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Kyla

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Kyla

🏎️

Mappe diverse

Principato di Monaco,
Maggio 2023

🏎️

Guardai il mio riflesso nello specchietto dell'auto, stendendo sulle mie labbra ancora del rossetto rosso. 
Decisi di aprire la portiera, era troppo tempo che restavo immobile in macchina, ma dei paparazzi davanti al locale mi stavano facendo passare la voglia di uscire dal mio posto sicuro. 

Scesi mettendo i piedi sul marciapiede e osservai come fosse venuto il mio parcheggio. Ovviamente perfetto come sempre. 

Infilai un paio di occhiali da sole per cercare di nascondere un po’ il viso, poi iniziai a salire la scalinata del Jimmy’z, subendo qualche scatto. Odiavo apparire nelle fotografie così, nella maggior parte avevo delle espressioni strambe. 

Entrai, lasciando borsa e giacca nel guardaroba, poi mi guardai intorno, avvicinandomi al bancone per bere qualcosa. Sapevo che gli altri erano al piano di sopra, ma mi presi cinque minuti per godermi quel caos, fingendo di non dover affrontare la mia vita. 

Mi trovai a salire poco dopo, i due bicchierini erano scesi con più difficoltà del solito, forse era la mancanza della cena nel mio stomaco a fare quell’effetto. 
Arrivai ai divanetti del privé, trovando Abigail e Adalia far scontrare i loro calici, e Charles e Daniel ridere per qualche discorso. 

«Hey!» Salutai alzando la voce, il frastuono era come sempre da mal di testa e avrebbero rischiato di non sentirmi. 

«Sei arrivata, finalmente!» Mi abbracciarono una alla volta e puntai lo sguardo su Ricciardo che mi guardava in imbarazzo. Era stato un errore. Ma stranamente non mi riferivo al bacio, solo al fatto di non aver chiuso la porta. 

Sembrava che non mi scalfissero le emozioni al pensiero di quello che avevo fatto con Lando, perché forse non era nulla. 

«Prendo qualcosa da bere.» Dissi con nonchalance, fingendo che fosse il primo della serata e mi avvicinai al bancone che restava in mezzo a tutte quelle salette. Sistemai la spallina del vestito corto nero, schiarendo la voce.

«Un Sunset.» Ordinò qualcuno al mio fianco e voltandomi trovai Max. Il cuore rischiò di esplodermi nel petto. 

«Profumi di Red Bull, molto meglio della stupida maglia che avevi oggi…». Mi tornarono in mente le sue parole dell'anno prima, quando eravamo esattamente nello stesso posto e avevo esagerato con il cocktail. 

«Che ci fai qui?» Domandai alzando gli occhi al cielo e quando il drink gli venne consegnato, lo spinse verso di me. L'aveva ordinato per me. 

«Oggi senza accompagnatori?» Si beffò di me, sorridendo nel suo modo preferito e chiedendo al barman della vodka. 

«Ti interessa davvero? Non hai fatto altro che evitarmi» Mi scappò dalle labbra, facendogli capire che mi importasse del suo comportamento, «O forse mi stai chiedendo di essere tu, il mio accompagnatore?» Aggiunsi, sporgendomi verso di lui cercando di fargli dimenticare la mia frase stupida. 

Mad Max | Max Verstappen | Vol. 5Where stories live. Discover now