capitolo 7

3.7K 87 8
                                    

"Ciao amore ci vediamo lunedì prossimo" mi saluta mamma lasciandomi tantissimi baci sulle guance
"Ciao mamma, scrivimi o chiamami appena arrivi" le dico lasciandole un bacio sulla guancia.
Esce dalla porta trascinandosi dietro la valigia.
Sono già vestita e inizio a scendere la scale per andare a lavoro.

"Eii" dico entrando nel bar ancora chiuso
"Ciao"mi saluta Alessia lasciandomi un bacio sulla guancia
"Com'è andata ieri" mi chiede lei sapendo che era il mio giorno libero
"Male, hanno arrestato quattro miei amici, eravamo tutti a casa di Sami, stavo dormendo sul divano e verso le 6 del mattino sento urlare i ragazzi, ci troviamo dentro casa tantissimi agenti, iniziano a smontare casa, e per nostra sfortuna trovano le pistole che avevano usato il giorno prima per il video clip e dell'erba" spiego io iniziando a pulire i tavolini.
"Mi dispiace tantissimo, se hai bisogno sai dove trovarmi" mi rassicura lei
"Grazie davvero"

Dalle porte entrano Amed e dei ragazzini credo della sua età
"Buongiorno" diciamo all"unisono io e Alessia
Amed viene verso di me e mi lascia un bacio sulla guancia.
"Marty, ci puoi portare cinque brioche e cinque succhi" mi dice Amed dolcemente
"Va bene arrivo subito, le brioche come?"
"Fai tu mangiamo tutto" mi risponde sorridendo e andandosi a sedere con gli altri.

Esco dal bar appena finito il turno sapendo che mi.sarebbe passato a prendere Yosef con la macchina.
Salgo
"Eii" mi avvicino alla sua guancia per lasciarli un bacio
"Cosa vi hanno detto?" Gli chiedo agitata, ci stavo pensando da tutta mattina.
"Aziz e Anas sono fuori, Sami e Zaccaria devono stare dentro per un mese e mezzo, per possesso di armi e stupefacenti, poi avendo anche precedenti hanno allungato la pena, sti stronzi figli di puttana" mi informa stringendo il volante facendo diventare le nocche bianche.

Siamo tutti a casa mia, hanno portato la Play, l'hanno collegata al televisore anche se vecchio. Ora stanno giocando, urlano come dei matti, partono insulti in marocchino che io sfortunatamente non capisco ma mi limito a ridere.
Domani mattina possiamo andare a prendere Aziz e Anas.

Sto cucinando con Amed che si è offerto di aiutarmi.
"Ti manca"
"Chi?" Chiedo un po' confusa
"Sami"
"Si che mi manca"
"Siete tanto amici, si vede come ci tenete l'uno all'altro" mi dice prendendo il cucchiaio iniziando a girare la pasta

"È pronto" urliamo insieme per far venire a tavola tutti, iniziano a correre e per poco non si fanno male.
Hanno divorato tutto.

Sono tutti tornati a casa propria, sono nel letto, sotto le coperte con addosso una maglia di Sami, sento il suo profumo, è buonissimo.
Sto facendo spazio a tutti i pensieri che mi porto dietro da tanto.
Non penso sia normale provare dei brividi quando Sami mi abbraccia o quando mi mette il suo braccio sulle mie spalle, quando mette la sua mano su un mio fianco. Non so cosa pensare, vorrei parlare di questa cosa con qualcuno, ma chi è il più vicino a Sami, che sa dirmi qualcosa in più di lui.

la prima volta // sackyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora