Capitolo 1: Un lockdown impegnativo

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Lo hanno annunciato in televisione solo qualche giorno fa, il nostro paese è completamente in "Lockdown".

"Lockdown" era una parola che, fino a qualche giorno fa, non avevo mai sentito pronunciare, specialmente in una conversazione abituale tra persone e, adesso, sembra che non faccia altro che sentirla ovunque.

Mi chiamo Samuele e sono uno studente fuori sede, vivo a Milano, ma sono di origine siciliana, di  un piccolo paesino vicino al mare, dove d'estate fa molto caldo e ci si può godere il mare, mentre d'inverno è mite. Insomma, un paradiso sulla terra anche se, purtroppo, c'è sempre un risvolto negativo: E' difficile realizzarsi lavorativamente.

Dopo l'ultimo anno di liceo, non sapevo bene cosa fare della mia vita, ho sempre avuto la passione per il giornalismo, quindi avevo optato per studiare comunicazione e, successivamente, riuscire ad entrare in uno di quei corsi esclusivi per aspiranti giornalisti che, magari, ti fanno fare la conoscenza di gente importante, ma continuare gli studi in Sicilia era fuori discussione.

Alla fine, ho deciso di andare a Milano, grazie anche al fatto che mio padre vive lì.

I miei genitori si son separati quando avevo dodici anni, non il periodo perfetto perché stavo attraversando l'adolescenza e la loro separazione mi ha creato qualche problema a relazionarmi con i miei coetanei. Non dico di essere asociale, ho da sempre degli amici fidati, ma di certo non sono un animal party. No, quello non sono decisamente io, ma lo è il mio fratellastro.

Qualche tempo dopo il divorzio dei miei, mia madre ha conosciuto Pietro, un uomo per bene e pieno di soldi che si è innamorato follemente della splendida donna che è mia mamma. E' come dargli torto: Mia madre è bionda e con gli occhi azzurri, un volto non segnato dalle rughe, magra e con un corpo perfetto. Da giovane ha persino posato per delle campagne pubblicitarie ed è a Milano che ha conosciuto mio padre, un uomo tutto d'un pezzo, stacanovista e con la passione per le donne (oltre la propria moglie).

Dopo aver scoperto molti tradimenti, mia mamma ha lasciato mio padre, anche lui, se devo essere onesto, è un uomo davvero molto bello. Alto e tenebroso, con i suoi capelli ricci e scuri ( e i suoi occhi verdi (che mi ha donato), ricordo che le mie compagniette di scuola sbavavano per lui, così come le loro madri.

Mio padre non è una cattiva persona (nel senso di padre assente), anzi, è sempre stato molto presente e amorevole, ha cercato di darmi sempre il meglio dalla vita, solo che non era quello che si definisce "materiale da matrimonio".

Tutti i loro amici, però, li hanno sempre considerati perfetti, ricordo che mi dicevano "Katia e Federico sono una coppia perfetta". Forse, fisicamente avevano ragione, ma nei fatti erano tutto ciò che di più sbagliato poteva esserci.

Mio padre è volato a Milano, è tornato dalla sua famiglia e si è affermato come fotografo. E' uno dei più ricercati e, spesso, è in giro per il mondo, il che mi permette di essere più libero, senza che nessuno mi impedisca di uscire anche alle ore più disparate della notte. Non che esca così tanto, per carità, non sono un grande fan delle discoteche.

Tuttavia, da quando ho iniziato l'università, ho cercato di fare a meno della mia solitudine e sto provando ad aprimi con il mondo. Diciamo che, a questo punto, sembra che sia il mondo a non volersi aprire con me, dato che non appena ho iniziato a lasciar andare le mie difese, è scoppiata una pandemia globale, ma dettagli.

Come dicevo, non sono un fan delle discoteche, ma provo ad integrarmi e a farmi nuovi amici, quindi, di tanto in tanto (o, almeno, quando si poteva), un paio d'ore in disco me le faccio tranquillamente.

