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Kyla

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Kyla

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Mondo dipinto sfocato

Melbourne, Australia,
Aprile 2023

🏎️

Qualche volta sentivo la vita scendermi lungo le braccia, come se in realtà non potessi controllarla e fossi solo vittima di qualcuno alle mie spalle, che ridendo, manovrava i fili della mia esistenza.

Ogni mia scelta? Sbagliata.

Come le pagine di un diario scritte con la penna indelebile: puoi solo più strapparle o tirare righe infinite fino a far sparire l'errore.

Allora aprii gli occhi e, nonostante vedessi sfocato, decisi di sradicare il foglio dal quaderno e consegnarlo a chi meritava la verità.

«É Garrett.» Sospirai rotta verso le mie amiche.

Dopo la mia confessione a Lewis, lui mi aveva incitato a chiamarle, sostenendo che dovessi a tutti i costi almeno raccontare la mia versione della storia.

Abigail aveva le mani nei capelli, Adalia se ne stava zitta nell'angolo di quella stanza del motorhome Mercedes.
Io ero spaventata, per la prima volta temevo di perdere le uniche persone con cui potevo essere me stessa.

Tesi le mani sulle mie gambe, prendendo respiri profondi che risultavano solo bagnarsi in un'acqua bassa di una semplice piscina. Non c'era spazio per noi grandi, non c'era spazio per gli errori.

«Garrett» Masticò tra i denti la rossa, cercando un senso, «Ma certo! È per questo che sei da Lewis vero? È il fottuto ragazzo di capodanno da cui non dovevi farti abbindolare, vero?! Kyla, ti avevo avvisato, cosa ti salta in testa?» Urlò appoggiandosi una mano sulla fronte, trasmettendomi tutta la sua rabbia.
Il senso di colpa mi bruciò la lingua, non dandomi modo di pensare o dire una parola. Ma me lo meritavo.

«Ci sei cascata, non è così? Avrà sicuramente frugato tra le tue cose a casa, o a questo punto, tra le sue!» Sbottò indicando Adalia, non dandomi niente, neanche il suo sguardo.

«Non chiedevo molto...» Parlò per la prima volta la bionda, «Era una sola cosa che nella mia vita vi chiedevo, una. Tenere segreto un foglio del cavolo... Un benedetto foglio che ora non solo può rovinare la mia carriera e distruggere la mia credibilità, ma anche quella di Daniel!».
Parole confuse continuarono a uscire dalla bocca di Adalia, che mi indicava gesticolando. Io vedevo sfocato.

Pareva che fossi stata rinchiusa dietro un vetro, un quadrato che occupava il perimetro del mio corpo.
Ma era così stretto, soffocante. Se respiravo troppo forte si appannava.
Non mi permetteva di guardare, non mi permetteva di sospirare al ritmo che i miei polmoni impanicati avevano bisogno.

Mad Max | Max Verstappen | Vol. 5Where stories live. Discover now