Capitolo 14

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Sono seduto sopra le gambe incrociate di Alex che mi tiene abracciato. Ho il petto rivolto alla finestra mentre la schiena è rivolta verso l'armadio, il fianco e il braccio sinistro sono appoggiati al busto del mio migliore amico e le gambe sono quasi al petto.

Guardo fuori dalla finestra il paesaggio costituito da due pini ricoperti da neve i cui rami si intrecciano come fossere innamorati, mentre cerco di riprendermi dopo una piccola crisi di pianto che ho avuto dopo che gli altri sono usciti dalla stanza. In questo periodo piango a caso, senza un motivo valido anche per ore. Non ho mai capito perchè, forse per lo stress dato dalla scuola o per via del malditesta o per il fatto che non ho mai dormito molto. Fatto sta che ora sono qui con i miei amici in vacanza e mi stanno aiutando a riprendermi come possono. Mi aiutavano pure prima con chiamate, mi ascoltavano ripetere la lezione per l'indomani più volte, mi spiegavano cose che non capivano, mi facevano ridere e distraere, ma adesso siamo letteralmente insieme ed è la senzasione più bella del mondo non smetterò mai di dirlo ma è vero. Ho 16 anni e alla mia età (dai 13 ai 17 mi sembra: cioè adolescenti) si è molto più fragili, tutto ti tocca nel profondo dal video più triste ad un semplice "no" detto dai genitori. Oppure ti fa morire dal ridere da una semplice frase ad una battuta. E ancora tutto ti annoia, ti entusiasma, ti stanca. Penso a questo già da dieci minuti fissando il vuoto. Mi risveglio quando sento che qualcuno mi tocca la spalla.

"Hey, tutto apposto?"
Anna mi fa la domanda con un sorriso dolce: è seduta sul bordo del letto vicino a me e ad Alex. Non mi sento le corde vocali o almeno è come impedita la mia voce, quindi richiudo la bocca e prendo la sua mano stringendola, sperando che capisca che non sto benissimo. Lei sembra capire perchè ricambia la stretta e mi accarezza il polso. "Che ti preoccupa?" Non so che rispondere sinceramente. Ne Alex, nè Anna nè Lyon sembrano avere fretta di avere una risposta e quindi mi prendo del tempo per pensarci.

'Che ti preoccupa?.... forse mi preoccupa il fatto di non riuscire a mangiare? In verità mi preoccupano tante cose e ognuna di queste é un peso che porto da più o meno tempo. Tutti provocati da qualcosa che mi ha fatto male o da domande a cui la risposta non è stata data completa ed è rimasta dentro di me attendendo una fine. Per esempio io non ho paura di ingrassare, anche perché esco in bici ogni giorno e il mio metabolismo è molto veloce e quindi sono consapevole che potrei mangiare di tutto e non ingrassare. Non mangio perché ho lo stomaco chiuso, cioè mangio un boccone e poi anche se invece ho fame non mangio più perchè credo di essere sazio. Forse è dovuto al fatto che quando ero piccolo un dottore ha detto che ero intollerante alla maggior parte dei cibi e quindi non mangiavo molto. Anche se poi si è scoperto che non era vero e che quello aveva sbagliato. Forse è dovuto dal fatto che alle medie non avevo un fisico stile stecchino o non avevo muscoli e quindi mi bullizzavano. No aspetta. Non mangio perchè durante il periodo tra la terza elementare e la prima superiore cambiavamo diete continuamente per via di mia zia e io mangiavo tanto in un mese e pochissimo in un altro. Questo mi portava sempre a vomitare e stare male, quindi appena il periodo è finito non sono mai riuscito a riprendere a mangiare come prima ma non mangiavo per paura di tornare a vomitare giorno e notte. Si, è sicuramente per quello.'

