2. È questo il piano!

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La scuola è finita e con ottimi risultati. Ho collezionato degli splendidi otto e sono fiera di me stessa.
Mamma e papà sono contenti del mio lavoro e ho tentato di chiedere come premio di non partecipare al campus, ma ho fallito.

Anche per Lya e Manu è finita bene e ora ci godiamo al massimo questi due miseri giorni di sveglia tardi, pomeriggi pigri e serate fuori casa.

Ci siamo impossessati della piazzetta, occupando panchine e muretti. Divisi per gruppi, passiamo il tempo a chiacchierare e scherzare, farci le foto e ovviamente sparlare dei genitori e dell'imminente inizio del campus estivo.
I gruppi sono eterogenei; come ho detto, ci conosciamo tutti e molti di noi sono cugini o parenti lontani.

Questa sera, la fatidica sera che precede il primo giorno di campus, sono seduta sul muretto con Lya e le altre ragazze del nostro anno.
Siamo in poche e siamo tutte molto amiche:

Marika è una forza della natura; molto buffa, con lei non ti annoi mai. Gioca a calcio in una squadra femminile della città.
Ha i capelli corti, ricci e biondi, gli occhi azzurri.

Giulietta è una principessa, delicata e timida, è la nostra truccatrice ufficiale e i suoi consigli su outfit e tendenze sono sempre impeccabili.
Ha lunghissimi capelli lisci e setosi, castani come gli occhi.

Ambra è una gamer, adora leggere fumetti e sa disegnare benissimo.
È la più bassa del gruppo, porta gli occhiali sui piccoli occhi nocciola; i capelli quasi sempre legati in una coda, sono neri.

Siamo tutte dei bei tipetti tosti, anche Giulietta se si arrabbia, abituate ad avere a che fare con i maschi del nostro anno, più numerosi di noi: Francesco, Evan, Ludovico, Filippo, Stefano, Edoardo, Thomas e Giulio.
Quest'ultimo, poco distante da dove sono seduta io, bacia appassionatamente Lyana.
Da appena due mesi sono diventati una coppia.

Il ragazzo, dai folti capelli neri, come gli occhi, a seguito di una corte serrata è riuscito a conquistare il cuore della mia amica.
Giulio frequenta il Liceo Scientifico e gioca nella squadra di calcio del paese. E' un bravo ragazzo, educato, simpatico e chiaramente pazzo della mia amica.
Come lei di lui.
Mi piace per Lya: stanno bene insieme e fino a che lei è felice, io sono felice.

Mentre Marika ci delizia con l'imitazione esasperata di sua madre che sgrida suo fratello Loris, scorgo arrivare Manuel in compagnia di Daniele.
Parlano fitto tra loro.
Si avvicinano e Manu si siede al mio fianco, schioccandomi un bacio sulla guancia "Ciao piccina" mi saluta
"Ciao" dice Daniele a tutti
"Ciao capitano" lo saluta Giulio.

Daniele Conti è il capitano della squadra di calcio del paese ed è un anno più grande di me. Tra noi non c'è altro se non il saluto di cortesia, ma quando eravamo all'asilo eravamo inseparabili. Il suo ingresso alla scuola primaria, ci separò e, nonostante ci vedessimo in altre occasioni non ci siamo mai più cercati.

"Allora, novità?" chiede Giulio a Daniele
"Quasi tutto il gruppo C ci sta" dice lui
"Non tutti?" chiede Marika
"I quattordicenni non voglio partecipare. E anche qualcuno dei quindicenni. Hanno troppa paura dei genitori" spiega, alzando gli occhi al cielo
"Fifoni!" commenta Giulio
"Del mio anno ci stanno tutti ovviamente, e i ragazzi del vostro anno anche. Voi, ragazze?" chiede Daniele, guardandoci.
Rispondiamo tutte affermativamente.
"Bene!" sorride soddisfatto
"E il piano quale sarebbe?" chiedo
"Non abbiamo bisogno di un piano. Basterà rifiutarci di svolgere le attività" mi risponde lui, guardandomi con aria di sufficienza
"Ma come..." comincio ma lui mi interrompe
"Improvvisiamo in base alla situazione, va bene? È questo il piano" dice sgarbato.

Ma che razza di piano è?

Tutti annuiscono e si dicono d'accordo e allora non dico più niente. Ma sono alquanto dubbiosa.
Daniele saluta e va via, portandosi Giulio sottobraccio e discutendo animatamente di calcio.

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