Stai zitto

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James pov

Ormai si era fatta sera ed Hermione ci aveva già salutati per poi rifugiarsi nella sua camera.

J: Allora? Come la trovate? - chiesi 

S: E' una bella ragazza- mi sorrise in modo strano 

R: Sono d'accordo ed è anche molto intelligente

S: Oh si, hai visto prima? Volevo farle uno scherzo buttandole dell'acqua addosso ma mi ha beccato subito facendo bagnare me- ridemmo tutti insieme ricordando la scena

J: Pet?

P: E' ok... non so per quanto tempo ci sopporterà ancora..- disse timidamente facendoci nuovamente ridere

Passammo un po' di tempo a parlare ma la conversazione finì in una rumorosa battaglia di cuscini finché non sentimmo bussare la porta

J: Entra Herm!

H: SIETE MATTI? SONO LE 3 DI NOTTE MERLINO! - Mi urlò contro

J: S-scusa, ma metti giù la bacchetta... mi fai paura-

H: A LETTO MUOVETEVI- ci ordinò e noi ubbidiamo senza replicare

H: E siete grifondoro voi?-

Tutti: SI 

H: Buonanotte, e non voglio sentire una mosca volare- e con questo se ne andò chiudendo la luce

S: Cavolo, fa paura

H: Ti sento Sirius!- urlò dall'altra stanza Hermione

S: SCUSAAAA

H: Sta zitto 


La mattina dopo

Erano le 10 e io e i malandrini eravamo svegli, mancava solo Herm all'appello.

J: Vado a svegliare Herm- dissi alzandomi dal divano

Quando entrai nella sua stanza la vidi ancora sotto le coperte, mi sedetti di fianco a lei e solo in quel momento vidi le occhiaie che contornavano i suoi occhi e le guance bagnate. Aveva pianto? 

H: Buongiorno- mi sorrise lei stroppiciandosi gli occhi 

J: Buongiorno.. stai bene? Non hai una bella cera

H: Benissimo, sarà solo una tua impressione. Voi? Avete dormito?- non so perché ma mi sembra una bugia

J: Si a differenza tua- osai dire

H: Baggianate, dai esci tra poco arrivo.

Hermione pov

Dopo che mi feci un bagno veloce e mi sistemai un po' mi vestii con dei semplici jeans e una felpa . Nonostante sia ancora agosto fa piuttosto freddo. Ho deciso che oggi andrò a Londra per fare compere e vedere casa mia, da quanto mi ricordo i miei genitori si sposarono il 19 settembre 1975, un anno fa. Presi la giacca e scesi giù, forse prima sono stata troppo dura con James quindi appena scesi gli diedi un bacio sulla guancia sussurrandogli un scusa

J: tranquilla

S: dove vai? Non vuoi venire con noi a Diagon Alley?

H: Per la verità volevo andare a fare un giro nel centro di Londra e fare qualche commissione ma grazie

R: Per commissione intendi libri?- chiese ridacchiando

H: Probabile, avete bisogno di qualcosa?- tutti fecero un cenno di no con la testa - Va bene, io vado-

P: Aspetta, non hai fatto colazione!

H: Ah si vero, mi ero dimenticata... mangerò qualcosa per strada

Misi le scarpe e mi smaterializzai in una stradina di Londra. Finalmente passerò una giornata alla babbana pensai. 

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Comprai, oltre a 5 libri nuovi, dei dolcetti per gli altri e cioccolato, quindi mi avviai verso quella che doveva essere casa dei miei genitori. Nel quartiere come sempre, non c'era anima viva e quando arrivai davanti alla casa lessi i nomi vicino al campanello: Hans Granger Ethel Granger. Una lacrima solitaria cadde sul mio viso mentre prendevo coraggio per suonare il campanello.

Una donna giovane con i capelli legati in un chignon aprì la porta e mi guardò interrogativa

H: Buongiorno signora Granger, mi dispiace recarle disturbo ma mi sono persa e non so dove andare per arrivare alla stazione dei treni

E: Oh cara entra, se vuoi ti chiamo un taxi, vuoi un the mentre aspettiamo?

H: Va bene la ringrazio

E: Come ti chiami

H: Hermione

E: Hermione, che bel nome. Io sono Ethel, e dimmi, che scuola frequenti?

H: Studio in Francia, i miei genitori qualche anno fa hanno deciso di trasferirsi lì

E: Che bella la Francia, ci sono stata in viaggio di nozze e pensavamo di tornarci fra qualche anno

Continuammo a parlare per altri 15 minuti circa finché dalla finestra non vedemmo il taxi

H: Grazie mille signora Granger, è stato un piacere conoscerla

E: Per me altrettanto, buon viaggio cara

H: Arrivederci- la salutai 

Il taxi mi portò alla stazione dove, invece di entrare mi nascosi dietro una colonna e mi smaterializzai davanti casa Potter. 

S: Hermione, sei tornata

H: Già- non so perché ma mi metteva in imbarazzo parlare da sola con lui, forse perché nella mia vecchia vita non ci parlavamo quasi mai -dove sono gli altri?- chiesi tirando fuori le cose che avevo comprato 

S: Sono andati a cercare il gufo di Remus.. è scappato...- 

H: E come mai non sei andato anche tu?

S: Non avevo molta voglia... sai.. -

H: Capisco..- nessuno dei due sapeva più cosa dire quindi presi i dolciumi e le tavolette di cioccolato comprate e glieli diedi -Ho pensato che vi avrebbe fatto piacere qualche dolciume in più-

S: Hai fatto bene - rise leggermente perdendosi a guardare i miei occhi e io i suoi. Aveva degli occhi azzurri quasi grigi, poteva confondersi con il ghiaccio.

J: SIAMO TONATI! Herm sei tornata! Che stavate facendo ?- chiese sospettoso

S: Niente , Herm mi stava raccontando la sua giornata- disse mangiando un pezzo di cioccolata e io gli lanciai uno sguardo riconoscente 

J: Ok.. 

La giornata a casa Potter si concluse infine con strofe della musica dei Queen e qualche risata malandrina

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Perdonatemi se gli ultimi capitoli sono noiosi, vi prometto che tra poco se ne vedranno delle belle!

Un abbraccio


Infrangere le regole - Hermione Granger in Old GenerationWhere stories live. Discover now