10. Nel week end

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Passo il resto del sabato pomeriggio chiusa a chiave in camera mia in uno stato pessimo.

La faccia mortificata di Daniele mi galleggia davanti agli occhi.
Sono stata davvero isterica, lo so, ma in quel momento ero attraversata da molte emozioni diverse e sono scoppiata. Troppo preoccupata per Manuel, ero in ansia nel caso in cui Cristel ci avesse visti lì dietro a parlare, equivocando.
Non sapevo come gestire tutte quelle emozioni e l'unica cosa che mi è riuscita è stata di essere scontrosa e irritata.

Ogni due per tre, Ale bussa alla porta per chiedermi di entrare interrompendo il mio flusso disordinato di pensieri e aumentando la mia irritazione.

"Questa è anche camera mia! Non puoi chiuderti dentro!" mi dice, entrando e afferrando qualcosa che aveva lasciato sul letto.
Nemmeno gli rispondo e quando esce chiudo per l'ennesima volta a chiave la porta, questa volta sbattendola con violenza. Non so perché.
A quel punto arriva mio padre sbraitando come un pazzo furioso. Non sento nemmeno quello che dice, infilo gli auricolari nelle orecchie e alzo il volume al massimo lasciando invadere le orecchie dalla musica.

A cena, a casa dei nonni, non parlo con nessuno e per fortuna mi lasciano tutti in pace.
Credo ci sia lo zampino della mamma.
Prima ha cercato di parlarmi ma io le ho solo detto che ero stanca. Non mi ha creduto ovviamente, ma non ha insistito.
"Quando vuoi, sai che ti ascolterò" mi ha detto soltanto e le sono grata per questo.

Come sono grata a Manuel e Lyana che non hanno commentato nulla su ciò che ho detto a Daniele.

Manuel, che nel frattempo aveva ricevuto le scuse da Daniele per le parole dette quella sera e la rassicurazione che avrebbe mantenuto il segreto di Roberto, mi ha ringraziato per aver preso le sue difese.

"Cerca di non pensarci più. Sono giorni che sei esausta" mi ha solo detto Lya, preoccupata.

Chiudo tutto in un cassetto mentale e quando i miei amici passano a prendermi da casa dei nonni, per la nostra uscita serale, concentro tutta la mia attenzione su Manuel che finalmente racconta per bene a me e Lyana quello che è successo con Roberto.

Prima di baciarlo, quando lo ha trascinato dietro il capannone, gli aveva detto che anche a lui piaceva molto ma non si era spinto a dirglielo soprattutto perché non voleva finissero nei guai per i ruoli che ricoprivano al Campus: Tutor e allievo.
Le cose però cambiavano se entrambi volevano di più e Roberto gli aveva proposto di andarci piano, di conoscersi meglio, sentirsi ogni tanto e aspettare la fine del Campus per decidere se frequentarsi o meno. Manuel aveva accettato, felice, ma poi mentre si guardavano si erano praticamente saltati addosso e si erano baciati con passione. Ed era stato in quel momento che li aveva visti Daniele.

"Il proposito di andarci piano è andato subito in frantumi" dice Lyana.

"Allora, come è stato il bacio?" chiedo, curiosa.
È stato il suo primo bacio.
"Bello! Irruento e passionale" dice, tutto rosso in faccia "Ci vediamo domani al mare. Non ci credo che sta succedendo davvero!" esclama emozionato, abbracciando Lya
"Sono così felice per te, tesoro!" ricambia l'abbraccio lei
"Andrà tutto bene. Ma state attenti! Cercate di frenare i bollenti spiriti" dico carezzandogli la schiena, e scoppiamo a ridere.

Siamo quasi arrivati in piazzetta e sentiamo già gli schiamazzi dei nostri amici.
"Lyana!" chiama la voce di Daniele dietro di noi.
Ci voltiamo e lo vediamo correrci incontro.
"Ciao" saluta con un sorriso, fermandosi di fronte a Lya "Vengo da casa di Giulio. Ha detto di guardare il cellulare, ti ha scritto che farà tardi: ci sono ancora i suoi zii" le dice con il fiato corto.
Lya prende il telefono dalla borsetta "Avevo messo il silenzioso" dice
"Mi ha detto di darti questo" continua Daniele e le porge un fiore di lillà
"Grazie" risponde Lya, prendendolo con un sorriso dolce
"Oh, ma ché carino!" dico, aggrappata al braccio di Lya.

Summer CampWhere stories live. Discover now