CAPITOLO 7

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MELISSA

L'indomani io e Bea ci svegliammo alle sette e mezzo. Eravamo in ritardo. Mi vestii con dei pantaloni da tuta grigi e una maglietta rossa, coperta dalla felpa della stessa tuta. Lasciai i capelli sciolti e li pettinai di fretta, poi misi velocemente l'eyeliner. Il risultato era meglio di come pensassi. Uscimmo dalla stanza e ci precipitammo giù.

"Qualcuno si é svegliato tardi?"chiese Simone. Quanto lo odiavo.

Prendemmo una brioche al volo ed uscimmo di casa, seguite da Simone. Lui salì in macchina e noi andammo  nella mia BMW , siccome Bea era venuta a piedi il giorno prima. Arrivammo in anticipo di cinque minuti. Ci precipitammo in classe e ci sedemmo ai nostri posti.

"Ciao ragazze."ci disse Marco.

"Ciao Marco!"rispondemmo in coro.

Arrivó la professoressa di inglese e cominció la lezione.

SIMONE

Intervallo. Dovevo parlare con Meli. Non ce la facevo più a tenerla così lontana. Per colpa sua non riuscivo più a stare con nessuna ragazza. Uscii dalla classe e andai verso gli armadietti. Passava sempre di li perche l'armadietto di Marco era vicino al mio. E la vidi. Bea non c'era, solo lei e Marco. In mano aveva un libro e lo stava leggendo.

"Melissa!"le dissi quando si avvicinó. Lei mi ignoró andando avanti, con gli occhi sul libro. La fermai prendendole il braccio.

"Ti devo parlare!"le dissi. Marco andó al suo armadietto e lei alzó la testa verso di me.

"Aspetta, sto facendo qualcosa di più bello!"

"Ah si? E dimmi, quale libro potrebbe essere cosi bello da rinunciare a parlarmi?"

"Anche un libro intitolato Come fare la cacca sarebbe piu bello di parlare con te." Sentii delle risate di sottofondo da un pó di studenti.

"Ma vai a cagare!"

"Sempre meglio che parlare con te!" Altre risate.

"Piantala di fare la spiritosa e ascoltami!"

"Cosa vuoi?"

"Ti devo parlare!" Lei chiuse il libro e mi disse:  "Ti sto ascoltando!"

"Non qui."

"E allora non potevi aspettare che arrivassimo a casa?" Giusto, potevo aspettare, ma avevo tanta voglia di sentire la sua voce.

"Ci sei questo pomeriggio?"

"No!"

"Come mai?"

"Ti devo dire dove vado, cosa faccio e quando? No!"

"Va bene, stasera ci sei?"

"Si. Ma non so se avro voglia di ascoltarti." Cavolo. Non riuscivo a non vedere come muoveva le labbra.

"Sei odiosa sai?"

"Lo prendo per un complimento!"

Suonó la campana e lei torno in classe seguita da Marco. Cavolo.

PIÙ MI ODI, PIÙ IO TI AMO♥Where stories live. Discover now