17. If I knew it all then, would I do it again?

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Billie Eilish, Everything I wanted

Mi pento di aver accondisceso a tutto ciò. Mi pento di aver dato la possibilità a Zahra di organizzare la festa a casa mia. Ma non è ciò che fanno le brave amiche?

Mia madre è stata sempre abbastanza chiara: niente droga, niente alcool, niente sesso.

Mi sono ubriacata poco dopo essere arrivata qui e ho già fatto sesso.

Forse la cosa più terribile è averlo fatto con il ragazzo della mia migliore amica. Lo stesso ragazzo con cui mia madre non vorrebbe mai vedermi. Odia quelli come lui e... Pensavo fosse così anche per me. Sono cresciuta circondata da uno stile di vita diverso, da gente più simile a me, forse per questo non ho mai avuto una vera opportunità di fare amicizia, andando oltre a qualche misero interesse.

Ma nel gruppo dei figli di papà io mi sento come il pezzo sbagliato di un puzzle e nel gruppo degli amici di Zahra... beh, mi sento sfruttata e basta. Non da tutti, ma da lei. Esattamente come facevano i miei amici a San Francisco.

E adesso sono mezza morta sulla sdraio e guardo Zahra mentre sistema i tavolini poco più lontano dalla piscina. A detta sua molti vorranno farsi il bagno e l'alcool non dovrà mancare neanche qui.

Come se non bastasse, mi ha pregata di procurarle degli alcolici con il nostro marchio. Non è un problema, mia madre ne ha sempre qualche bottiglia messa da parte. Non perde mai l'opportunità di vantarsi davanti agli altri.

«Davvero non riesci ad aiutarmi?», chiede Zahra sbuffando.

«Non ho abbastanza forza neanche per alzarmi. Devo aver preso troppo sole in questi giorni», le dico.

«Almeno preparati. Tra poco inizieranno ad arrivare i miei amici», posiziona i bicchieri di plastica sui tavolini e diversi snack. I suoi amici. Sono un fantasma per lei? Non esisto?

«Un mio amico porterà il barile di birra», mi fa sapere.

Comprato con i miei soldi. Le sta sfuggendo questo piccolo dettaglio.

Appoggio le mani sulla sdraio e mi do una piccola spinta per alzarmi. Mi gira la testa.

«Lo stai facendo perché vuoi rovinare la festa?», chiede all'improvviso e decido per il bene di entrambe di restare in silenzio.

Mi trascino nella mia stanza e apro l'armadio, afferrando il primo vestito che trovo.

«È arrivato Kyle», grida Zahra dall'altra parte. Il suo nome per poco non mi fa mancare il respiro.

Sono davvero pronta a vederli mano nella mano? Vedere la sua bocca sulla sua? Vale la pena far del male in questo modo al mio cuore?

Sto seriamente valutando l'idea di chiudermi nella mia stanza per il resto della serata e aspettare che vadano via. Ma forse potrebbe essere una bella occasione per farmi dei nuovi amici.

Dico sempre così… eppure continuo a sentirmi ogni volta esclusa. Un cane randagio che tutti guardano da lontano, sorridono, ma nessuno ha il coraggio di accarezzare.

Vado in bagno a cambiarmi, poi cerco di nascondere le occhiaie e ravvivare un po' la mia faccia cadaverica.

Spruzzo dietro le orecchie e sul collo il mio profumo preferito e indosso una collana Swarovski. Forse è troppo, ma è l’unica cosa che brilla mentre tutto di me si spegne lentamente.

Esco dal bagno e mi lascio cadere a peso morto sul letto. Fisso il soffitto.

Non voglio neanche immaginare la furia omicida di mia madre, se dovesse scoprire cosa ho fatto.

Il Mio Limite Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora