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TOM POV
B:"allora?"
T:"Ha pagato tutto Stefanie, con tutti i suoi risparmi"
B:"Ah...grazie"
S:"niente"
B:"io..ugh scusate se mi sono comportato da coglione"
T:"é ok"

Ci abbracciamo finché la dottoressa no nci chiamò perché era finito il tempo di visita.

S:"ci vediamo domani"
Ci salutammo e noi uscimmo dalla stanza.

T:"finalmente"
S:"cosa?"
T:"ha capito"
S:"si"
T:"ok ..che vogliamo fare?"
S:"dormire?"

Io sorrisi e salimmo in macchina verso casa.

Arrivati a casa andammo di corsa nella nostra camera, chiusimo la porta, tirammo giù le serrande, ci buttammo sul copriletto morbidino. Stef prese il suo peluche di stich che le avevo regalato e lo abbracciò e io la abbracciai da dietro e così ci addormentammo.

...

Mi svegliai dal telefono che squillava con la suoneria "do i wanna know" degli artic monkeys.

T:" mhh pronto?" Dissi con voce rauca, intanto che Stef si svegliava.
T:"mh"
T:"mamma?"
T:"che cazzo?"
T:"COSA CAZZO DICI PAPÀ"
Al telefono mio padre stava dicendo che mia madre e Bill erano morti non so come sia possibile. Iniziai a urlare.

Mi alzai di scatto per sedermi sul letto tutto sudato e con una lacrima ormai asciutta sul viso mentre Stefanie era abbracciata a me e quindi si svegliò anche lei.

T:"un sogno...un cazzo di sogno...uh calmo Tom..." Dicevo mentre ansimavo.
S:"Che succede?"
T:"nulla..."
S:"sono le 4 del mattino dormi dio bestia"
T:"hai ragione...vieni qui" dissi mentre mi rimettevo giù e la feci appoggiare su di me.
Ci riaddormentammo subito.

Mi risvegliai con la sveglia questa volta. Erano le 7 del mattino. Porca troia avevamo scuola. Stefanie stava uscendo dal bagno tutta insonnolita.

T:"giorno"
Lei mi fece un cenno con la testa per poi andare verso l'armadio.

Ci preparammo di fretta e per le 7:40 eravamo fuori casa con lo skate.

S:"secondo me attacca a piovere" disse mentre si tirava su il cappuccio e lo mise sopra la testa che aveva uno dei miei cappellini.
T:"ma dai non abbiamo tutta questa sfig-" non feci in tempo a finire che una goccia mi davve sulla mano.
T:"che cazzo.." poi un altra sul marciapiede, e un altra, un altra ancora sempre più velocemente. In qualche secondo iniziò a venire giù tantissima acqua, troppa acqua che ci stavamo inzuppando anche se eravamo a due passi da casa.

S:"PORCA TROIA DAMMI 10€ CHE HO VINTO"
T:"pf"
S:"adesso come ci andiamo a scuola?"
T:"aspettiamo il pullman"
S:"ok"
Alle otto meno diedi il pullman passo e andammo con quello.

Entrati a scuola tutti ci stavano fissando come sempre ma non importava.

J:"Hey Tom"
T:"che vuoi Jacob"
J:"la tua ragazza é libera?"
T:"no?"
J:"mh é bella"
T:"lo so, spostati"
Lo spintonai e andai verso Stef.
T:"attenta."
S:" mh mh"
T:"ci vediamo dopo a biologia." Le diedi un bacio a stampo e poi andai verso l'aula.

STEFANIE POV
mentre rimettevo le ultime cose nell' armadietto, un ragazzo col codino moro, occhi verdi, alto, stile maranzino venne verso di me.

X:"Piacere, Jacob"
*Che nome del cazzo*
S:"ciao?"
J:"sei la ragazza di Tom giusto?"
Alzai il sopracciglio per poi rispondergli "si perché?"
J:"beh, ti volevo solo dire che girano voci non molto carine sul tuo ragazzo. Stai attenta"
Disse per poi guardarmi dal basso verso l'alto per poi andarsene.

Che voci?

Andai in aula e stranamente ero in orario. Mi misi all'ultimo banco come sempre e iniziò la lezione.

Mi accorsi poco dopo che c'era anche quel Jacob lì con me. Adesso mi segue pure?

Appoggiai la testa sul banco ma mi arrivo un palla di carta in testa. Ok adesso sono incazzata.

Presi la palla e la aprii. C'era scritto "se vuoi sapere delle voci, vieni al bagno al cambio dell'ora"

Guardai Jacob e poi feci cenno di ok.

Al cambiò dell'ora andai in bagno dove già c'era lui.

S:"dai dimme ste voci"
J:"si dice che si droghi, che la sera va nei strip club e alcune persone della scuola lo hanno visto mentre dava dei soldi alle ragazze, si dice che flirta insieme alla ragazza popolare.. insomma robe del genere"

Era...carina la sua voce ma preferisco mille volte quella di Tom.

S:"mh."
J:"non hai niente da dire?"
S:"no"
J:"tieni"
Mi diede un bigliettino per poi andare via.
Appoggiai la schiena al muro e lo aprii. Vidi un numero ma qualcuno mi soprese da dietro. Era Tom.

T:"heyy amore- che cazzo é?"
Nascosi il bigliettino dentro la tasca della felpa senza successo.
T:"mh capisco. Lo vado a ammazzare"
S:"fermo. Tanto non gli scriverò mai"
T:"che ti ha detto su di me? Delle voci che girano vero?" Disse mentre abbassava lo sguardo.
S:"no cio- vabbè si"
T:"io...ugh cazzo" disse per poi sbattere un pugno al muro.
T:"ci credi a queste voci?"
S:"no ma...tante sere questo periodo esci... Da solo.."
T:"oh mio dio... Allora ci credi!" Disse guardandomi dritto negli occhi.
S:"no!"
T:"allora perché metti in dubbio"
S:"prima che ci mettessimo insieme era così la tua vita! A puttane!"
T:"Anche tu sei una puttana Stefanie!"

A quella frase abbassai la testa e mi vennero gli occhi lucidi. Non tanto per l'insulto, ma per la persona che lo ha detto.

T:"io...oddio scusa-"
S:"spostati"
T:"dai amor-"
S:"SPOSTATI CAZZO"

Lo spinsi per poi sparire nel corridoio.

Continua...

SPAZIO AUTRICE
alla fine mi é venuta un idea quindi non chiudo più la storia. Comunque raga finalmente un capitolo lungo hahah

Adrenalina-Tom KaulitzWhere stories live. Discover now