Capitolo 62

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Katherine

Sono talmente agitata, neanche dovessi sposarmi. Io e Kyle siamo tornati talmente tardi la sera prima che ho dormito si e no tre ore e ora mi sento un cadavere mentre provo l'abito per il ballo, con Astrid.

"Sembro uno zombie, stasera sembrerò Mercoledì Adams come minimo"

Dico guardandomi allo specchio

"Lei era favolosa nella serie" dice avvicinandosi a me

"Già ma io non sono Genna Ortega"

Tolgo l'abito mettendomi subito comoda con una tuta e una delle felpe di Kyle che in automatico ora sono le mie

"Credi che il rosso mi stia bene? Non so, sto avendo dei dubbi"

Dice guardandosi un'ultima volta allo specchio

Il suo abito è di un rosso vivo, brilla così tanto che sembra un diamante, e l'ampia scollatura sono certa farà molto felice Michael, e poi a lei sta bene tutto, è di una bellezza disarmante, strano che ancora non se ne renda conto

"Stai benissimo, smettila di farti tutte queste paranoie vorrei avere la tua altezza"

"Lo sai come si dice, nella botte piccola c'è il vino buono"

"Si, ma vorrei comunque qualche centimetro in più"

Scoppiamo a ridere ed entrambe ci sediamo sul letto una di fronte l'altra

"Come stai? Com'è andata ieri?"

"Mi sembra davvero surreale da dire adesso, ma sto bene. Sto davvero bene. Ieri è stato un pò come chiudere delle faccende in sospeso, non ho sentito dolore, non mi sono sentita persa come succedeva anni fa quando pensavo a loro. Sento che posso essere felice, che loro ci sono e ci saranno sempre. Non mi sento più sola"

Astrid sorride con un luccichio negli occhi prima di avvolgermi in un abbraccio

"Certo che non lo sei. Non lo sei affatto. Hai noi, hai tua zia, hai Ben per quanto risulti bizzarro e hai Kyle"

"E vero. Siete diventati la mia famiglia"

Con un sorriso rassicurante mi infonde sicurezza e amore. So che questo in particolare non mi mancherà mai.

Nel tardo pomeriggio sono intenta a prepararmi, sono quasi le sei in realtà, fra circa due ore saremo al ballo.

Il mio ballo di fine anno

Mi guardo allo specchio imprimendo ogni dettaglio del mio abito, dei miei capelli, del trucco. Liscio con le mani l'abito lungo, impreziosito di piccoli diamanti che lo rendono luminoso.

Le bretelle sottili, lo scollo a cuore e soprattutto il colore: azzurro

I capelli rigorosamente sciolti con solo le ciocche davanti ferme con delle mollette argentate

Mi guardo allo specchio e rivedo la me di quel primo giorno, quando misi piede in questa stanza cercando qualcosa che mi facesse sentire a casa.

Mi guardo attorno proprio come quella volta, poi volgo lo sguardo alla finestra di fronte.

Ora c'è. Ora la sento casa

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