1. L'annuncio di un matrimonio felice (I)

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Il fidanzamento tra i rampolli delle due famiglie più abbienti di Nilemouth venne ufficializzato con una cena intima.

Sulle dodici vetrate della sala ricevimenti della tenuta Holsen erano stati calati dei pesanti drappi indaco; un lampadario a sfera, su cui erano incastonate decine di led esagonali, tingeva l'ambiente di una luce fredda; e le lunghe note di un canto gregoriano riempivano l'aria di solennità.

La tavola imbandita ostentava l'abitudine allo spreco di un ceto borghese che aveva bisogno di suscitare invidia per sentirsi appagato. I calici di cristallo, opera del più rinomato mastro vetraio della provincia, venivano riempiti dopo ogni sorso. I vassoi d'argento tornavano in cucina ancora colmi, non perché le pietanze non fossero sublimi, ma perché le quantità avrebbero potuto sfamare un intero reggimento - ammesso che a dei comuni soldati venisse mai concessa l'opportunità di cibarsi di simili prelibatezze. La gente ordinaria doveva infatti accontentarsi di concentrati sintetici di nutrimento, pasticche insapori che i commensali di quel banchetto sfarzoso non avevano neanche mai visto dal vivo.

La più giovane tra loro, la figlia appena diciassettenne dei Lambert, passò sensualmente la mano ingioiellata sugli inserti di pizzo della tovaglia di lino verde mirto. Al suo fianco, l'unica persona che rendeva per lei quella cena tollerabile le sfiorò lascivamente il braccio, con la scusa di allineare le proprie posate.

«Il profitto di qualcuno è sempre la perdita di qualcun altro», stava commentando in quel momento la voce roca di suo padre e Camelie Venice Lambert ne approfittò per distrarsi, sicura che nessuno degli altri convitati si sarebbe aspettato che intervenisse in una discussione di carattere economico. Alzò gli occhi sul lampadario a forma di alveare e si chiese perplessa se l'oggetto di design fosse un richiamo alla redditizia impresa di apicultura dei padroni di casa.

Dovette fare uno sforzo sovrumano per non sbadigliare, annoiata dalle previsioni degli utili dell'anno. L'unica volta che aveva cercato di capire qualcosa degli ingranaggi che distribuivano la ricchezza nel mondo, non era finita bene. Alcuni anni prima, la sua precettrice le aveva spiegato che l'economia di praticamente tutti gli stati si poteva riassumere in una parola: spietata. Secondo la donna, il sistema economico delle Terre Non Sommerse altro non era che un meccanismo legalizzato di tortura delle masse, un insieme di leggi che consentiva a una fortunata minoranza di godere dei frutti del lavoro di tutti gli altri.

Il giorno dopo aver provato a inculcare quelle idee liberali nella mente impressionabile della sua pupilla, la precettrice era stata brutalmente licenziata e Camelie era stata iscritta alla New Hope Academy, dove gli insegnanti dovevano superare un processo di selezione adeguato.

Con la coda dell'occhio, la ragazza spiò il profilo elegante di Kennedy Holsen, il suo promesso sposo. I capelli canuti, segno di una manipolazione genetica a cui anche Camelie era stata sottoposta nel grembo materno, erano raccolti in una coda morbida e gli occhi albini erano puntati sull'acquario dei crostacei. La sua mente era però chiaramente altrove, come il giovane dimostrò proprio in quel momento, allargando le gambe fino a infilare lo stivaletto tra le balze dell'abito della fidanzata.

Colta alla sprovvista, Camelie ritirò i piedi sotto la sedia e affondò con foga la forchetta nella bistecca in crosta di funghi, pentendosi però istantaneamente di non aver corrisposto l'approccio esplicito di lui.

Alla madre della ragazza bastò che l'incontro tra la posata e la porcellana producesse un decibel di troppo, per voltarsi scandalizzata verso la figlia. Socchiuse le labbra prugna e le rivolse un rimprovero silenzioso: un verso a metà tra uno sbuffo e una nota acuta morta in gola.

Camelie vide un sorriso divertito aprirsi sul volto di Kennedy e si compiacque di averlo provocato - seppur involontariamente - con la sua reazione forse un po' infantile. Distese di nuovo le gambe, sperando che il piede di lui fosse ancora lì, sotto la sua ampia gonna di raso magenta, ma purtroppo l'attimo era passato: Kennedy era di nuovo preso dal dibattito su come tagliare i costi di manutenzione senza essere sanzionati dall'Autorità. La ragazzina era certa che il suo fidanzato sarebbe stato un perfetto uomo d'affari, una volta che avesse avuto in mano la gestione della piantagione Lambert, oltre che dei terreni che gli spettavano per diritto di nascita.

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