Simili.

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Ho sempre creduto che fossimo simili,con gli stessi tormenti,le stesse paure.Come potevo io,sollevare me e lui allo stesso tempo? Credevo di farcela e di ottenere riconoscenza eterna,invece è come se un grosso peso mi fosse crollato addosso.Oggi mi ritrovo qui,con tutte le ceneri delle pagine,di quel libro che al tempo fu la nostra storia.

Renato era mingherlino ma ostinato,nonostante i miei rifiuti e il mio distacco era sempre lì,ad aspettare il momento opportuno,come un condor che aspetta la sua preda per divorarla nel suo punto debole.Destino ha voluto che io ho dovuto affrontare una grande perdita in famiglia,quindi ero vulnerabile come un cucciolo nella savana.Coincidenza strana,anche lui .

Sembrava il mio specchio e forse realmente lo era.Mi riportava a galla la parte più debole e viziata.La bambina capricciosa che ha paura del mondo e si nasconde nell'apatia,fingendo di essere altro.In realtà ho sempre celato i miei punti deboli,non ho quasi mai pianto in pubblico,ma oggi ho capito che forse non fa così male mostrare le proprie vulnerabilità,quando sai gestirle e sai farti scudo dai predatori.Ho notato che nei momenti più neri della mia vita c'erano falchi appollaiati a cercare di ridurmi in pezzi minuscoli fino a portarmi all'autodistruzione.Fatto sta che iniziai una frequentazione,forse per solitudine,forse per comprensione ,ma passarono in fretta 8 mesi di "amicizia".

Una mattina ,dopo una giornata di mare, per caso ,mi rivelò di essere il cugino di Andrea.Bentornato dolce tormento.E qui il nostro cugino sbagliato,si giocò la carta Andrea e tentò di emularlo fino ad ottenere il mio cedimento.

Il Cugino SbagliatoWhere stories live. Discover now