Beauty in the pain

112K 5.6K 2.5K
                                    

La mano lattea scendeva per il suo percorso, indisturbata. Partiva dalla cima della testa, appoggiata sui morbidi capelli biondi, prima di scendere lungo essi. Sfiorava il collo pieno di brividi per poi arrivare alle spalle tese.

-Sei come polline alla luce.- sussurrò -Giovane e spericolato.-

Mavis annuì contro il petto di Niall, stropicciandogli la maglia arancione.

Sussurravano per paura di interrompere quel filo che li aveva connessi. Quel filo che era caduto nel silenzio dopo il colpo di Niall.

Mavis sospirò, non era difficile capire perché Niall era li, in quel riformatorio. Guardò la cartellina buttata a terra, l'unico foglio era scivolato fuori da essa strisciando fino al lato opposto della stanza.

Niall si staccò lentamente dalla ragazza, le mise dietro all'orecchio una ciocca di capelli chiara prima di allontanarsi e raccogliere il foglio solitario. Lo strinse in una mano stringendolo, la carta accorta vista colpì il pavimento.

-Lo giuro su Dio,- soffiò Niall a denti stretti -che ci farò uscire da qui.-

Mavis rise, incrociò le braccia al petto appoggiandosi al muro.

Si immobilizzò quando si immaginò Killian seduto sul letto della cella. Giocava con i suoi giocattoli, alzò i piccoli occhi azzurri verso Mavis. Lei era immobile, distrutta da quella immagine così nitida e dolorosa. Tutto era dolore.

-Smettila di essere cattiva, Mavis.- la rimproverò il bambino -Lui vuole portarti via così potrai tornare da me.-

Killian si alzò dal letto, facendo scontrare i piccoli piedini sul pavimento di piastrelle. La ragazza era stregata, annuì leggermente guardando il bambino sparire all'improvviso.

Niall comparve davanti a lei, aveva gli occhi chiuse e sospirava.

-Dio?- chiese Mavis. -Dio si è scordato di quelli come noi molto tempo fa, Niall.-

-Non credi in Dio?-

-Non credo nelle cose che non vedo.-

-L'amore non lo vedi.-

Mavis si spostò dal muro. Strinse le maniche della tuta verde, riscaldandosi.

-Non ho mai detto di crederci.- rispose cupa.

Gli occhi di Niall furono attraversati da un lampo, si passò la lingua sul labbro inferiore. Facendolo diventare lucido.

-Neanche l'odio.-

Mavis scosse la testa. -Non credo neanche in quello, provo emozioni ma non riesco a riconoscerle.-

Niall le prese una mano, le strofinò il dorso prima di afferrarle le dita. Portò la sua mano contro la sua spalla prima di tirarla verso di se per la vita, lentamente.

-Io credo in te, nel tuo tocco, nei tuoi occhi così reali. Tu sei reale, tu esisti.-

Il ragazzo storse il viso, muovendo le dita contro la maglietta verde di Mavis.

-Baciami.- sussurrò -Voglio avere anche io qualcosa di reale.-

Mavis gli accarezzò la spalla, spostò i polpastrelli sul suo collo. Il tormento del suo tocco era qualcosa di sopportabile per Niall.

Lei strinse una mano, per una volta, quando Niall la toccava non provava un senso di stanchezza. Quella richiesta l'aveva svegliata, l'aveva fatta fremere e provare quella che poteva essere paura. Nervosismo.

-Io sono il dolore.-

Disse salendo fino alla mascella che si irrigidì sotto il suo tocco.

-Allora ho trovato la bellezza nel dolore.-

La strinse più forte alla vita. Le gli prese la mascella tra le mani, accarezzandolo.

Lo fissò qualche secondo.

"Ti prego." Mimò Niall.

Mavis gli chiuse le labbra, era tesa in punta di piedi mentre lasciò cadere il bacino in avanti verso quello del ragazzo.

Si staccò leggermente guardando Niall. La sua bocca semi aperta faceva uscire il fiato caldo che si scontrava sugli zigomi di Mavis.

In un movimento le strinse i fianchi, riposando le labbra su quelle di Mavis. Fece scontrare le loro bocche con furia mentre le loro fronti si sfioravano. In pochi secondi i piedi della ragazza non toccarono più terra.

Niall la teneva in alto così che anche le loro gambe potessero aderire tra di loro. Mavis accarezzò il polpaccio di Niall con il piedi facendolo sorridere.

Poteva sentirlo sulle proprie labbra, tra la lingua e il palato. Lui era li. E gli sembrava la cosa più reale mai vista prima.

----

-Mangia.-

Mavis ridacchiò prendendo il cucchiaio in mano, lo fece roteare tra le dita prima di infialarlo dentro la minestra.

Se lo portò sulle labbra e Niall sorrise spostando il suo piatto vuoto.

-Brava principessa.- elogiò.

La ragazza arrossì appena, si girò lanciando un'occhiata per la mensa.

Sorrise a Zayn quando le fece un cenno. Riportò gli occhi nel suo piatto e si agitò quando Niall si spostò al suo fianco.

La accarezzò con le mani legate.

-Perchè sei andato via dall'Irlanda?- chiese.

-Mia nonna era di qui, e quando è mancata ha lasciato un appartamento per me e mio fratello. Abbiamo deciso di cambiare aria.-

Era così tranquilla e quella voce roca lo faceva sembrare ancora più normale.

-Quanto tempo fa hai conosciuto Zayn?-

Niall si irrigidí. Si spostò sulla sedia sotto gli occhi della guardia che lo scortava con il disprezzo negli occhi.

-Allora te l'ha detto.- mormorò.

Mavis annuì.

-Era in prima superiore,- farfugliò -lui era nei guai e io l'ho...distratto.-

La ragazza si girò meglio verso Niall.

-Cosa segnavate sul palo?-

Gli occhi azzurri di Niall si scurirono. Si alzò di scatto dalla sedia.

-Hai fatto troppe domande.-

Si chiuse in se stesso, era come se il ghiaccio fosse sceso su di lui. Diventò freddo e distaccato, fece un cenno alla guardia e quest'ultima lo prese per il gomito scortandolo fuori dalla mensa.

Mavis lo guardò andare via, impassibile .

MessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora