Capitolo 13: Una Videochiamata mi manda fuori testa.

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Viviamo uno di quei momenti di estrema intimità. Io ho la testa appoggiata al suo petto mentre lui giocherella con i miei capelli, passandoseli tra le dita. I nostri respiri si sono sincronizzati e ci sentiamo in pace.

Non abbiamo bisogno che nessuno dei parli, quello che stiamo vivendo è potente e vogliamo godercelo. Come una goccia di rugiada che cade all'alba dopo una notte in tempesta, anche il mio cuore si sente liberato dalle pesanti nuvole che lo avvolgevano. Mi sento in paradiso. Non so cosa sia successo tra me e Antonio, ma c'è qualcosa di molto speciale, qualcosa che non riesco ancora a definire, però. Se un paio di settimane fa qualcuno mi avesse detto che saremmo finiti sul divano del nostro salotto, nudi e in questa posizione, lo avrei fatto internare, invece, è tutto vero.

"Quindi non mi hai mai odiato veramente?" Cerco una nuova conferma da parte sua. "No, non ti ho mai odiato." Mi risponde con voce sognante. "Sei senza parole perché ti ho detto che vorrei fare l'amore con te?" Alzo gli occhi verso di lui, ma lui ridacchia. "Mi piace come dici fare l'amore. Sembra una cosa dolce e sconcia allo stesso tempo." E torna a giocherellare con i miei capelli.

"Anto? Secondo te, stiamo sbagliando a fare quello che facciamo?" Questa domanda mi assilla da quando questa cosa tra di noi è iniziata e gliel'ho già posta diverse volte. "Non lo so, ma mi piace." Risponde coinciso. "Se ti crea disagi, però, possiamo anche smetterla qui." Ho un sussulto al cuore e mi metto seduto. "No, non mi crea nessun disagio. Non... Non voglio che finisca. Non nell'imminente futuro." Aggiungo, perché so che, una volta finito il lockdown, ognuno di noi tornerà alla propria vita. Lui tornerà da Adele. "Che succede?" Mi fissa come se avessi fatto qualcosa di anormale. "In che senso?" Lui si siede pure e mi fissa. "Smettila di farti dei viaggi mentali." Mi prende il viso tra le mani e si avvicina a me. "Goditi il presente, il futuro è ancora lontano ed è oltre quel cancello." Per un momento, ho la sensazione che voglia baciarmi e le gambe mi tremano, ma lui si allontana. Mi sento come se mi fosse sfuggito un diamante prezioso tra le mani e ne avvertissi la mancanza. Che sta succedendo? Sto iniziando a provare dei sentimenti nei suoi confronti? Non devo. Non posso. Eppure...

"E' meglio se facciamo una doccia e, poi, facciamo colazione, okay?" Propone. Io annuisco. Si avvicina nuovamente a me e mi tende una mano, io la prendo e mi alzo. Saliamo le scale e andiamo in bagno. "Ti va di fare la doccia insieme? In fondo, dobbiamo recuperare i bagni che non abbiamo fatto insieme quando eravamo più piccoli." Ridacchia lui e io gli mollo un pugno (finto) sulla spalle. "Scemo. Se volevi fare il bagno insieme, basta dirlo, ti avrei detto di sì." Ironizzo. Lui mi avvicina a sé e i nostri membri si toccano. Il mio pene si sveglia. "Avresti detto di no e io avrei dovuto costringerti." Nuovamente, i nostri volti sono vicinissimi. Il cuore mi martella fortissimo. Vorrei togliere quei pochi centimetri che ci separano e poggiare le mie labbra sulle sue. Chissà se anche lui la pensa allo stesso modo. Rimaniamo a fissare per qualche secondo. Ci stacchiamo e lui va ad aprire l'acqua calda. Lo vedo infilarsi in doccia e mi fa cenno di seguirlo. Io entro dentro e getti di acqua bollente mi scorrono per tutto il corpo e chiudo gli occhi. Antonio mi tocca il petto, io apro gli occhi e mi soffermo a studiare il suo corpo perfetto. Quella peluria nel suo petto mi manda in estasi ogni volta. Lui mi avvicina a sé e ci abbracciamo mentre l'acqua scorre lungo i nostri corpi. Mi sento bene. Mi sento protetto e in pace con il mondo. Vorrei che restassimo lì dentro per sempre. Il suo pene si mette sull'attenti e, di conseguenza, anche il mio reagire. Inizio a baciargli il petto. Prima un pettorale e poi l'altro, poi scendo verso l'addome. Lo sento sospirare carico di voglia. Mi soffermo sull'ombelico e inizio a leccarlo, lo sento tremare. "Oddio." Sussulta. Tocco i suoi glutei e glieli stringo, sono di ferro. Quando arrivo all'altezza pene, lo fisso e sorrido malizioso. Voglio farlo impazzire, voglio che non ne abbia mai abbastanza di me e della mia bocca. Parto con l'annusare la punta della sua asta e si irrigidisce. Voglio farlo soffrire un po'. Esco la punta della lingua e inizio a leccare piano piano lo scroto, facendo dei leggeri cerchi con la lingua. "Cazzo, Samu, così mi mandi fuori di testa." Per tutta risposta, mi fermo e lui mi fissa come se gli avessi strappato di mano il suo giocattolo preferito. "Ti prego." Mi implora. Non sono ancora pronto a dargliela vinta. Mi rialzo e lui mi guarda. "Fallo!" gli dico, ma solo mentalmente. Voglio che mi baci. Come se mi avesse letto nel pensiero, mette la mano dietro la mia nuca e le sue dita mi stringono i capelli, così come da impedirmi di scappare. Non scapperei nemmeno tra un milione di anni. Finalmente, avvicina il suo viso al mio e, questa volta, le nostre labbra si toccano. La sua lingua mi entra in bocca e stimola la mia, la quale inizia a collaborare carica di eccitazione. Samuele e Antonio si stanno baciando, qualcuno lo avrebbe mai detto? E' un bacio carico di sensualità e di desiderio. La mia mano prende il suo pene e inizio a fare su e giù, prima lentamente e,poi, sempre più veloce. Lui si stacca di me e mi guarda implorante. E' arrivato il momento di farlo godere.

LoveGame - Un Amore Proibito ( ex Innamorato del Mio Fratellastro)Where stories live. Discover now