Lie

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La guardia assottigliò le sopracciglia quando vide Mavis avvicinarsi al tavolo, spostò una sedia sotto lo sguardo attento del ragazzo davanti a lei prima di far cadere il suo corpo su di essa.
Si sedette e incrociò le braccia al petto, sapeva che Zayn la stava guardando e sapeva che quando sarebbe tornata al tavolo le avrebbe urlato contro. Non le importava.
Se nessuno voleva dirle qualcosa riguardo 105 lo avrebbe scoperto da sola.
Il ragazzo biondo sorrise prima di posare la forchetta al lato del vassoio, si appoggiò allo schienale della sedia per poi fare un cenno divertito alla ragazza per farla parlare.
Mavis sporse una mano bruscamente verso il ragazzo.
-Mavis Holmes.- si presentò.

Il biondo annuì e agitò i polsi, legati tra di loro da delle manette, come segno di saluto. Gli occhi chiari la fissavano quasi impazientemente, il colore si alternava come se due parti di lui fossero combattute.

Mavis riposò la mano lungo il suo fianco, diede un'occhiata alla stanza gremita di gente e arrossì quando notò che tutti la stavano fissando. Si spostò più avanti con il busto prima di parlare a bassa voce.

-Volevo ringraziarti per ieri sera.- sospirò.

Gli angoli della bocca si sollevarono quando vide il ragazzo scrollare la spalle e posare lo sguardo sul cibo mangiucchiato.

-Vai sempre in giro di notte?- chiese più sciolta.

Un po' la imbarazzava, a lei dava fastidio sentire questa sensazione ma quando lo vedeva anche da lontano le veniva da chiudere gli occhi, come un colpo di stanchezza e sconfitta. Come se le risucchiasse tutte le energie con uno sguardo.
Quegli occhi azzurri erano i più scuri che avesse mai visto.

Il biondo annuì.

-Perché non parli?- domandò, la curiosità la stava uccidendo. Aveva fantasticato sulla sua voce per giorni.

Lo vide irrigidirsi. Spostò gli occhi sulla guardia dietro di loro e lanciò un occhiata alla ragazza davanti a lui.

Mavis prese il fazzoletto tenuto sotto il piatto di plastica prima di tirare fuori una penna dalla tasca verde. Ne portava sempre una con se.

Scrisse velocemente su di esso prima di farlo strisciare contro il tavolo verso al ragazzo.

Ho bisogno di parlarti.

Il biondo prese la biro e cercò di scrivere con le due mani unite tra loro dal pezzo di ferro.

Mavis annuì quando lesse la scritta sul pezzo leggero di carta.

Vieni nella mia stanza dopo pranzo. Quando tutti vanno in terapia, vieni da me.

Prese il pezzo di carta e la biro prima di alzarsi. Gli fece un cenno con la testa per poi girarsi e sentire il suo sguardo bruciarle la schiena.

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-Fermati.-

La prese per un braccio strattonandola.

-Zayn smettila!-

Tirò via il braccio dalla presa ferrea del ragazzo, quest'ultima la riprese per un polso fermandola.

-Cosa ti salta in mente?- sbraitò lungo il corridoio vuoto. Le sue urla echeggiarono per le pareti bianche.

-Ma si può sapere cosa ti prende?-

-A me?- chiese ridendo nervosamente -Non sono io che ho deciso di morire.-

Mavis lo spinse per poi fare qualche passo.

-So cosa faccio, Zayn.- mentì.

Lui la raggiunse.
-Ma non sai lui cosa potrebbe farti, l'altro giorno chissà cosa ti avrebbe fatto se non fossi intervenuto io.-

-Sei qui da una settimana scarsa.- sospirò -Non hai la minima idea di come funziona qui.-

Si guardarono per qualche secondo prima che Mavis gli diede le spalle percorrendo il corridoio.

-Dove stai andando?- le chiese più dolcemente il ragazzo dai capelli scuri che si era fermato a fissarla.

-Ala Nord, terapie di gruppo.- mentì di nuovo prima di salire le scale e dirigersi verso la stanza numero 105.

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Sfiorò con le dita i 3 numero incisi rudemente lungo la porta. Alzò di scatto la testa quando sentì aprire la finestrella.

Il ragazzo la fissò per qualche secondo prima di rivolgerle un sorriso malizioso.

-Tu non vai a fare terapie?-
Il biondo scosse la testa trafficando con la serratura. Aprì la lastra dando una vista più larga della sua stanza.

Era uguale a quella di Mavis solo più piccola. Fece qualche passo all'interno di essa è rabbrividì quando sentì la porta chiudersi in un movimento violento, qualche secondo dopo anche la finestrella scattò.

Guardò il ragazzo passarsi le mani lungo la maglia arancione prima di fare qualche passo lento verso la ragazza in piedi.

Lei distolse le sguardo deglutendo.

-Come hai fatto ad aprire la porta?- chiese cercando di concentrarsi su qualcos'altro -Voglio dire non dev'essere una cosa sem-

Il ragazzo la bloccò avvicinandosi e tendendo il suo capo verso l'orecchio di Mavis.

-Zayn ti sta mentendo.-

AMNESIA

Wei faccio una cosa veloce, per prima cosa volevo ringraziarvi per tutto perché davvero non avrei mai immaginato che Mess riuscisse ad arrivare così in alto in classifica. Quindi grazie.
Per seconda cosa volevo dirvi che non ho potuto rispondere ai vostri commenti perché ho quasi finito i GB e tipo lo uso solo per le cose importanti tipo aggiornare eheh amatemi.
E non detto questo scusate se aggiorno sempre ad orari assurdi ma, Hey what did you expect?

ciao ciao

MessWhere stories live. Discover now