Ovest

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Lo poteva vedere dai suoi occhi scuri. Lo poteva sentire dall'odore che la sua pelle emanava, dal colore della sua tuta.
Strisciò lungo la parete fino ad arrivare ad un angolo della stanza, allungò le mani verso una delle due sedie prima di metterla davanti a se, come protezione.

Il ragazzo rise sospirando poco dopo, fece dei passi lenti fino ad arrivare davanti alla sedia che tremava a causa della presa agitata di Mavis.
Si chinò in avanti appoggiandosi ai manici di plastica, guardò la bionda con attenzione.

Gli occhi chiari erano lucidi mentre la pelle pallida era ancora più lattea grazie alla mancanza di luce, lanciò uno sguardo alle finestre chiuse prima di riposarlo sulla ragazza e stringere i manici. Tirò la sedia verso di se e successivamente grugnì nel vedere la bionda continuare a stringerla nelle gambe di alluminio.

Il biondo tirò la sedia violentemente facendola schiantare in mezzo alla stanza. Mavis urlò quando il ragazzo la prese per braccio strattonandola verso di lui, la tirò in piedi per poi passarle un braccio dietro alla schiena per tenerla ferma.

-Non toccarmi!- tuonò sentendo le mani fredde del biondo su di lei.
Si scostò all'indietro sbattendo contro il muro.

Il ragazzo grugnì prima di sbattere le mani contro il muro, ai lati della testa di Mavis.

Il suo respiro era pesante, e con lo stesso peso si infrangeva sul viso della ragazzo umido e spaventato.

Lei lo guardava negli occhi, fronteggiava quella pazzia con la massima della paura.
Rimase immobile, il suo petto coperto dalla maglia verde si alzava e si abbassava velocemente, osservava il ragazzo biondo. Aveva le labbra schiuse mentre i capelli biondi e un po' sporchi erano disordinati sulla sua testa, il viso scavato faceva risaltare gli zigomi delineati.
Gli occhi azzurri che la guardavano erano contornati da occhiaie scure e profonde, lo vide staccare una mano dal muro prima di spostarla vicino al viso di Mavis.
Rabbrividì quando le sfiorò una guancia, con un tocco leggero, poteva vedere il suo pomo d'Adamo salire e scendere meccanicamente.

Fece per portare la mano più in basso, verso la mascella della ragazza quando fu interrotto dallo sbattere della porta.

-Maniaco del cazzo, allontanati da lei.-

Mavis ritornò a respirare quando sentì la voce di Zayn.

In un attimo il corvino spinse di lato il ragazzo biondo prima di prendere Mavis per una spalla e spingerla fuori dalla stanza.

Zayn si avvicinò al ragazzo caduto a terra prima di sussurrargli qualcosa nell'orecchio.

-Capito?- esclamò successivamente in tono arrabbiato.

Mavis non poté neanche più posare lo sguardo sul ragazzo biondo, Zayn chiuse subito la porta alla sue spalle prima di prendere la chiave e mettersela in tasca.

-Stai bene?- domandò incominciando a camminare verso l'uscita dell'Ala Est.

-Si.- sospirò la bionda.

-Quella guardia di merda,- lo sentì imprecare -scommetto che neanche sapeva che 105 era nella stessa stanza.-

Mavis lo prese per un braccio facendolo fermare, il corvino corrugò la fronte.

-Grazie Zayn.- disse prima di abbracciarlo.

-Di niente, tesoro.- ridacchiò prima di strofinarle una mano sulla schiena.

-Ho avuto paura.-

-Immagino, anche io ne avrei avuta.-
Ricominciarono a camminare e usciti dall'Ala Est Mavis dovette chiudere gli occhi per la troppa luce, non si era accorta che il reparto di prima fosse così buio.

-Come hai fatto a prendere la chiave?-

Zayn rise.

-Louis ha la mano veloce e le guardie sono facili da distrarre.-

Mavis annuì.

-E dove stiamo andando?-

Il ragazzo indicò una porta dall'altro lato del corridoio.

-Ala Ovest,- sentenziò -dobbiamo parlare di alcune cose.-

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-Se passiamo di qua.- Harry indicò la mappa -Ci saranno meno guardie da seminare.-

Erano seduti tutti in un tavolo mentre altri ragazzi facevano altre attività, c'erano solo due guardie ma erano vicino alla porta quindi non avrebbero potuto sentirli.

-Come avete fatto a prendere la mappa?- chiese Mavis spingendosi verso il centro del tavolo.

-Questa settimana era il mio turno di pulire gli uffici all'ultimo piano, ho fatto la fotocopia della cartina prima di scendere.- rispose Liam.

La bionda si girò quando sentì la mano di Zayn posarsi sulla sua spalla.

-Quindi usciamo dall'entrata?- chiese indicando il pezzo di carri ripiegato.

-Si, aspettiamo che sia buio poi ci intrufoleremo nella cabina degli sblocchi delle porte.- spiegò Harry.

Dopo pochi secondi tutti posarono lo sguardo su Mavis, quest'ultima arrossì prima di ritirarsi nelle proprie spalle.

-Che c'è?- domandò.

-Vedi,- Liam si passò una mano tra i capelli corti -ci sono due guardie di turno di notte nella cabina.-

-Quindi?- Mavis si appoggiò allo schienale della sedia incrociando le braccia al petto.

-Quindi,- ripetè Louis -ci serve qualcuno che distragga le guardie.-

MessWhere stories live. Discover now