Capitolo 9

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Katherine

Stupida, stupida e ancora stupida! Cosa diamine mi è passato per la testa, accettare l'invito di uno che neanche conosco, cioè a parte sapere che si chiama Tyler non so praticamente nulla di lui. Tutto per colpa di quello stronzo;
Quando Tyler mi ha raccontato dell'assurda conversazione avuta con Kyle, non ci ho visto più, e quando mi ha chiesto se mi andava di uscire con lui ho preso la palla al balzo, ma era solo la scia del momento, ora vorrei solo chiamare e disdire.
Resto ferma un'altra mezz'ora davanti l'armadio per poi buttarmi sul letto, con uno slancio afferro il cellulare e chiamo l'unica persona che ho voglia di sentire in questo momento

"Pronto"

"sono una stupida, non avrei dovuto accettare l'invito, cioè non è da me, e poi non so che cavolo mettere, sono davanti l'armadio da non so quanto tempo a fissare capi che conosco praticamente a memoria, non sono pronta, non ci vado, ora lo chiamo e annullo tutto" finisco di dire a perdifiato

"Ok frena un'attimo, fa un respiro profondo e calmati"

"Calmarmi? Cosa? Sono calma è che non voglio uscire, ho accettato solo perché ero arrabbiata con tu sai chi"

"Ah..ah..lo sapevo! Vuoi farlo ingelosire"

Assottiglio gli occhi incredula

"Cosa? Astrid no, non lo faccio per quello, solo..si, mi ha fatta incazzare e si ho accettato solo per quello, ma non voglio farlo ingelosire, non è il mio ragazzo non...non mi interessa" vacillo sull'ultima frase

"Beh, Tyler non è male magari conoscendolo ti piacerà, e poi non è male iniziare ad uscire con qualcuno"

Come glielo spiego? Come glielo spiego che tutte quelle cose le ho sentite, che le farfalle allo stomaco, l'ansia, il costante pensiero per la stessa persona sono cose che ho provato e non ho voglia di rivivere..

E poi c'è dell'altro: c'è la rabbia costante, c'è la tensione, c'è il fuoco, c'è l'adrenalina e la passione..e queste si che non le avevo mai sentite e la cosa peggiore è sentirle per la persona sbagliata, per la persona a cui non importa altro che una notte di sesso occasionale

"Katy ci sei ancora?" La voce di Astrid mi risveglia da quella trans e con un sospiro stressato rispondo

"Dovrei disdire"

Non è Tyler il problema, ma io. Io che non sono più uscita con nessuno dopo di lui, io che penso troppo mentre lui non l'ha fatto neanche per un istante prima di andarsene..

"Senti, so che ricominciare tutto da capo, in un posto nuovo con persone nuove, non è facile, e magari può sembrarti presto uscire con qualcuno, ma ehi è solo una serata con un ragazzo carino e il massimo che può capitarti? Che ti diverta, e se così non fosse c'è sempre il piano b"

"Sarebbe?"

"Non mi sento molto bene, ti chiedo scusa, ma penso sia meglio che torni a casa"
mi risponde imitando un finto tono dispiaciuto e subito dopo scoppiamo a ridere, perché anche in una situazione del genere Astrid sa bene come sdrammatizzare e anche se siamo amiche da poco tempo, sembra già riuscire a capirmi

"Non mi sento molto bene, ti chiedo scusa, ma penso sia meglio che torni a casa" ripeto come un compito da tenere a mente

Restiamo al telefono così tanto che mi rendo conto dopo, siano quasi le sette e fra un'ora Tyler passerà a prendermi sempre che azzecchi la strada. Saluto Astrid promettendole di chiamarla a qualsiasi ora per raccontarle della serata e mi dirigo di nuovo verso l'armadio dove scelgo un jeans aderente e una maglia morbida bianca, sistemo i capelli e il trucco e mi dirigo di sotto lanciando velocemente un'occhiata alla finestra di fronte, la luce è spenta, non è a casa, però a me voleva sabotare un'appuntamento, che ipocrita.

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