VIII

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Rientrammo in Hotel per cambiarci, sistemarci e uscire nuovamente.

Io mi fiondai in bagno e Tom arrivò troppo tardi, quindi ha dovuto aspettare un'ora e mezza buona, <<amore, la doccia ti sta scopando?>> disse mentre mi phonavo i capelli <<non ancora, non ciò ancora provato. La prossima volta.. eh forse ci provo>> dissi sogghignando tra me e me, dopo aver spento il Phon, Sentii la porta del bagno aprirsi, io presi l'asciugamano e me la avvolsi intorno al corpo snello.

Vidi entrare Tom, lo vidi chiudersi la porta alle spalle ed avvicinarsi a me, con il suo sorrisetto malizioso e stuzzicava il suo pearcing argentato. Si avvicinò a mi afferrò dai fianchi per poi schiaffarmi una mano sul culo, e iniziò ha baciarmi appassionatamente che poco dopo, quel bacio si trasformò un limone intenso e rabbioso, dei brividi percorsero la mia schiena poco scoperta dall'asciugamano in spugna.

Dopo svariati secondi mi chiese l'accesso, glielo concessi, e la sua lingua iniziò ad esplorare la mia bocca calda, intrecciammo le nostre lingue, le fecimo fondere insieme, fino all'esasperazione, fra un bacio e l'altro biascicò un <<sei così.. sexy>> il pavimento sotto di me si dissolse nel nulla, mi aveva preso in braccio dai glutei e mi aveva appoggiata sul lavabo. Mi tolse l'asciugamano, è un senso di disagio mi pervase, la mia eccitazione scomparve, lui si staccò per osservare meglio le mie curve e le mie cicatrici, che io odiavo profondamente, non stavo bene con il mio corpo era troppo lacerato col tempo passato, era rovinato, e ogni volta che osservavo quei diversi ricordi incisi sulla mia pelle, un conato di vomito mi saliva dallo stomaco.

Appena so riavvicinò a me non c'è la feci era più forte di me, gli diedi una leggera spinta e scesi dal lavabo, presi l'asciugamano e andai verso la porta. <<hey, hey piccola che ti prende..>>  mi intralciò la strada per non farmi passare e mi guardò preoccupato e con voce spezzata, aveva gli occhi cupi e intrisi di tristezza. <<non ne sono sicura.. non sono sicura di quello che voglio, io ti amo ma tu mi useresti coma scopa amica, io voglio di più.. io voglio una relazione Tom! Non uno scopa amici.>>

TOM POV'S
Si avvolse l'asciugamano, mi spintonò e aprii la porta per poi sorpassarmi e uscire dal bagno.

Rimasi lì.. impalato come una statua. Io non la volevo come scopa amica.. io la volevo, io volevo lei, volevo solo lei io la desideravo più chiunque altro, non per l'aspetto, per il suo modo di fare, per la sua ironia, il suo modo di accettare il mio strano stile... la mia pazzia, il suo modo di darmi affetto.. io non volevo una scopa amica, io volevo lei, volevo accettare ogni cosa di lei, ogni cicatrice, baciare ogni sua insicurezza, baciare le sue ferite cicatrizzate col passare tel tempo, lei era speciale.

Chiusi la porta del bagno a chiave, una sensazione di senso di colpa pervase la mia mente, mi sentivo in colpa per aver fatto soffrire persone che non lo meritavamo, non ci riuscivo, sentivo di avere gli occhi che bruciavano, che si inumidivano e diventavano lucidi per le lacrime che volevo versare, iniziai a vedere sfocato per la voglia di piangere, ma non volevo.. io volevo lei.. ma la mia Kyla non voleva capirlo, volevo accettare tutto di lei ogni suo rimpianto, ogni suo rinfacciamento, ogni sua imperfezione, tutto, Io la amavo così tanto.

Le lacrime iniziarono ricadere sul mio viso, che mammano si inumidiva, svariate domande iniziarono a comparire nella mia mente.

E se non fossi abbastanza?

E se lei fosse troppo per me?

Perché non riesce ad accettare il mio modo di fare come il faccio con lei?

Perché l'amore fa così male?


Forse gli piace un altro

Perché non mi ama?

Uno splendido disastro - Tom KaulitzWhere stories live. Discover now