Cosa succede quando due anime spaccate per metà si incontrano nel bel mezzo della loro vita? Continueranno a spaccarsi a vicenda, oppure saranno in grado di ricomporre quei pezzi frantumati?
Scorpius e Persefone sono completamente opposti, due unive...
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
PERSEFONE POV.
͙⁺˚*･༓☾ ⚜️ ☽༓･*˚⁺‧͙
Mi sentivo stretta in quel corpetto che Cora aveva rimediato per me e troppo esposta in quella gonna millimetrica che aveva raccattato nel suo armadio.
Il gusto in fatto di vestiario tra me e la ragazza che stava sdraiata sul mio letto era ben diverso. Lei amava i colori scuri e i richiami gotici, io amavo i colori più neutri e pastello, decisamente più semplici.
Aveva insistito nel farmi provare alcuni suoi vestiti e io l'avevo accontentata pur sapendo che avrei scelto qualcosa dal mio armadio in camera o dalla cabina armadio che condividevo con mia madre.
«Stai benissimo Pers!» Continuava a ripetermelo, ma nelle mie orecchie sentivo solo la voce di Blake, che prima di salutarmi mi aveva sussurrato sopra i capelli mossi delle parole che mi erano rimaste impresse sulla pelle.
«Stasera indossa i tuoi di vestiti, a me piaci così.»
E chi ero io per rovinargli la vista con una me acchitata da un corpetto bordeaux troppo volgare e una gonna nera che sembrava appartenere a una dodicenne?
«Ma non è il mio stile..» Sbuffai, cercando di convincerla a mollare la corda.
Cora si alzò dalla sua postazione e aprì le ante del mio armadio tirando fuori alcuni vestiti che sapevo fossero troppo eleganti per una festa universitaria, ne pescò fuori uno che poteva essere una delle mie scelte: Un semplice vestito blu che mi fasciava la vita, con le spalle leggermente a sbuffo e che cadeva morbido sulle gambe in una gonna a ruota.
«Tu mi vorresti dire che questi sarebbero delle tue possibili opzioni?»
«Magari potrei indossare anche una maglia e un jeans..» Pessima idea. Cora mi uccise con un solo sguardo e io mi buttai sul puff morbido rosa che giaceva accanto al letto.
«Sono stanca e mancano cinque ore.» Nelle ultime due avevo provato ogni tipo di indumento che Cora aveva tirato fuori dal suo guardaroba e aveva infilato in fretta e furia in un borsone. Ci aveva impiegato una decina di minuti per fare tutto ciò, mentre io stavo seduta in imbarazzo nel sedile posteriore ad ascoltare una playlist di musica rock che, da quel che avevo capito, proveniva dai gusti discutibili di Blake.
«Dai, con quella gonnellina di jeans e il top brillantinato stavi una favola.»
«Se solo sul retro di quella gonna non ci fosse scritto "leccami" e quel top mi coprisse bene il petto senza farmi uscire una tetta di fuori ogni volta che mi muovo sarebbero anche carini.» E da quelle parole si poteva capire quanto quel pezzo di stoffa fosse in realtà un tovagliolo che copriva decentemente solo i capezzoli.
Mi chiesi se avesse preso certi indumenti che le appartenevano quando era una ragazzina o li indossasse quando non mi aveva nei paraggi, tipo a un appuntamento, perché non ricordavo un singolo momento in cui aveva addosso dei vestiti simili.
