Capitolo 4 - Hackers

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La mamma si avvicina verso di me, e sicuramente si starà chiedendo per quale motivo il mio viso è madido di lacrime. Ma non posso raccontarle la verità, l'abbatterebbe ancora di più sapere che suo marito sta capitando una rivolta sanguinosa sulla Terra.

«Carl cos'è successo?» Non so cosa rispondere, sono troppo scosso per riuscire ad inventare scuse che reggano.

La mamma butta un occhio su Trixy, che è riapparsa al termine del messaggio.

«Trixy cosa stavate facendo?» Domanda lei.

«Ho appena avuto l'ordine di accendermi dal Signore.» Trixy, quando non sono io a farle domande, possiede l'abilità di mentire al diretto interessato che sta ponendo il quesito.

La mamma comincia a pormi milioni di domande con l'intento di scoprire la verità.  La mia testa comincia ad andare in ebollizione e con un urlo liberatorio esclamo:

«Tuo marito sta conducendo una guerra interplanetaria sulla Terra, e tra non molto verrà su Marte, mentre tu pensi tutti i giorni a lui fregandotene dei tuoi figli.»

L'impeto di rabbia sembra essere uscito dal mio inconscio, ma mi pento subito di aver pronunciato quella frase, anche se un fondo di verità c'è.

L'espressione di mia madre è sconvolta, e non riesco a dedurre se a causa del marito criminale o per essere stata accusata da un figlio di non essere la madre dell'anno.

Si appoggia sul letto di Dylan passandosi spasmodicamente le mani tra i capelli e posa do il suo sguardo incredulo sulla vuota parete.

Tutto il tempo da lei impiegato a crogiolarsi sul destino di mio padre, mentre è vivo e vegeto, e oltretutto sta conquistando la Terra.

«Chi ti ha mandato il messaggio?» Domanda cogliendomi di sorpresa.

«La nonna, dalla Terra. Non conosco la data del messaggio, era una comunicazione.»

Le rispondo, spiegandole tutte le informazioni.

«Non possiamo scappare.» Concludo asciugandomi con le mani le lacrime diventate appiccicose.

Sembra che dopo aver appreso la notizia riguardante mio padre, la mamma abbia iniziato un accelerato processo di ringiovanimento ritrovando un po' di autostima. Deve farlo per Dylan.

Se deciderò di restare su Marte, lei e Dylan andranno su Argus, il pianeta indicato dalla nonna.

Non posso mettere a repentaglio la loro vite per le mie decisioni.

«Io rimango, voi scappate su Argus. Trixy verrà con voi, ha lei tutte le informazioni e le coordinate per approdare sul pianeta.» ma la mamma scuote la testa, contrariata della mia decisione.

«Non posso far finta di nulla. Ho sprecato troppo tempo ad aspettare tuo padre, dovevo accorgermene prima, visto che Robert parlava spesso di rivoluzioni, e criticava molto severamente il Governo di Marte.» Asserisce lei.

Le poggio delicatamente una mano sulla spalla; vorrei chiederle scusa ma non ci riesco, poiché in fondo ho detto solo la verità in un momento di insania.

«Ma', ora non c'è tempo di avere rimpianti, devi essere forte per Dylan e portarlo in salvo su Argus.» Lei interrompe il mio discorso inalberando il palmo della mano.

MARXAN: LA PRIMA GENERAZIONE [PRESTO CARTACEO]Where stories live. Discover now