Capitolo 23 - Nemici-Alleati

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Ethan e Clem Hale osservano impassibili il gesto commovente di Daren.

Noto una certa somiglianza tra di loro, ma non mi soffermo altro tempo.

Scosto lo sguardo oltre la rampa e poggiata al corrimano intravedo una donna dai grossi occhi luccicanti.

Passo di fianco a Clem Hale, che accenna un sorrisetto e lo sorpasso precipitandomi a salire di fretta le scale.

La mamma tenta reprimere la sua emozione, ma fallisce. Le lacrime le sommergono il viso come canali d'acqua in campi d'allevamento.

«Carl!» Sussurra con voce tremolante.

Cingo le mani intorno al suo busto e avverto il suo singhiozzo come un ronzio.

Clem Hale l'ha risparmiata; diceva la verità.

Il mio stomaco si riempie di gioia e la mamma affonda la sua testa sulla mia spalla.

Qualche sporadica lacrima fuoriesce dai miei occhi, ma con il dorso della mano pulisco febbrilmente il viso. Non voglio apparire umano dinanzi a Clem Hale.

Lui, dabbasso, si gira immortalando il nostro abbraccio e mi lancia un sorriso sornione.

Sono conscio che non nutre alcun interesse verso mia madre, ma deve raggiungere il suo obiettivo, ovvero i fermare i Ribelli sulla Terra al fine di preservare il sua permanenza al Governo.

La mamma accarezza le mie guance per poi rimanere a contemplarmi per qualche secondo. «Puoi anche rifiutare di partecipare alla spedizione.» Afferma soave e scuotendo la testa. Le lacrime le fanno ingrandire le sue iridi. Sorride e due fossette compaiono ai lati del volto.

«Ho già accettato!» Rispondo senza alcuna remora. Clem Hale ha rispettato la parte dell'accordo, ora spetta a me contraccambiare.

Lei annuisce afflitta, ma un attimo dopo si ridesta come se un incubo notturno le fosse ritornato alla mente.

«Dylan?» Domanda e avverto un leggero tremore nelle sue mani.

«È su Argus.» Rispondo quieto, ma un tentennamento soggioga le mie parole e l'ombra del panico cala su di me.

Lo stomaco si stritola e le pulsazioni aumentano. «Dannazione!» Scaravento una mano sulla fronte

«Che c'è?» Ribatte la mamma accigliandosi in volto.

«Quando siamo fuggiti dal magazzino dell'O.I.M.T, Joshua si è collegato tramite il computer di bordo dell'astronave e ho svelato ad Arin Ramsey l'esistenza di Argus.»

Sono stato avventato mettendo in pericolo l'incolumità del mio fratellino.

«La mia ragazza era viva e io non sapevo un cazzo? Fottetevi! E noi due non abbiamo terminato immondizia spaziale.» Dabbasso Daren si esibisce creando una baraonda e minacciando Isaac. Alcune ragazzi si mobilitano frapponendosi alla sua furia.

«Daren, ho dato io il consenso di tenerti all'oscuro di tutto.» Sibila Daisy e lui si cristallizza svigorito in volto.

«Cosa?» Domanda poi girandosi verso di lei.

«Sì, e mi sento in colpa per non averlo fatto, ma ho avuto le mie ragioni.» Afferma lei.

«Lo spettacolo è terminato! Sulla Terra un esercito minaccia di distruggere il nostro pianeta, e voi siete impegnati in questa tresca amorosa?» Irrompe la voce glaciale di Clem Hale e immediatamente cala il silenzio.

Daren incrocia lo sguardo di Daisy; restano alcuni minuti a scrutarsi tra il silenzio minaccioso; poi Daren le dà le spalle intraprendendo la strada verso la rampa.

MARXAN: LA PRIMA GENERAZIONE [PRESTO CARTACEO]حيث تعيش القصص. اكتشف الآن