Certo, vorrei essere più come il (già citato) mio fratellastro, Antonio. Lo chiamano tutti Tony ed è più grande di me di un anno. Bello? Beh, possiamo definirlo tale, occhi di un blu scuro come il mare in tempesta, capelli corti e di un castano scuro, una lieve barbetta accennata e un corpo da paura. Non so cosa ci vedano tutti di così bello, in fondo, due muscoli non fanno certo di una persona chissà cosa.

Okay, forse sono un po' geloso, ma è un tipo insopportabile, uno di quegli che ti fanno salire il sangue al cervello. Come avrete potuto capire, noi due non siamo mai andati molto d'accordo. Mia madre è diventata infermiera, mentre Pietro è uno dei cardiologhi più famosi, per cui il loro lavoro li ha sempre portato via tanto tempo e io e Antonio siamo dovuti crescere un po' per i fatti nostri. Questo ci avrebbe dovuto unire, invece, ci siamo sempre odiati o meglio, lui ha sempre odiato me. Non so perché, non sono un tipo che da fastidi a nessuno, preferisco leggere e starmene per i fatti miei, ma dal primo momento che ci siamo visti, è sempre stato dispettoso con me.

La mia roba che spariva, sgambetti e, persino, qualche pugno quando abbiamo litigato in maniera accesa. Insomma, è normale che sia arrivato ad odiarlo.

Inoltre, una cosa che mi ha sempre mandato in bestia è il fatto che tutti siamo sempre così servizievoli con lui, i miei amici, mia madre, i miei nonni, tutti quanti. Il bastardo si fa volere molto bene, ma è cattivo. Cattivo fino al midollo.

Avete capito che il nostro non è certo un rapporto bellissimo e, finalmente, quando mi sono iscritto all'università e ho avuto l'opportunità di andarmene da quella casa, ho pensato che ci saremmo rivisti solo per Natale o qualche altra festività comandata e ci speravo con tutte le mie forze.

Fino a quando, però, non è scoppiata la pandemia e, allora, son scappato via in Sicilia.

Mio padre è in viaggio ed è rimasto bloccato in Gran Bretagna, dove stava fotografando non so bene cosa e non è potuto tornare, quindi è rimasto a casa di una sua "amica", di conseguenza io sarei rimasto solo. Non avevo troppa voglia di passare un periodo come quello chiuso in casa per conto mio, anche se son solitario fino a midollo.

Da qualche giorno a questa parte, il rumore delle sirene delle ambulanze mi sta distruggendo, è come se non riuscisse a pensare ad altro che al covid e temo per la mia famiglia giù. Ho sentito alcuni dei miei colleghi universitari e mi hanno detto che stanno provando a trovare un modo per tornare a casa, dato che molti voli sono stati cancellati e viaggiare in treno è impossibile perché sono stati presi d'assalto.

Preso da un impeto, mando un messaggio a mio padre, chiedendogli il permesso di prendere la sua macchina e promettendo che farò più attenzione possibile.

"Non preoccuparti. Stai molto attento però. Ti voglio bene, papy."

Una volta ottenuta la sua benedizione, carico i miei averi in valigia e la lancio sul sedile della macchina di mio padre e parto.

Il viaggio non è bello come quelli che ho sempre fatto in macchina, c'è una tensione molto strana, indosso persino la mascherina nonostante sia da solo nell'abitacolo, lo so è da pazzi, ma mi tiene un po' più calmo. Nonostante tutto, noto che si può ancora circolare, le strade non sono state chiuse come mi diceva qualche collega nel nostro gruppo whatsapp.

Riesco a giungere in Sicilia dopo diverse ore di macchina e arrivo in tempo per quello che sarà uno dei discorsi che tutti noi non dimenticheremo mai : Quello del nostro presidente.

LoveGame - Un Amore Proibito ( ex Innamorato del Mio Fratellastro)Where stories live. Discover now