini."
Simone le poggiò una mano sulla fronte,facendo finta di misurarle la febbre.

"Devo avere giustizia,domani potrebbero anche rubarla"
Il ragazzo frenò leggermente,erano appena arrivati davanti alla scuola.
Viola sbuffò.
Prese un biscotto,il quale era rimasto nella mano,per tutto il viaggio.
Lo iniziò a mangiare e un po' di briciole caddero sul tappetino.
"Porca puttana Viola,non puoi mangiare fuori?!"urlò
La ragazza lo guardò scioccata.
Aprì la portiera e uscì dalla macchina,con rabbia.
"Vaffanculo Simone"
Sbatté la portiera,si potevano sentire le urla del ragazzo, ovattate.

Qualche ragazzo stava guardando la scena con leggero stupore,dopo qualche minuto ritornarono a farsi i cavoli propri.
A passo svelto si allontanò dall'auto,si girò per vedere se Simone la stesse seguendo.
Si fece spazio tra la folla e cercò l'entrata dell'edificio.
Ad un tratto una mano le toccò una spalla.
Si girò di scatto e davanti a sé si ritrovò la sua migliore amica,Elisa.
"Vio!Ciao!"esclamò la ragazza.
"Ehi Eli"la castana cercò di calmarsi e le mostrò il sorriso più credibile possibile.
"Dov'è il tuo boyfriend?"le domandò con un leggero sorrisetto malizioso.
"Lascia stare Elisa,abbiamo litigato"sbuffò Viola passandosi una mano tra i capelli.

"Per qualche cazzata vero?"si mise a braccia conserte e alzò gli occhi al cielo.
"Ieri notte gli hanno scassinato l'auto,lui ha detto che sono stati quelli di Quarto Oggiaro.
Suo padre andrà a fare la denuncia con l'aiuto di mio padre e...alla fine l'ho mandato a fanculo"
"Bhe questo primo giorno di scuola inizia molto bene"commentò Elisa ridacchiando.

La campanella suonò tutti i ragazzi del liceo entrarono nell'edificio.
Era ufficialmente iniziato il nuovo anno,per Viola era il suo nuovo e ultimo anno del liceo.
Le due corsero in classe per trovare i posti migliori.
Presero due posti in terza fila,vicino alla finestra.
"Gesù,che fatica"disse la sua migliore amica con un leggero fiatone.
Fortunatamente Simone era in un'altra classe,non voleva discutere con lui riguardo a quello che era successo prima.
Pian piano tutti i compagni di Viola entrarono in classe.

"Che mi racconti? È da agosto che non ci vediamo"
"Lo so, purtroppo i miei mi hanno letteralmente trascinato a Riccione.
Comunque la vuoi sentire la notizia bomba?"la ragazza iniziò a fumentarsi.
"Spara"
"Mi sono fidanzata!"esclamò la ragazza.
"Veramente?!"esclamò Viola con gli occhi leggermente spalancati.
"Si!"rispose Elisa con un gran sorriso.
"Dimmi tutto!
Quando l'hai conosciuto?Dove l'hai conosciuto?Come vi siete conosciuti?L'avete già fatto?"
"Ehi,ehi,ehi non farmi il Quarto Grado   Vio"
"Scusa"

Elisa cercò di mettersi comoda per informarla sul suo nuovo ragazzo.
"Si chiama Tommaso,l'ho conosciuto a Riccione ad una festa.
Quando ho scoperto che anche lui era di Milano,ero felicissima."raccontò il tutto con gli occhi che luccicavano.
Viola desiderava con tutto il cuore parlare di Simone con il sorriso e gli occhi luccicanti.
Ormai nell'ultimo periodo litigavano sempre,la loro relazione era appesa a un filo.
"Comunque anch'io ho conosciuto un ragazzo,se così si può dire"
Non aveva detto a nessuno del suo 'incontro' con il ragazzo misterioso.
Elisa era la persona giusta a cui dirlo.

"Mhmm ti ascolto cara Paoletti"
"Ieri sera stavo camminando per Milano,ad un tratto ho visto un ragazzo sopra a un motorino.
Non so...mi ha subito attratto,ti giuro Eli il tempo si era fermato stava tutto andando al rallentatore.
Questo ragazzo aveva i capelli rossi e  rossi,alcuni tatuaggi e un graffio sulla guancia.
Gli ho sorriso e il tempo è di nuovo ripartito,non l'ho più rivisto"
Elisa stava guardando la sua amica con occhi dolci,lei aveva notato come Viola parlava del rosso.

"Vio hai sorriso per tutto il tempo"le fece notare.
"Eli l'ho visto solo una volta non mi sono innamorata di lui e poi...sono già fidanzata"disse le ultime parole con incertezza.
"Allora stasera lo troverai"
"In che senso?"la castana era confusa, aggrottò le sopracciglia.
"Questa sera io e Tommy andiamo al The Legacy,insieme ai suoi amici e tu devi venire"le puntò il dito contro.
"No Elisa sai che non mi fanno impazzire le discoteche, sicuramente i prof assegneranno qualche compito"scosse il capo.
"Innanzitutto è il primo giorno di scuola e i prof non assegnano nulla,oggi tutti ci parleranno della maturità.
E poi la vita è una sola,bisogna divertirsi."
"Dai vieni Viola!"la pregò.
"Basta che non faccio il terzo incomodo"
"Tranquilla verranno pure i suoi amici"
"Allora va bene"annuì Viola.

Ciao a tutti,spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Scusate per l'attesa ma finalmente ce l'ho fatta!
Comunque preparatevi che il caro Waxiello comparirà nel prossimo capitolo.

Giulia 💕

|𝐂𝐑𝐔𝐃𝐄𝐋𝐈𝐀|𝑊𝑎𝑥Where stories live. Discover now