8. Why'd you only call me when you're high?

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PERSEFONE POV

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PERSEFONE POV.

͙⁺˚*・༓☾ ⚜️ ☽༓・*˚⁺‧͙

Cosa si fa quando la tua migliore amica, dopo una festa di un certo calibro, si ritrova in condizioni pessime, peggiori delle tue, e sta vomitando anche l'anima?
Le raccogli i capelli e le dici che va tutto bene, no?
La rassicuri e le accarezzi la schiena per non farla sentire un disastro, giusto?

Beh, io no.

Mi faceva un certo senso guardare o sentire un'altra persona che rigurgitava dopo un post sbornia o dopo aver mangiato qualcosa che lo stomaco rifiutava. L'odore pungente dei liquidi mischiato a cibo mi faceva sempre un certo ribrezzo. E no, non era una forma di emetofobia, mi faceva schifo e basta.

Se mi avessero chiesto le volte in cui ero stata accanto a Cora in una situazione del genere io non avrei alzato le dite per contarle, avrei unito il pollice e l'indice per formare un secco zero. Non perché fossi una pessima amica, ma preferivo non assistere a una scena simile. E Cora non me ne faceva una colpa.

Per tale motivo me ne stavo in cucina ad aspettarla tamburellando le dita sul bancone davanti a me.
La notte precedente avevamo esagerato entrambe, in modi differenti certo, ma lo avevamo fatto e ora ne stavamo pagando le conseguenze.

Quel giorno mi ero svegliata più attonita che mai, sia per la serata precedente sia perché quella volta c'eravamo alzate dal letto nel tardo mattino, ignorando le chiamate delle cameriere che ci incitavano per scendere e pranzare.
Dopo essermi svegliata, m'ero presa un paio di minuti per mettere a fuoco la situazione, per ricollegare i pezzi di un puzzle sconnesso. Solo successivamente avevo svegliato anche Cora e lei in tutta risposta mi aveva mandato a fanculo con poca eleganza.

Tra le due, fui io la prima a vomitare appena i miei piedi toccarono terra.

Ora che era giunto il momento di Cora, stavo lì a contare i secondi annoiata.

Il post sbornia è la cosa meno poetica che possa esistere nel mondo.

Lo schermo del mio telefono si era appena illuminato informandomi che mi era appena arrivato un messaggio.

C: Sto per andare a lavarmi, posso prendere qualcosa dal tuo armadio?

Digitai velocemente un "" e poi bloccai nuovamente lo schermo.

Non ero più la ragazza solare e molto conosciuta delle superiori, non mi ritrovavo più tra i corridoi della mia vecchia scuola e nemmeno dovevo ricambiare il saluto di qualche sconosciuto che sapeva della mia esistenza solo perché portavo il cognome Altaville, non ero più la ragazza che veniva riempita di complimenti dai propri coetanei e nemmeno quella che veniva riempita di fiori e proposte per le due settimane che precedevano il ballo di primavera, non ero più quella che frequentava i figli studiosi delle famiglie più importanti solo perché mi veniva suggerito dai miei genitori.

𝑳𝑰𝑴𝑰𝑻𝑳𝑬𝑺𝑺.Where stories live. Discover now