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S: "Cazzo dillo allora Tom"
T: "secondo me é il nerd della classe accanto"
B: "bro lui letteralmente non ha ne una N nel nome ne una H"
S: "cazzo"
B: "cosa Stef?"
S: "É Nicholas"
T: "lo inculo"
S: "però non ne siamo certi giusto?"
B: "Giusto"

skip giorno dopo

Mi alzai dal letto e come sempre feci la mia routine. salutai mio padre, presi le chiavi di casa e uscii con lo skate. Ovviamente di fuori ad aspettarmi c'erano i gemelli.

T: "Biancané"
S: "E daje"
B: "minouu ciao"
S: "raga vi ho detto che mi da urto quel soprannome, mi fa ricordare cose che non voglio ricordare. Trovatene un altro"
B: "ok fagiola"

Tom appena sentì che mi aveva chiamata "fagiola" scoppiò a ridere

S: "VAFFANCULO BILL HAHAHA"
B: "O GESU, TOM TUTTO OK?"
T: "NO HAKAHAKHSAJJS"
S: "PORCOSPINO DI MERD"

alla fine ci avviammo verso scuola.
Arrivati, tutti mi guardavano con aria strana, ma non ci misi peso. Alla fine sapevano tutti come sono fatta. Si con Tom e Bill sono dolce, ma con tutti gli altri sono rimasta sempre quella bastarda.

Vidi Nicholas che rideva con uno. Lo squadrai e lui si avvicinò a me, mentre Tom e Bill si erano persi in chiacchere.

N: "Hey puttanella, come va col tuo puttaniere?"
Lui e il sup gruppo d'amici scoppiò a ridere.
S: "alla grande, tu invece? Questo mese la 104 te l'hanno data?"
Lui mi tirò uno schiaffo, che io ovviamente ricambiai più forte.
N: "ti rovinerò"

Tom e Bill si accorsero che stava per iniziare una rissa, così mi presero per il braccio e andammo dentro scuola.

6 ore noiosissime ovviamente.

mentre uscivamo da scuola Bill mi propose di andare a casa sua dopo pranzo, e io accettai.

Arrivai a casa, gettai le chiavi sulla ciotolina trasparente, modellata a foglia e poi andare a mangiare qualcosa in frigo. Mio padre non c'è mai in casa, per via del lavoro, ma oggi stranamente tornò prima.

S: "hey papà"

Era cupo.

P: "Non voglio girarci intorno.. domani dobbiamo ritornare in Spagna."
S: "COSA?!"
P: "se tu non vuoi venire, va bene. Verrò a trovarti, oppure tu prenderai l'aereo."
S: "io non me la sento"
P: "tesoro di capisco, io domani devo partire"
S: "va bene. Adesso devo andare a casa dei gemelli"
P: "ciao tesoro"

Chiusi la porta con gli occhi lucidi. Non volevo che se ne andasse, ma io volevo restare qui. Alla fine non é così grave la situazione...

Bussai alla porta dei gemelli, che ovviamente aprirono subito, e vedendomi con gli occhi lucidi, mi chiesero cosa fosse successo. Gli raccontai e loro mi consolarono per tutto il pomeriggio.

skip time mattina seguente

Dovevo salutare mio padre.

S: "mi mancherai"

Lui mi diede un bacino in testa e poi uscì di casa.

Decisi di non andare a scuola quel giorno, e di rimettermi a letto. Ovviamente Bill lo aveva capito, e così quando Tom iniziò a tirare i sassi sulla portafinestra di camera mia, gli disse di smettere.

Passai tutto il giorno rinchiusa in casa.

Skip time 1 settimana

Ero a scuola, e per mia sfortuna, avevo Nicholas davanti. Mi mandò un bigliettino.

"Tra qualche settimana la tua vita andrà in mille pezzi" Non risposi, ma conservai il bigliettino, per una presunta prova per ciò che stava pensando. Spero che non faccia qualcosa per rovinare il rapporto con me e i Kaulitz.

B: "hey fagiola"
T: "hey amo"
salutai Bill con un pugnetto e Tom con un bacio a stampo. Andammo verso la mensa e presimo il pranzo.
T: "sai cosa sta escogitando Nicholas? Gia ha appeso tutte foto tue ritoccate sul muro"
B: "io lo ammazzo"
S: "non lo so, ma ho paura che vi metta in mezzo"
T: "nah"
B: "beh io lo uccido poi eh"

Mentre mangiavamo, Si avvicinò la ragazza che da qualche mese era arrivata.

J: "Hey Tom" Disse con aria seducente e mentre gli faceva l'occhiolino. Aveva i tacchi 12 a spillo aperti, minigonna, Una canotta leopardata, tre kili di fondotinta e correttore, Le treccine raccolte in una bellissima coda.

T: "Hey jenny"
Lo guardai con sguardo omicida, e anche Bill.
J: "vieni in bagno un attimo?" disse mentre si stava mordendo il labbro inferiore
T: "grazie ma no" e poi gli diede una spinta per farla allontanare.

Passò qualche settimana da quel biglietto, ma ancora nulla, finché...

Era una mattina, e come sempre mi preparai, e andai a suonare alla porta dei Kaulitz per andare a scuola. Bill aprì la porta ma poi me la richiuse in faccia. Riamasi lì mezz'ora a suonare ma nulla. A scuola non vennero. Che cosa gli é preso.

Il pomeriggio, mandai un messaggio a Tom se voleva uscire. Mi aveva bloccata, e anche Bill.

Ma che straminchia succede?

Passò un giorno, e un altro, e un altro.. insomma era passata una fottuta settimana e non si erano fatti vivi. E a scuola tutti ridevano di me, s io stranamente, per la prima volta, non sapevo... difendermi?

Dopo scuola, mi feci coraggio e andai a bussare a casa dei gemelli, per delle spiegazioni. Bill aprì e tutto scocciato disse "che vuoi"
"spiegazioni"

Lui prese il telefono. C'era un video pubblicato da un certo "BilleTomConStefMerdaccia"
Aveva pubblicato un video, solo audio, dove si sentiva la mia voce, che sparlavo malissimo di Bill e Tom, e che dicevo che li stavo solo usando o roba così. Ovviamente non era così. Erano gli unici due amici che avevo, e Tom era il mio ragazzo, non avrei mai fatto una cosa del genere.

S: "cazzo ma non sono io"
B: "non farti più vedere, con noi hai chiuso"

Bill mi chiuse la porta in faccia e io scoppiai in lacrime. Ovviamente é stato Nicholas. Ma perché non lo capiscono?

Andai verso casa di Nicholas, e gli bussai.

N: "ti ho rovinata?"
S: "si, sei felice adesso?"
N: "mai stato cosi tanto"

A quelle parole gli saltai addosso.

S: "dammi il tuo telefono"
N: "cazzo tanto si sa che sono io, tutti lo sanno, tranne quei due mongoloidi"

Gli tari uno schiaffo e uscii dalla casa.

Mi chiusi in camera mia tutto il giorno, e alla fine la sera mi addormentai esausta...

continua...

Adrenalina-Tom KaulitzWhere stories live. Discover now