capitolo 16

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*tre mesi dopo*

Sono sul balconcino della mia stanza a fumare, ho questo vizio di merda, non mi piace fumare ma allo stesso tempo si perché mi rilassa ma, in pratica sto pagando una cosa che mi porterà ad avere una malattia permanente o direttamente alla morte. Sembro tragica, mi hanno sempre detto questa cosa, ma è la verità.

"Buongiorno" sento dire da Amed che è appollaiato sotto il mio balcone con alcuni suoi amici che io non conosco.
"Buongiorno" dico spegnendo la sigaretta
"Hai sentito Vale, ha dei cuccioli di amstaf di 2 mesi e mezzo" mi dice
"No quello stronzo non mi ha detto nulla" quasi urlo al che Amed e i suoi amici ridono
"Vestiti che andiamo insieme da lui, ci sono praticamente tutti tranne Anas Yosef e Naha"
"Arrivo ammó" dico entrando in casa.
Mi metto una tuta nera della Nike, le air Force one bianche, un body nero che mi ha regalato Gaia, è bellissimo, e mi porto una felpa con la zip di Sami.
Pettino i capelli, metto la matita nera dentro l'occhio e sono pronta. Non metto il mascara perché in questo periodo mi fa appesantire le ciglia e non mi piace.

Scendo velocemente le scale, mi trovo il mio Amed che mi aspetta fuori il portoncino del palazzo, ci sono anche i due ragazzini di prima.
"Ciao" dico dolcemente
"Io sono Matteo" mi dice il ragazzino con i capelli sul biondino
"Io sono Omar" si presenta anche l'altro, lui ha i capelli rasati e sono scurissimi quasi neri.
"Piacere Martina" mi presento io
"Okay ora che vi siete presentati possiamo andare che se non fa tardi" dice Amed mettendo un braccio sulle mie spalle, comunque o sono bassa io o è lui troppo alto.

Arriviamo a casa di Vale, iniziamo a salire le scale, si sentono già le voci di tutti che urlano, ma sanno che è mattina?

"Buongiorno" dico entrando in casa
"Dov'è il coglione che non mi ha detto nulla?" Continuo
"Che cazzo urli cogliona" spunta Zaccaria
"O ma ci sei anche tu stronzo, e comunque non sto urlando siete voi" dico, mi fa il dito medio al che gli faccio la linguaccia
Arriva Sami sorridendo, mi bacia, subito mette la lingua, mi prende per i fianchi e poi passa al sedere, io ho le mani sulle sue guance, gli accarezzo con il pollice gli zigomi.
"Ma potete anche prendervi una stanza" dice Mattia disgustato
"Ma se fai anche di peggio con Gaia" prende le nostre difese Amine
"Dove stanno i bimbi" dico entusiasta vedendo Vale
"In sala" mi risponde

Appena entro mi viene in contro un piccolo cucciolo tutto marrone caramello, con gli occhi azzurri, lo prendo in braccio
"Ommioddio quanto sei bello" faccio una voce strana
"No mo inizia a parlare con quella voce di merda" dice aziz, gli faccio il medio fulminandolo con lo sguardo, alza le mani in segno di resa.
"Hai preso senza saperlo quello che non adotta nessuno perché dicono che è il più bruttino" mi dice vale accarezzandolo
"Non è vero è il più bello, quanto sei bello amore mio" inizio a parlare a vanvera, tutti ridono
"Se vuoi te lo regalo" mi dice di nuovo Valerio
"Lo faresti davvero!?" Dico entusiasta
"Si perché nessuno lo vuole e poi se ti piace così tanto puoi adottarlo, so che sei responsabile e poi sei tu, hai fatto tantissimo per noi, stai aiutando tutti ad uscire da brutti giri e da dei casini, prendilo come un regalo di ringraziamento." Continua Mattia, anche lui aiuta Vale
"Ragazzi grazie davvero" li abbraccio
"Tu ti chiamerai Coco" parlo con il mio nuovo cane, sento abbracciarmi da dietro è Sami, mi lascia dei baci sul collo e sulle guance.
"Chissà perché proprio Coco eh?!" Ride Aziz
"Io intendevo il personaggio del film coglioni" rido io

Sono a casa con Sami, Coco sta dormendo, noi siamo sul letto e stiamo finendo di vedere la casa di carta.

Mi bacia, mi fa mettere a cavalcioni sopra di lui, mette le sue mani sotto la mia maglietta iniziando ad accarezzare la schiena, piano piano iniziamo a spogliarci, e così finiamo per fare l'amore.

"Ti amo" mi dice stendendosi accanto a me
"Ti amo anche io" dico accoccolandomi al suo petto, ancora nudi ci addormentiamo.

la prima volta // sackyWhere stories live. Discover now