Mentre pensavo avevo iniziato a stringere a accarezzare la mano della ragazza. Mi staccai subito e sussurai uno "scusa" risposto da un "Tranquillo, non fa niente" a quel punto decisi di rispondere alla domanda:
"Tu mi hai chiesto se qualcosa mi preoccupa. Ecco... qualcosa c'è..." deglutii per poi riprendere: "a me preoccupa il fatto che non riesco a mangiare più di un tot al giorno pur avendo fame. Ci ho pensato su e penso di aver capito perchè... sempre se vi interessa"
Alla vista della mia palese incertezza Lyon si alzò mi passò una mano tra i capelli per poi iniziare ad accarezzarmi con delcatezza la testa e nel mentre dire:
"Ovvio che ci interessa, siamo preoccupati da questo fatto e anche dal fatto che spesso sei giù di morale e noi non capiamo perchè. Non possiamo viggiarti nella testa e vedere cosa ti affligge, quindi possiamo solo aspettare che tu butti fuori tutto quello che ti fa male e che ti fa bene per aiutarti a capire quello che tu non capisci e farti uscire da questa situazione; come possiamo solo aiutarti per quello che capiamo dal tuo comportamente e dall'esterno. Quindi si. Ci interessa sapere cosa ti sta passando in questo momento per la testa. Ok topino?" Ascoltai tutto guardandolo dritto negli occhi visto che si era abbassato alla mia altezza. Come ho detto prima tutto alla mia etá ci tocca e questo mi ha toccato tantissimo a tal punto che dovetti portare una mano alla bocca per non singhiozzare, iniziando a versare lacrime. Alex mi strinse a se ancora di più e lo abbracciai bagnadogli la giacca:
"Hey, ti sei emozionato topilino?"

Dopo poco mi riprendo e mi asciugo le lacrime restanti con le mani e nel mentre rispondo con un flebile "grazie". "Di niente ma adesso tu devi dirci a cosa pensi sia dovuto il fatto che non mangi, se ti va". "Allora... io penso che non mangio perchè durante il periodo tra la terza elemntare e la prima superiore". Dovetti fermarmi per deglutire tutta la saliva che avevo in bocca perchè non bevevo dalle due ed erano le cinque. Anna mi passo una bottiglia termos con dentro della camomilla bollente, ingoiai tre sorsi enormi che mi scaldarono tutto il corpo e ripresi a parlare rigirandomi la bottiglia fra le mani: "Quindi durante quel periodo passavamo continuamente da una dieta ad un'altra per via di mia zia e io mangiavo tanto in un mese e pochissimo in un altro. Questo mi portava sempre a vomitare e stare male, quindi appena il periodo è finito non sono mai riuscito a riprendere a mangiare come prima ma non mangiavo per paura di tornare a vomitare giorno e notte. Ero e sono consapevole che mon potrei tornare a vomitare fino a stare male e voler vomitare l'anima, ma non riesco a ingerire più di un tot di grammi al giorno". Dissi tutto dun fiato e aspettai una risposta o un commento da uno dei tre, che, a mio dispiacere, rimasero in silenzio per almeno dieci minuti.

Dopo pochi secondi Stre entrò nella stanza per avvertirci che era pronta la cena, Lyon e Anna ai alzarono e se ne andarono, quindi io ed Alex rimanemmo li da soli.

Cercai di spostarmi ma senza successo perchè il blu non mi mollò, anzi infilò le mani sotto le mie braccia, sui fianchi, con questo movimento mi costrinse a mettergli le braccia al collo, mentre lui posizionava la sua testa tra l'incavo del mio collo.

Era bellissimo sembrava un piccolo gattino indifeso e iniziai ad accarezzargli i capelli morbidi e castani sfumati al blu scuro. Lui fece la stessa cosa e siamo rimasti in questa posizione per almeno dieci minuti.

"Dovresti andare a mangiare". "Io se salto un pasto non rischio di finire in ospedale" a quelle parole mi strinse ancora di più. Riposò la testa sulla mia spalla e mi sistemò meglio su di lui per poi riabbracciarmi. Chiusi di nuovo gli occhi per soli cinque secondi che si trasformarono in un sonno profondo.

Vennì svegliato dieci minuti dopo da Alex che, in modo dolce, disse: "Giò, dobbiamo andare di là"

Continia...

Ciauuuu lettori!!

Come potete ben vedere ho publiccato anche il capitolo 14 e sono piena di idee!!!
La mia professoressa di Italiano inconsapevolmente mi ha salvato: ha deciso che, visto che abbiamo praticamente finito il programma, scriveremo la tesina in classe per avere più tempo il pomeriggio per studiare. Sapete che significa? AVRÒ PIÙ TEMPO PER SCRIVEREEE.
E voi potrete leggere!

Vorrei sapere invece se trovate troppo lunghi o complicati (o emtrambi) i capitoli. Nel caso la risposta fosse si, allora risponderò a tutte le domande e farò capitoli più corti e allo stesso tempo più chiari.

Alla prossima!!!

Storia di:
SpaceZenaWGF

Chi dice Che Non Possiamo stare insieme ~TheBadNauts~Where stories live. Discover now